THE UMBRELLA ACADEMY è su Netflix, con la seconda stagione disponibile dal 31 luglio 2020.
Continuano le storie dei fratelli Hargreeves, membri della Umbrella Academy creata dal loro padre putativo sir Reginald. Il 1 ottobre 1989, 43 donne rimangono incinte e partoriscono dopo poche ore: proprio Hargreeves raccoglierà sette di questi bambini e li guiderà addestrandoli all’uso dei poteri straordinari che hanno dalla nascita.
Crescendo sotto la guida del loro mentore, i sette si prodigano per combattere il crimine, ma una volta adulti le loro strade si dividono fino al giorno in cui il padre muore: allora le loro strade si intersecano nuovamente, e presto scoprono che solo loro possono fermare l’Apocalisse… che è stata provocata proprio da uno di loro stessi!!
Dove eravamo rimasti?
Ad una delle serie più interessanti e affascinanti del nuovo panorama mainstream, che riesce a prendere quanto di buono c’è nel filone cinecomics (ispirandosi in gran parte al mood Marvel, e saccheggiando idee e tematiche proprie degli X-Men, uno dei serial portabandiera della qualità del fumetto popolare e dei supereroi con superproblemi) e fonderlo con una narrazione estremamente accattivante, adulta, piena di sottotesti e di continui richiami interni che però non disturbano la visione, anzi ne rafforzano il magnetismo.
Non perché debba essere indicativo, ma la critica in tutto il mondo è concorde nel ritenere questa seconda stagione migliore della prima: THE UMBRELLA ACADEMY è insomma un meraviglioso adattamento dai fumetti, forse uno dei migliori in assoluto insieme al serial WATCHMEN di Damon Lindelof ispirato all’opera di Alan Moore (ultimamente protagonista, a ragion veduta, delle nomination degli Emmy).
Come già per la prima stagione (la nostra recensione qui), fulcro emotivo della narrazione è la ricerca incessante e dolorosa della propria identità, o meglio la sua scoperta: è lo stesso creatore Steve Blackman, a proposito di un eventuale -e a questo punto quasi certo, visto il gradimento ottenuto dallo show- rinnovo di Netflix per una terza serie, a dire che se il primo UMBRELLA era incentrato sull’incontro della famiglia, il secondo parla invece della conoscenza dei propri familiari, mentre il terzo avrà come baricentro la domanda “chi siamo e da dove veniamo? perchè siamo supereroi?“.
La scoperta di sé come percorso interiore, e declinato attraverso la conoscenza delle proprie origini: uno scavo incessante e non privo di problemi, per trovarsi faccia a faccia con la propria identità nuda, e più vera.
E’ con intelligenza sottile e ironia che la storia di questa stagione approfitta ulteriormente dei risvolti di trama (gli eroi negli anni ’60) scansando i clichè sul fascino del vintage, e inserendo invece ogni personaggio in un preciso contesto narrativo, differente da quello abituale, che serve però allo showrunner per evidenziare che siamo quello che siamo sempre e dovunque, nonostante tutto quello che la vita ci può buttare addosso.
Niente di male, a questo punto, che a contorno ci siano avventure rocambolesche, dialoghi serrati, sequenze divertenti, personaggi azzeccatissimi, e ultimo ma non ultimo una serie di viaggi nel tempo e complicazioni cronologiche da mal di testa: insomma, una vera miniera di suggestioni e spunti, perfettamente tenuta insieme da una scrittura precisa e una visione d’insieme lucida ed entusiasmante.
Se la stagione iniziale era ispirata ai primi sei volumi del fumetto di Gerard Way, raccolti nella saga APOCALYPSE SUITE, questa prende invece partenza dal secondo volume, DALLAS: e cosa più unica che rara, in un prodotto televisivo a lungo termine ma anche nella carta stampata, nessun percorso di trama viene dimenticato, ma anzi ripreso e ampliato, lasciando crescere il coinvolgimento emotivo e la partecipazione con cui i protagonisti vengono immersi nel racconto.
Quello che però stupisce anche lo spettatore e il critico più scafato è il ritmo incrollabile: una magistrale costruzione di colpi di scena, mai fuori posto o fini a sé stessi, un racconto corale che non dimentica niente e nessuno, una predisposizione al dramma scespiriano che tocca le corde più profonde dell’anima con vertici di lirismo sinceramente inaspettati, tutto senza mai cedere di un millimetro, senza rinnegare i propri presupposti, senza lasciarsi intimorire dalle scelte coraggiose e oltranziste su alcuni personaggi (e davvero stupisce che si sia lasciata descrivere una relazione quasi incestuosa tra fratelli -pur se non biologici- con tale romanticismo, così come la precisa presa di posizione su alcuni temi caldi).
Finale migliore non poteva esserci: un aggancio inequivocabile alla prossima serie, che quasi sicuramente si riallaccerà al terzo volume, HOTEL OBLIVION, e che per forza di cose svelerà i misteri ancora fitti sul passato dei sette (…?) fratelli Hargreeves, sull’enigmatico capofamiglia Reginald, e sul colpo di scena enorme che ha chiuso l’episodio conclusivo, LA FINE DI QUALCOSA: chi o cosa è la Sparrow Academy? E in che linea temporale sono tornati Luther, Allison e i loro fratelli?
THE UMBRELLA ACADEMY è su Netflix, la seconda stagione disponibile dal 31 luglio 2020: da un fumetto della Dark Horse di Gerard Way e Gabriel Ba, la serie è adattata da Steve Blackman. Tra gli interpreti: Ellen Page (Vanya), Tom Hopper (Luther), David Castaneda (Diego), Emmy Raver-Lampman (Allison), Robert Sheenan (Klaus).
THE UMBRELLA ACADEMY
Anno: 2020
Durata: 2 stagioni, 10 episodi ciascuna
Distribuzione: Netflix
Genere: cinecomic
Nazionalita: Stati Uniti
Regia: aavv
Data di uscita: 31-July-2020
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