Nomadland , il nuovo film di Chloé Zhao, sarà presentato alla 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.
Nomadland è la storia di Fern. La donna, dopo il collasso economico di una cittadina rurale nel Nevada, fa i bagagli e parte per provare la vita on-the-road, fuori dalla società convenzionale. Il film include i nomadi veri Linda May, Swankie e Bob Wells che fanno da mentori e compagni a Fern nel suo viaggio attraverso il vasto paesaggio dell’Ovest americano.
“Le strade americane mi affascinano. Sono di una bellezza sconvolgente e complessa. Le ho percorse per molti anni nei miei viaggi e ho sempre sperato di poterne catturare una visione particolare. Sono molto felice di aver potuto realizzare Nomadland, ed emozionata che il pubblico potrà seguire Fern nelle sue avventure”ha dichiarato la Zhao.
Nomadland è prodotto e interpretato dal due volte premio Oscar Frances McDormand .
“È un grande piacere oltre che un onore contribuire a dar visibilità internazionale al nuovo, sorprendente film di Chloé Zhao – ha dichiarato Alberto Barbera – Nomadland è un viaggio coraggioso e toccante dentro un mondo sconosciuto, lontano dalla nostra coscienza sociale, che acquista un significato del tutto particolare in questo periodo di isolamento causato dalla pandemia, e che dimostra come alcuni valori quali la solidarietà reciproca e il forte senso di comunità possono salvarci dalla solitudine, dal fallimento e dalla disperazione”.
Chloé Zhao (The Rider-Il sogno di un Cowboy), è una regista, sceneggiatrice, montatrice, e produttrice . Rinomata per il suo lavoro nel suo film d’esordio, Songs My Brothers Taught Me (2015), presentato in prima mondiale al Sundance Film Festival. Il suo secondo lungometraggio, The Rider ha ricevuto diversi riconoscimenti fra i quali le candidature agli Independent Spirit Awards per miglior film e miglior regista. Zhao ha diretto il film di prossima uscita dei Marvel Studios Eternals, programmato per il 2021 e distribuito da Walt Disney Studios.
Nomadland, è tratto dal libro Nomadland: un racconto d’inchiesta (2017) della giornalista Jessica Bruder.