Mad Puppet

Il dio chiamato Dorian

MAD PUPPET, settima puntata: “Il dio chiamato Dorian”. Un film poco conosciuto tratto da un famosissimo romanzo di Oscar Wilde, “Il ritratto di Dorian Gray”, ed una colonna sonora uscita in un raro vinile promozionale accreditata a Peppino De Luca, ma che non è in realtà l’unico autore. Stiamo parlando di “Il Dio chiamato Dorian”, film di Massimo Dallamano con Helmut Berger e della sua misteriosa quanto affascinante colonna sonora, riscoperta nel 2008 grazie alla ristampa in versione completa e stereo. Rubrica a cura di Fabio Meini.

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01 – Portrait
02 – Giallo a Londra
03 – Amore in piccadilly
04 – Il battello
05 – Overture scozzese
06 – Rito a Los Angeles
07 – Amore in piccadilly (versione 2)
08 – Metamorfosi di un ritratto
09 – Amore in piccadilly (versione 3)
10 – Dorian Gray (shake)
11 – Margaret
12 – Dorian Gray (shake 2)
13 – Metamorfosi di un ritratto (versione 2)
14 – Rito a Los Angeles (versione 2)
15 – Amore in piccadilly (versione 4)
16 – Metamorfosi di un ritratto (versione 3)
17 – Il battello (versione 2)
18 – Dorian Gray
19 – Dorian Gray (shake 3)
20 – Portrait (versione 2)
21 – Dorian Gray (shake 4)
22 – La fine di Dorian
23 – Dorian Gray (versione 2)
24 – Dorian Gray (shake 5)
25 – Dorian Gray (versione 3)
26 – Amore in Piccadilly (versione album)
27 – Metamorfosi di un ritratto (versione album)
28 – Rito a Los Angeles (versione album)
29 – Giallo a Londra (versione album)
30 – La fine di Dorian (versione album)

Un film poco conosciuto tratto da un famosissimo romanzo di Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray, ed una colonna sonora uscita in un raro vinile promozionale accreditata a Peppino De Luca, ma che non è in realtà l’unico autore.

Stiamo parlando di Il Dio chiamato Dorian, film di Massimo Dallamano con Helmut Berger e della sua misteriosa quanto affascinante colonna sonora, riscoperta nel 2008 grazie alla ristampa in versione completa e stereo (cd Digitmovies CDDM0111). Fino al 2008 infatti le musiche esistevano solo su un raro vinile promozionale della C.A.M. con copertina neutra (CAM PRE 9) che raccoglieva dieci dei trenta brani presenti nei master originali. Peppino De Luca è un compositore poco noto ma molto interessante grazie soprattutto alla collaborazione con i MARC 4 con i quali ha realizzato le belle musiche de L’uomo dagli occhi di ghiaccio e La ragazza con la pistola di Mario Monicelli. Anche per Il Dio chiamato Dorian De Luca si avvale dell’esecuzione dei MARC 4 che ricordiamo sono Maurizio Majorana, Antonello Vannucchi, Roberto Podio e Carlo Pes, ma in realtà come spesso accadeva, i MARC 4 sono anche autori delle musiche come si può verificare dalla SIAE dove i brani risultano tutti firmati De Luca – Pes.

Ma veniamo alle musiche di questa variegata colonna sonora: il primo brano Portrait si può considerare il tema principale ed è una romantica melodia eseguita al pianoforte. La ritroviamo in un versione più cupa e triste in Margaret dove c’è ausilio delle voci basse dell’immancabile coro dei Cantori Moderni di Alessandroni e in Dorian Gray in una splendida versione cantata da Edda Dell’Orso. Un frammento del tema principale lo troviamo anche nella seconda traccia del cd Giallo a Londra, un brano dall’atmosfera cupa con terrificanti interventi di chitarra elettrica. Di questo brano troviamo molte variazioni intitolate Metamorfosi di un ritratto oltre alla versione presente nel vinile Giallo a Londra (versione album) e al brano Dorian Gray (versione 3).

Abbiamo poi quattro brani romantici intitolati Amore in piccadilly, tutti diversi fra loro, e cinque shake: Dorian Gray (shake) è il più lento e melodico, Dorian Gray (shake 2) è invece uno shake moderato ma poi shake 3 accelera in ritmi tribali, e con shake 4 e 5 ci si scatena letteralmente con chitarra elettrica ed organo hammond in evidenza. Una bossa spensierata con le soavi voci del coro è invece Il battello dove spiccano due assoli: uno di chitarra e uno dell’hammond di Vannucchi.Overture scozzese è invece un classico brano barocco. Portraits (versione 2) è un brano dai titolo un po’ fuorviante: non è una variazione del tema principale bensì una versione cupa e misteriosa di Amore in Piccadilly. Idem per Dorian Gray (versione 2) che è un brano di pianoforte stile saloon che non è una variazione di Dorian Gray.
Veniamo quindi al brano clou: Rito a Los Angeles, presente in tre versioni, è un bellissimo e trascinante brano rock in stile Iron Butterfly con intermezzi afro che è stato addirittura riproposto nel 2008 nella colonna sonora del film americano “21” di Robert Luketic.

Per finire c’è appunto La fine di Dorian, un brano cupo e misterioso che include un frammento di Rito a Los Angeles. Una colonna sonora sicuramente da riscoprire, come tutte quelle di Peppino De Luca e i MARC 4, che mischia atmosfere cupe, melodie affascinanti e brani dal groove travolgente.

Fabio Meini
caniarrabbiati.it


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