Solitaire, il cortometraggio d’animazione di Edoardo Natoli
Solitaire, corto d'animazione di Edoardo Natoli, è una storia d'amore senile ammantata di ironia e tenerezza. In programma l'8 settembre alle Giornate degli Autori nella sezione Notti Veneziane - L'Isola degli Autori
Attore di cinema, televisione e teatro, Edoardo Natoli (qui l’intervista che gli abbiamo realizzato) continua anche l’attività di regista di cortometraggi d’animazione. Dopo Secchi (2013), disponibile su Prime Video, e alcuni corti per varie case di moda, arriva Solitaire, che verrà proiettato l’8 settembre alle Giornate degli Autori del Festival di Venezia, nella sezione Notti Veneziane – L’Isola degli Autori. Rispetto al lavoro precedente, con Solitaire Natoli cambia l’approccio all’animazione passando da uno stop-motion tradizionale ad un lavoro più artigianale, con disegni e figure stampate e mosse a passo uno. La lavorazione di questo cortometraggio è avvenuta durante il lockdown e anche a questo è dovuto il cambio di stile e di lavorazione.
Trama
Solitaire parla di Renaud, un anziano signore che vive a Parigi. È costretto su una sedia a rotelle che è dotata di vita propria e che lo aiuta quasi con un ruolo da badante. La sua vita è solitaria, abitudinaria e meccanica fino a che, nell’appartamento di fronte, al di là della strada, non arriva ad abitare un’anziana. Tra i due nasce così l’amore.
Recensione
Un cortometraggio che ha come protagonisti due anziani, figure poco raccontate, spesso abbandonate e la cui esistenza viene concepita come statica e decadente. Renaud è avvolto nella solitudine e in una routine meccanica e svilente, a cui sembra ormai condannato. Con l’arrivo della dirimpettaia coetanea ritrova un’insperata vitalità e un amore che riaccende in lui la passione, spezzando la fredda routine. Non c’è, dunque, un limite all’amore e si può andare incontro a sorprese e cambiamenti a qualsiasi età, reagendo ai modelli sociali restrittivi.
Una storia d’amore senile ammantata di ironia e tenerezza, scandita dai ritmi della monotona quotidianità prima e dalla passione dell’amore in seguito. Solitaire è stato realizzato durante il lockdown dei primi mesi del 2020 e, curiosamente, la storia mostra proprio due persone costrette in casa. Non si avverte però una cupezza claustrofobica bensì un senso di calore dato dai dettagli come le azioni della sedia a rotelle, i giocattoli che Renaud realizza, gli interni e più in generale i tratti del disegno. Contribuendo a formare immagini di cui si avverte il tratto artigianale ma anche di notevole ricchezza e profondità. Un’animazione che ricorda lo stile dei disegni delle cartoline e le illustrazioni fiabesche dei libri. Le figure e parte dei fondali sono bidimensionali ma nella costruzione formano pienamente un sistema di profondità e organicità.
Fondamentali per l’atmosfera risultano proprio gli ambienti e i particolari che, insieme alle immagini della città che aprono e chiudono il cortometraggio, donano la sensazione di una Parigi senza tempo. Impressione consolidata dal tono caldo dei colori e da una colonna sonora spiccatamente francese. Proprio per il colore e per l’atmosfera Natoli sembra essersi ispirato anche ad Appuntamento a Belleville, film d’animazione francese del 2003 di Sylvain Chomet.
Trailer di Solitaire
Anno: 2020
Durata: 11'
Distribuzione: Zen Movie
Genere: Animazione
Nazionalita: Italia
Regia: Edoardo Natoli
Data di uscita: 08-September-2020
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