Trinkets: l’adolescenza tra la volontà di integrarsi e quella di fuggire.
Dallo studio Awesomeness, la serie tv Trinkets è tratta dal romanzo per ragazzi della sceneggiatrice Kirsten "Kiwi" Smith , ideatrice e produttrice esecutiva.
Trinkets è una serie televisiva statunitense creata da Kirsten Smith, (La rivincita delle bionde, 10 cose che odio di te, She’s the Man), che è anche ideatrice e produttrice esecutiva, Amy Andelson ed Emily Meyer. La serie è basata sull’omonimo romanzo del 2013 di Kirsten Smith.
Distribuito da Netflix nel 2019 il serial si è concluso con la seconda e ultima stagione del 2020. Le Protagoniste sono tre ragazze: Brianna Hildebrand: Elodie Davis, Kiana Madeira: Moe Truax, Quintessa Swindell: Tabitha Foster. Ognuna di loro con i suoi drammi personali, i suoi segreti da custodire e una identità da definire.
La storia
Trinkets parte presentando tre profili diversi: Elodie (Deadpool), timida e introversa, che si è appena trasferita in città; Moe (The Flash) ribelle e anticonformista, e Tabitha, una reginetta di bellezza fidanzata col ragazzo più popolare della scuola. Ognuna di loro ha vissuto dei traumi significativi: Elodie ha da poco perso sua madre in un’incidente d’auto, il padre di Moe è in carcere e Tabitha non trova pace né a casa, con i continui litigi dei genitori, né con il suo ragazzo, che pian piano sta assumendo degli atteggiamenti sempre più violenti nei suoi confronti. Formando una sorta di alleanza, le tre si avvicinano un giorno per caso perchè unite da una dipendenza: il taccheggio. Dopo un’iniziale diffidenza, diventano grandi amiche e confidenti, aiutandosi a loro modo a superare le rispettive difficoltà e a trovare il proprio posto nel mondo. Il resto del cast include Brandon Butler (Tredici), Odiseas Georgiadis (The Perfect Date), Henry Zaga (Tredici) e Katrina Cunningham (The Deuce)
TRINKETS Allyson Riggs/Netflix
Temi importanti
Il serial affronta sicuramente questioni delicate. Dall’elaborazione del lutto parentale alla cleptomania, dalla violenza sulle donne all’ omosessualità, dal razzismo al bullismo.
Elodie è certamente il personaggio più complesso della serie e quello che si porta dietro il fardello più pesante.
Ha perso la madre in un incidente stradale di cui si sente responsabile senza reale motivo. Il taccheggio le viene naturale e fa la collezione di bigiotteria (da qui il titolo della serie) anche di valore, che nasconde in una valigetta segreta sotto il letto. Vive col padre che non conosce affatto e si sente estranea in una nuova famiglia che fatica a farla sentire a casa. Elodie vive inoltre anche la sua diversità sessuale con profonda insicurezza.
Moe si è invece costruita una facciata da cattiva ragazza che non rispecchia in realtà quella che è davvero.
La mancata accettazione delle sue grandi capacità riflette l’insofferenza nei confronti di un padre completamente assente dalla sua vita. Faticherà a portare avanti una relazione sentimentale stabile e duratura.
Tabitha, “la principessina” del gruppo, imperfetta immagine della perfezione, è benestante e all’apparenza viziata e capricciosa.
Vive invece dentro di lei un grande disagio che manifesta solo quando comunica attraverso un rossetto allo specchio. Ha un cattivo rapporto col genere maschile e non riesce a gestire bene le relazioni sentimentali. Ha sempre bisogno di affidarsi a qualcuno perchè profondamente insicura di sè e anche lei ha un legame conflittuale col padre.
Nonostante i buoni spunti e dopo una prima stagione abbastanza convincente e dinamica, nella seconda Trinkets sembra perdersi e lasciar andare in direzioni troppo affrettate tutte e tre le protagoniste. Non si riesce ad essere coinvolti particolarmente dai personaggi; non c’è nessuno di loro che spicchi davvero sugli altri e anche le dinamiche con cui accadono le cose risultano spesso abbastanza superficiali e assestate in modo poco empatico. Le problematiche che erano state presentate nella prima serie nella seconda hanno un’evoluzione che non convince pienamente e, soprattutto per il personaggio di Tabitha, restano aspetti poco approfonditi e trattati con eccessiva superficialità. Alla fine la serie si conclude con questa ultima seconda stagione, ma la storia avrebbe potuto respirare forse maggiormente con un’ultima nuova stagione in cui mostrare l’evoluzione delle tre amiche.
Showrunner/produttrice esecutiva: Sarah Goldfinger
Produttrici esecutive: Shelley Zimmerman, Brin Lukens e Rebecca Glashow
Società di produzione: AwesomenessTV
Trinkets
Anno: 2019
Durata: 2 serie 20 episodi
Distribuzione: Netflix
Genere: drammatico
Nazionalita: USA
Regia: Sara St. Onge, Clare Kilner, Hannah Macpherson, Sherwin Shilati.
Data di uscita: 14-June-2019
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