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Alice nella città

#Alice nella Città Trash di Luca Della Grotta e Francesco Dafano é un gioiello dell’animazione

Il film é in sala dal 16 ottobre. Trash è una favola ecologica per i più piccoli ma accattivante anche per i più grandi e piena di valori.

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Presentato in concorso ad Alice nella Città 2020 e in sala dal 16 ottobre, Trash è senza dubbio una tra le proposte più innovative, sorprendenti e riuscite di questi ultimi mesi.

Diretto da Luca Della Grotta e Francesco Dafano – quest’ultimo anche co-sceneggiatore insieme ad Andrea Nobile – il film vede schierati come produttori Alan Vele, Mario Lanti e Riccardo Cesarini, è prodotto da Al One, con il contributo del MiBACT, e distribuito da Notorius Pictures.

Trash

Protagonisti della pellicola sono Slim, una scatola che sembra strizzare l’occhio ad Amazon, e Bubble, una bottiglia ormai schiacciata di una qualche bibita gassosa, forse una Coca-Cola. I due vivono in un rifugio insieme ad altri rifiuti, ma l’arrivo del piccolo Spark cambia le cose e li spinge a uscire dal loro guscio.

Trash | Nella Capitale arrivano i rifiuti in cerca del riciclo

La prima grande novità è che ci troviamo dinanzi a un’opera d’animazione tutta italiana. Certo, esistono dei precedenti notevoli come per esempio Gatta Cenerentola o I Gladiatori di Roma, ma in questa occasione la contestualizzazione non è linguistica, ma proviene invece dalla serie di inquadrature che ritraggono scorci della Capitale. Alcuni dei quali riconoscibilissimi: si vedano la piazza del quartiere Coppedé o il lungo Tevere.

Il messaggio alla base è di un’importanza e di un’attualità determinanti. La piramide magica su cui i personaggi vagheggiano è infatti il simbolo del riciclo. In un’epoca come la nostra, dove il discorso ambientale è sempre più al centro delle discussioni e della politica, il progetto si inserisce a pennello.

Quando il contenuto e la confezione sono di altissimo livello

E si rivela una mossa vincente. Sia per quanto riguarda il contenuto narrativo, sia per quanto riguarda la confezione stilistica. Trash è vivace, divertente, a tratti geniale. Tantissimi sono i dettagli che vanno a comporre personaggi e situazioni.

Ciascuno ha una sua autonomia e un’identità così da delinare un quadro quanto più variegato possibile. E permettendo anche al pubblico di affezionarsi e parteggiare per chi si sente più vicino.

Le tematiche trattate spaziano dall’amicizia alle seconde occasioni, dall’amore al desiderio di onnipotenza, dalla rinuncia al riscatto. Il tutto osservato tramite la lente dell’animazione per ragazzi. Ma attenzione, questo non va minimamente a sminuire la portata del progetto.

“Il cambiamento fa sentire vivi” | La forza di Trash

Il senso della vita di una scatola arriva addirittura a far riflettere su ciò che significa avere uno scopo, seguire una strada e non aver paura di dove essa possa portare. Il cambiamento è insito nell’esistenza – evidentemente non solo quella umana.

I sentimenti crescono di pari passo con lo stringersi dei rapporti tra i protagonisti, mentre si impara a conoscerli e a riconoscerne le storie, i desideri, i ricordi.

La forza e la bellezza di Trash stanno nella capacità di ritrarre un universo come quello dei rifiuti, umanizzandolo nel senso migliore del termine. La sceneggiatura è frizzante nella sua semplicità, con trovate spesso originali e poetiche. Un esempio su tutti è la coppia Rum e Cola, forse comprensibile solo dai più grandi, ma comunque assolutamente d’effetto.

*Salve sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.