Green Drop Award: il cuore verde dei vip protagonisti a #Venezia77
A Venezia torna il Green Drop Award, premio che dal 2012, Green Cross Italia assegna al film che meglio interpreta le tematiche di sostenibilità tra quelli in gara nella selezione ufficiale della 77° Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia. Quest’anno ci sono ben due registi che hanno già vinto il Green Drop Award: Andrej Konchalovsky e Amos Gitai.
La 77 a Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia ospita per il nono anno consecutivo il Green Drop Award, il premio che Green Cross Italia assegna al film, tra quelli in gara del Festival, che interpreta meglio i valori dell'ecologia, dello sviluppo sostenibile e della cooperazione fra i popoli.
“Il 2020 ha segnato uno spartiacque nell’idea di futuro che ognuno aveva. Siamo tutti chiamati a riconsiderare le nostre azioni la gestione del Pianeta non è più sostenibile. Significativo che tra le opere fuori concorso vi sia il film che parla di Greta. Il Coronavirus ha limitato i movimenti e ci ha obbligato a ripensare gli stili di vita. Come sarà il domani che siamo chiamati a vivere? Come affrontare i cambiamenti climatici in atto? Il Cinema in questi anni ci ha spesso aiutato a sognare il futuro e a denunciare le storture del presente. Con il Green Drop Award, da quasi dieci anni, scegliamo quelle opere per noi più significative per il grande pubblico per indirizzarci verso un futuro sostenibile” ha spiegato Marco Gisotti, direttore del Green Drop Award.
Da Hollywood a Venezia, sono tanti gli attori e i registi del Grande Schermo che hanno a cuore il pianeta e l’ambiente.
Gli organizzatori hanno dato un’occhiata ai Vip particolarmente sensibili alle tematiche ambientali e che saranno protagonisti in Laguna.
vip green a venezia 77 green drop award 2020
Il green drop award è quindi pronto a sfilare a Venezia’77. Vediamo più da vicino alcuni nomi di vip “verdi”!
Anna Foglietta, madrina della 77ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, è da sempre impegnata nel sociale.
Presidente della onlus Every Child Is My Child, in difesa dei bambini siriani, è testimonial di Save the Children. Molto attenta anche alle tematiche “green” ha partecipato al progetto ambientalista Nature is Speaking doppiando il corto “L’acqua”, presentato nel 2016 alla Festa del Cinema di Roma. È stata, inoltre, una delle portavoci dell’evento di sensibilizzazione alla tutela del Pianeta, in occasione della Giornata Mondiale della Terra (22 aprile 2020).
La star australiana è ambasciatrice dell’Australian Conservation Foundation, in prima linea contro l’inquinamento e contro il pericolo di estinzione di ogni essere vivente. Da anni si batte per l’installazione dei pannelli solari nelle zone rurali dell’Africa con SolarAid. Per questo suo impegno ha ricevuto la Medaglia WOIR (World Organization for International Relations) al Servizio della Pace. Nel 2007 è stato il volto della campagna Who On Earth Cares e con suo marito Andrew Upon, si è battuta per l’installazione di pannelli solari sul The Wharf, il teatro di Sidney.
Greta Thunberg, attivista.
Simbolo dell’odierna battaglia ambientale, è l’anima ispiratrice (e protagonista) del film “Greta” di Nathan Grossman. Il regista e il suo team hanno seguito la giovane attivista dal suo primissimo giorno di sciopero nell’agosto 2018. Da lì a poco la studentessa svedese di 15 anni, si fa promotrice di uno sciopero per il clima ponendo diversi interrogativi agli adulti sul futuro della Terra. Uno sciopero che in poco tempo si è trasformato in un movimento globale.
Ha recitato in ”Okja” (2017), film del coreano Bong Joon-ho, in cui riveste i panni anche di co-produttrice. Il film è un appello contro lo sfruttamento dell’uomo su animali e natura, mostrando –in chiave di commedia- le contraddizioni dei movimenti ambientalisti. La Swinton è cresciuta in Scozia, circondata da animali, da cui ha imparato lezioni di lealtà.
Le sorelle Rohrwacher.
Alba attrice di “Lacci” di Daniele Luchetti, recita in produzioni a basso impatto ambientale. È tutt’ora sul set di Leonardo Di Costanzo “Dall’Interno”,una produzione che ha aderito al protocollo EcoMuvi. Non è la prima volta che l’attrice italiana partecipa ad un set che aderisce al protocollo che promuove la sostenibilità ambientale nella produzione audiovisiva. Nel 2014 fu protagonista del film “Le Meraviglie”(Italia, 2014), Gran Premio Speciale della Giuria di Cannes 2014 e film a basso impatto ambientale, a regia di Alice Rohrwacher che a Venezia presenta Fuori Concorso (Proiezioni Speciali) il cortometraggio “Omelia Contadina”, un’azione cinematografica di JR e Alice Rohrwacher con i contadini dell’altopiano dell’Alfina.
Per la causa ambientale l’attrice italiana è arrivata nel 2013 a spogliarsi e sporcarsi per Greenpeace, organizzazione non governativa ambientalista e pacifista: Valeria Golino è infatti scesa in campo per la campagna “The Fashion Duel” per chiedere alle case dell’Alta Moda un impegno ambientale concreto.
Stefano Accorsi, attore in “Lasciami andare” film di chiusura.
È sostenitore del WWF con l’impegno di voler lasciare ai figli “un pianeta come si deve, per questo cerco sempre di fargli capire quanto sia importante non sprecare acqua o energia elettrica e che se usiamo sempre meno plastica riusciremo a salvare la terra. Un piccolo sforzo individuale che, moltiplicato per milioni e miliardi di abitanti del pianeta, può risolvere il problema.” Questo dichiarava l’attore in occasione dell’EarthDay 2018.
Diodato cantante,
ha ricevuto il premio Soundtrack Stars Award Speciale Musica&Cinema alla 77ma Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Da sempre attento alle cause ambientali e vicino alle problematiche che vive la città di Taranto a causa della presenza dell’Ilva. Artista di grande pregio e sensibilità, lo scorso anno ha partecipato insieme a Daniele Silvestri al primo concerto per il clima organizzato in occasione del Festival Nazionale di Legambiente.
In concorso nella selezione ufficiale di Venezia 77 quest’anno ci sono ben due registi che hanno già vinto il Green Drop Award: Andrej Konchalovskye Amos Gitai.
regista in concorso a Venezia quest’anno con “Dorogie Tovarischi! (Cari Compagni!)” ha ricevuto il Green Drop Award durante Venezia 71 per “The postman’s white nights”. La Giuria del Green Drop Award 2014, presieduta da Silvia Scola, premiò il film per l’opera di profonda riflessione sui rapporti fra uomo e uomo e fra uomo e natura, il cui futuro è nelle nostre mani se solo vorremmo assumercene la responsabilità”
regista che a Venezia 77 porta“Laila in Haifa”, vinse con “Ana Arabia” il Green Drop Award nel 2013. Il premio, consegnato dalle mani del regista Mimmo Calopresti, presidente della giuria 2013, venne consegnato all’opera per aver superato “gli steccati tradizionalmente imposti dai diversi linguaggi, di cinema, teatro, racconto allegorico e, appunto, documentario. Per aver rappresentato i valori morali di una piccola comunità autosufficiente e solidale, capace di riorganizzare i propri bisogni e la propria economia di fronte alla scarsità delle risorse e di trasformare la memoria individuale in memoria collettiva”.
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Il Green Drop Award, i film vincitori e i protagonisti delle precedenti edizioni
La prima “goccia” è stata consegnata nel 2012. Quella 2020 è la nona edizione del premio.
Nelle precedenti 8 edizioni, sono stati 9+1 i film premiati con l’ambita goccia. Nel 2012 il premio è stato vinto da “La quinta stagione” di Peter Brosens e Jessica Woodworth, nel 2013 da “Ana Arabia” di Amos Gitai e nel 2014 da “The postman’s white nights” di Andrei Konchalovsky. Nel 2015 “Behemoth” di Zhao Liang, nel 2016 con un exequo i film vincitori sono stati “Spira Mirabilis”di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti e “Voyage of Time” di Terrence Malick. Nel 2017 “First reformed” di Paul Schrader più una Goccia “speciale” al cortometraggio di animazione che ha aperto la sezione Orizzonti “Nausicaa. L’altra odissea” di Bepi Vigna, nel 2018 il premio è andato ad “At eternity’s gate” di Julian Schnabel. Il vincitore del GDA 2019 è stato “J’accuse” di Roman Polanski.
Il comitato d’onore del Green Drop Award, tutto al femminile, è composto da: Claudia Cardinale, Paola Comin, Simona Izzo, Ottavia Piccolo, Stefania Sandrelli, Chiara Tonelli.
Ogni anno il trofeo del Green Drop Award contiene la terra di un luogo diverso del Pianeta ognuna simbolo di una urgente questione ambientale.
La Terra nel Green Drop Award 2020 arriva da Forada, in provincia di Belluno, e documenta gli impatti ambientali del riscaldamento globale avvenuto al passaggio tra le epoche del Paleocene e dell’Eocene. In poche migliaia di anni le temperature medie del globo terrestre aumentarono di almeno 5°C in seguito al massiccio rilascio di CO2 e di altri gas serra negli oceani e nell’atmosfera. Un evento che innescò drammatici cambiamenti climatici, ambientali, faunistici e floristici.
Gli appuntamenti del Green Drop Award a Venezia77
Due sono le date da segnare :
Il 10 settembre 2020 si parlerà della filiera sostenibile per il cinema, dalle produzioni alle sale cinematografiche con l’incontro “Sustainable Screens 2020: un cinema sostenibile per una ripresa green”.
La cerimonia di premiazione è fissata per venerdì 11 settembre 2020 nella Sala Tropicana dell’Hotel Excelsior presso la Fondazione Ente dello Spettacolo.
L’edizione 2020 è realizzata con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e di ENEA – Ente per le nuove tecnologia, l’energia e l’ambiente e la collaborazione della Sardegna Film Commission.
Partner
Sardegna Film Commission, Centro internazionale del fumetto di Cagliari
Media partner: TuttoGreen LaStampa, La Nuova Ecologia, Alternativa Sostenibile, Sapereambiente, Fatti di green
Ufficio stampa Green Drop Award:
GreenFactor – Ufficio Stampa e PR
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