Mustang Entertainment (www.cgentertainment.it) rende finalmente disponibile in alta definizione Sapore di mare, diretto nel 1983 dal compianto Carlo Vanzina. Un’edizione a doppio disco, a dire il vero, costituita dal blu-ray del film e da un dvd dedicato a un’ora e mezza di contenuti extra inediti. Contenuti spazianti da un’intervista di dieci minuti al produttore esecutivo Claudio Bonivento a ventisei a Enrico Vanzina, co-sceneggiatore della pellicola insieme al compianto fratello. Passando per sedici di introduzione al lungometraggio a cura del giornalista Rocco Moccagatta e di conversazioni telefoniche con il produttore Adriano De Micheli e Marina Suma. Senza contare quindici minuti di intervista a Jerry Calà e dieci a Isabella Ferrari.
Il Calà che provvede a conquistare proprio la Suma, bella napoletana in vacanza nella Forte dei Marmi anni Sessanta insieme ai genitori e al fratello.
Quest’ultimo interpretato da Angelo Cannavacciolo, inamoratosi dell’inglesina Karina Huff arrivata in Italia insieme a un Christian De Sica milanese.
Un De Sica oltretutto ottimo in un ruolo lontano dalla sua consueta romanità da cafone e che fa da fratello proprio ad un Jerry all’apice della propria carriera. Un Jerry che, sempre sotto la regia di Vanzina, subito dopo Sapore di mare, avrebbe affiancato in Vacanze di Natale. Un Jerry dalla battuta perennemente pronta sulla bocca e che non manca di regalare occasioni per ridere durante la oltre ora e mezza di visione.
Come pure l’Ugo Bologna che, esilarante industriale del Nord Italia, gli fa da papà. Arricchendo lo stuolo di caratteristi comprendente anche i Gianfranco Barra e Annabella Schiavone qui padre e madre dei citati Suma e Cannavacciolo. Oltre all’Ennio Antonelli bagnino e a un Enio Drovandi fotografo, tutti al servizio di un vero e proprio capolavoro della commedia tricolore. Un capolavoro che trova anche il tempo di omaggiare Il laureato di Mike Nichols proprio coinvolgendo la sopra menzionata Ferrari. Perché quest’ultima nel lungometraggio è fidanzata con un intellettuale Gianni Ansaldi, il quale s’infatua di una Virna Lisi sulla falsariga del personaggio di Anne Bancroft.
Una Lisi qui aggiudicatasi giustamente il David di Donatello e il Nastro d’argento, fornendo il proprio indispensabile contributo di classe a Sapore di mare.
Mentre ad impreziosire ulteriormente quella che è la miglior prova vanziniana di sempre provvede la splendida colonna sonora di hit sixties. Da Perdono di Caterina Caselli a C’è una strana espressione nei tuoi occhi dei Rokes. Fino alla bellissima Alla mia età di Rita Pavone, posta a malinconico accompagnamento di una toccante sequenza di transito. Sequenza rientrante, come pure il commovente finale commentato da Celeste nostalgia di Riccardo Cocciante, tra i momenti più poetici della carriera del figlio di Steno. Che ha saputo regalarci sì tanta comicità, ma che tutti dimenticano essere stato anche grande narratore in fotogrammi di vicende sentimentali.