SIC Settimana Internazionale della Critica #Venezia77 Ghosts di Azra Deniz Okyay
Ghosts della regista turca Azra Deniz Okyay è un film femmina: fortemente voluto dalla regista e sceneggiatrice, che aveva concepito l'idea cinque anni fa, per poi trasformarlo in un mezzo per raccontare i drammatici cambiamenti in atto nel suo paese.
La SIC Settimana Internazionale della Critica, sezione parallela alla Mostra del Cinema di Venzia #Venezia77, ospita una selezione di sette opere prime, tra cui Ghosts della regista turca Azra Deniz Okyay, ambientata nella Istanbul degli ultimi dolorosi e tormentati anni.
Ghosts, un film femmina
Ghosts di Azra Deniz Okyay è un film femmina: fortemente voluto dalla regista e sceneggiatrice, che aveva concepito l’idea cinque anni fa, per poi trasformarlo in un mezzo per raccontare i cambiamenti repentini in atto nel suo paese.
Un paese che l’ha segnata sul libro nero per aver manifestato a favore della libertà di espressione; un paese che vorrebbe le donne costrette agli schemi rigidi e arcaici di una società patriarcale.
Eppure Ghosts oltre alla regia e alla sceneggiatura, e alla produttrice Dilek Aydın, urla a gran voce con i suoi personaggi femminili di grande spessore.
Ho fatto un film sinuoso, multi funzionale, dinamico, che somiglia a una donna secondo me.
Le donne di Ghosts nonostante le innumerevoli difficoltà riescono ad accogliersi l’un l’altra e ad accogliere il mondo difficile che le circonda, convinta che una luce in mezzo a tutto quel buio c’è.
Ghosts, la trama
Istanbul, giorni nostri.
Un sovraccarico di corrente provoca un blackout per tutto il paese, già attraversato da profonde spaccature politiche e sociali.
Quattro personaggi che abitano uno dei quartieri più difficili della città vivono le loro tribolate esistenze cercando di trovare una luce che possa permettergli di esprimersi.
Nel bene o nel male provano a uscire dal buio perenne a cui l’intera nazione sembra destinare chi vive ai margini.
Per le classi più agiate c’è invece le nuova Turchia fatta di quartieri residenziali che ospitano comodi appartamenti costruiti sulle macerie di palazzi lasciati, di proposito, andare in decadenza.
Ghosts, i personaggi
In questo paesaggio urbano in fase di gentrificazione si muovono i personaggi di Ghosts, fantasmi in una città che vede solo il nuovo e il bello.
Iffet è una madre alla disperata ricerca di soldi per il figlio, rinchiuso per un errore giudiziario nelle sovraffollate carceri turche.
Didem è una giovane ballerina che tenta di sbarcare il lunario con lavori di pulizie.
Ela è un’artista e attivista per i diritti delle donne e della comunità LGBT.
Rashit, unico personaggio maschile, è un faccendiere che guadagna soldi sulla pelle di chiunque gli capiti a tiro, senza alcuno scrupolo.
Ela e Didem cercano di esprimere loro stesse attraverso l’arte: la danza per Didem, e le riprese con cui Ela cerca di denunciare lo stallo politico e sociale, e i pregiudizi e le torture nei confronti delle donne e della comunità lgbt. Iffet è presa dalla preoccupazione per suo figlio.
Iffet cerca il denaro necessario per tirarlo fuori di prigione. E lo cerca prima in modo legale, e poi dovrà necessariamente scendere a patti con la sua coscienza, diventando un corriere di droga, rischiando la pelle nella notte buia e infestata di posti di blocco.
Pur contro la sua volontà la strada di Iffet si incrocia con quella di Rashit.
Rashit specula sulla pelle dei rifugiati siriani ai quali affitta posti letto carissimi in palazzi fatiscenti.
Presta soldi a usura.
Riprende le manifestazioni di protesta per poi passarle alla polizia.
In accordo con il gruppo di immobiliaristi provoca incidenti che rendano inagibili e senza valore i palazzi dove poi mettere radici per la nuova città.
Anche Rashit cerca la sua luce, peccato che troverà il buio delle macerie.
Ghosts e la metafora di un paese al buio
Volevo fare un film che parlasse dei problemi principali della mia generazione, sulle persone che diventano sempre più povere e che vengono cacciate dai loro quartieri e su coloro che lottano per esprimersi liberamente. Volevo raccontare la storia metaforica di un paese che sta affondando nell’oscurità e per questo ho usato un sovraccarico di elettricità per raccontarlo.
Ghosts, la Turchia oggi
In una Turchia dove la stretta della censura sulla libera espressione è sempre più dura, dove le vicissitudini delle popolazioni curde e siriane si sono intrecciate con la situazione politica e sociale, dove la donna sta cercando di farsi spazio, nonostante mille difficoltà, Azra Deniz Okyay e Dilek Aydin, realizzano un film prezioso, che è la fotografia del presente della loro nazione.
Sommersi di notizie che ci bombardano di immagini di piazza e titoli sensazionalistici, questo cinema si rende ancora più importante oggi per arrivare a farci provare a capire cosa succede nel dedalo di lingue e culture che oggi è la Turchia, e per ispirare le generazioni che verranno.
Ghostsdi Azra Deniz Okyay è stato presentato in anteprima l’8 settembre alla Settimana Internazionale della Critica della 77 Mostra del Cinema di Venezia.
Ghosts (Hayaletler)
Anno: 2020
Durata: 90'
Genere: Drammatico
Nazionalita: Turchia, Francia, Qatar
Regia: Azra Deniz Okyay
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