Il giorno sbagliato arriva finalmente su Netflix. Il film che ha riportato al cinema Russell Crowe e la talentuosa CarenPistorius.
Il film è sbarcato su RaiPlay. Potrete guardarlo gratuitamente, iscrivendovi al sito.
La trama
Rachel è una giovane madre divorziata perennemente in ritardo e con un lavoro non proprio stabile. Sbadata e ancora scossa dal divorzio si lascia consigliare dal suo legale, prova a destreggiarsi da tutte le incombenze di una donna sola con un figlio a carico. Una madre da seguire e con un fratello poco collaborativo. Il caos della metropoli la “snerva” e nel “terno al lotto” della viabilità rimane quasi sempre imbottigliata nel traffico. Una mattina, all’ennesimo blocco si trova a “battibeccare” con uno sconosciuto al volante. Purtroppo, non proprio un uomo tranquillo ma una persona sull’orlo del precipizio che ha appena commesso un grave crimine. Questo diverbio “al finestrino”, diviene ben presto un incubo che sconvolgerà la giornata e la vita di Rachel (Caren Pistorius) e non solo.
Il giorno sbagliato: Russell Crowe non si era mai visto così cattivo
L’opening del film è all’insegna della follia. Un uomo commette un gesto estremo, probabilmente una persona normale messa ai margini dalla società e diventata una belva. L’uomo è interpretato da Russell Croweche non si era mai visto così cattivo, in una parte inedita, violenta e bruta.
La pellicola di Derrick Borte definisce subito nei titoli il contesto. Denuncia una situazione che oramai è insostenibile, sull’orlo di una catastrofe sociale. Una società che pullula di vite al limite, divorate voracemente e bombardate dai continui stimoli dell’ ipercomunicazione. La costante crisi dei valori che si disgregano, il lavoro viene meno, l’amore diviene odio. Tutti gli eventi a catena che possono accanirsi su di noi, come dalle conseguenze di un colpo di clacson nel traffico. Come recita la locandina: potrebbe capitare anche a te, di trovare quella persona quel giorno sbagliato. Fermandoci sulle conseguenze di ciò che facciamo, anche nelle piccole cose, nelle relazioni e negli incontri della vita, tanto fugaci quanto potenzialmente devastanti.
La rabbia di un individuo comune
Non sono nuovi i temi, Unhinged – Il giorno sbagliato. Riadatta la pazzia e l’alienazione di un individuo comune, vedi “Un giorno di ordinaria follia” di Joel Schumacher, riproponendolo ai tempi della società “iperconnessa”. Un film che diventa uno dei tanti pezzi di cinema fatti di inseguimenti nella metropoli intasata e corse contro il tempo a ritmo serrato. Un uomo tutto rabbia e distruzione che bracca la sua preda. Non diremmo un thriller psicologico ma un vero e proprio action-thriller al limite della tensione, classico, di genere, urbano, e poi molta violenza che alza l’asticella dell’orrore.
Ritmo incalzante e linguaggio convenzionale
Il film cattura lo spettatore, con ritmo (la colonna ha un ruolo significativo) ed in maniera lineare, tutto nell’arco di una giornata e riporta al cinema Crowe in una nuova veste, il suo personaggio anche se non del tutto stupefacente, è terribile, violento, una furia omicida. Nei panni della giovane madre, ben caratterizzata: umana, complessata, imperfetta, troviamo con la sua convincente presenza l’efficace interpretazione di Caren Pistorius, fra dialoghi e sguardi agli “specchietti” colpisce, e tutto sommato ci lascia una postilla su cui riflettere, anche se non per molto. Ma se da un lato i fatti narrati, non esenti da qualche gratuità, ci possono lasciare una morale che non è mai vana, dall’altro, anche con tutta quella dirompenza che può essere piacevole, pur essendo un tantino divertita e compiaciuta, rimane un film prevedibile con forma e sostanza in latenza ed in cui invece si poteva trovare delle componenti più innovative e gratificanti.