Una Docu Serie in tre puntate che mostra come negli anni '70 e '80 New York era stretta nella morsa di cinque famiglie mafiose e come l'FBI ha tolto alle famiglie mafiose il controllo della metropoli statunitense
Fear City: New York contro la mafia, la miniserie documentaria in tre episodi su Netflix, racconta di un periodo oscuro per New York. La criminalità organizzata si era impossessata della città completamente. La serie narra la storia vera di come gli agenti dell’FBI sono riusciti a cambiare la situazione, togliendo ai mafiosi il controllo della metropoli e portandoli in tribunale.
Negli anni ’70 e ’80 New York era controllata da cinque famiglie mafiose: Bonanno, Colombo, Gambino, Genovese e Lucchese. In questa docuserie in tre parti di RAW (Giù le mani dai gatti) e Brillstein Entertainment, il documentarista Sam Hobkinsonracconta la storia delle indagini epocali sul crimine organizzato e del processo contro i più potenti boss mafiosi della Grande Mela.
Attraverso interviste con agenti delle forze dell’ordine, ex mafiosi e altri ancora, FEAR CITY: NEW YORK CONTRO LA MAFIA fa luce su come la criminalità organizzata abbia guadagnato miliardi controllando sindacati, edilizia e altri settori. L’FBI decide di imbastire una vasta indagine per smascherare i criminali. Mette in campo un piccolo esercito di agenti infiltrati e registra ore e ore di intercettazioni. Lo scopo era di raccogliere prove schiaccianti, trascinare in tribunale i mafiosi e farli condannare.
Registrazioni di videosorveglianza inedite, filmati di notiziari e materiale d’archivio uniti a nuove interviste e ricostruzioni dipingono uno scenario scioccante degli anni d’oro della mafia.
Fear City: New York vs. The Mafia Courtesy of Netflix
Fear city: New York contro la mafia. Anni di conflitti
Fear City: New York contro la mafia ricostruisce tutti questi fatti utilizzando immagini di repertorio e interviste inedite a gangster pentiti, agenti dell’FBI, all’avvocato JohnSavarese . Molte anche le interviste a Rudolph Giuliani,che ebbe un ruolo centrale nell’operazione, prima come procuratore distrettuale e poi come sindaco di New York. In seguito farà parte del team di avvocati del presidente Donald Trump, a sua volta citato per il ruolo del “Concrete Club” mafioso nella costruzione della Trump Tower.
La miniserie è diretta da Sam Hobkinson, conosciuto soprattutto grazie a titoli come ‘The Kleptocrats’, ‘Paranormal Witness’ e ‘Inside the Hunt for the Boston Bombers’.I produttori sono invece gli stessi della docuserie ‘Giù le mani dai gatti‘, che si trova anch’essa su Netflix.
Le spiegazioni e ricostruzioni di questo pericoloso lavoro sono tra i momenti più affascinanti della serie. Le operazioni, tra finti tecnici telefonici e pedinamenti su furgoncini dai vetri oscurati, mostrano la verità dietro i classici delle spy stories. La parte più sconvolgente è il quadro che emerge dall’ascolto di questi chilometri di nastri: le Five Families, mediante l’infiltrazione e il controllo di numerosi sindacati, sono coinvolte in ogni aspetto dell’economia.
La chiave di tutto sarà la conferma dell’esistenza della Commissione, un vero e proprio consiglio dei boss, esistente dai tempi di Lucky Luciano, che permetterà di dimostrare il collegamento tra i vari membri delle cinque famiglie e portarle a processo.
Apprezzata dalla critica statunitense per l’accuratezza delle ricerche e l’aspetto oggettivo delle situazioni narrate, la docu serie accoglie consensensi positivi soprattutto per la mancanza di edulcorazione della vita dei mafiosi.
Nessun sentimentalismo tipico di molti prodotti dedicati alla criminalità organizzata. Nessun eroe tra i cattivi.
Qui non si abbelliscono delitti e inganni ne si finge che le azioni dei criminali siano una eccezione rispetto a un comportamento d’onore. E così lo sforzo enorme dell’FBI emerge con ancora più nettezza.
Richiami a Martin Scorsese e ai suoi Goodfellas
Il tema trattato porta alla mente sicuramente infatti i film di Scorsese, Quei bravi ragazzi in primis, e in generale il cinema di gangsters che ha portato alla fama, spesso romanticizzandoli, i cosiddetti wiseguys.
È evidente infatti la similitudine di linguaggio col Joe Pesci di Goodfellas e, ascoltando le intercettazioni telefoniche di numerosi criminali dell’epoca, sembra davvero di assistere ad un film di Scorsese.
Fear City punta però per fortuna all’altra faccia della realtà: il focus di questa serie interessante è sul lavoro di investigazione, sull’aspetto da documentario true crime, e, nei momenti più da cinema, assume uno stile che ricorda più Mindhunter, serie Netflix del 2017 con i suoi registratori a nastro e la colonna sonora anni ’70.
Trailer
Anno: 2020
Durata: 1 stagione 3 episodi
Distribuzione: Brillstein Entertainment Partners
Genere: documentario
Nazionalita: USA
Regia: Sam Hobkinson
Data di uscita: 22-July-2020
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