Proprio lui, il futuro autore della saga MarvelGuardiani della Galassia, in questo caso al suo debutto dietro la macchina da presa. Perché all’epoca si era cimentato per lo più nell’attività di sceneggiatore, curando, tra gli altri, gli script de L’alba dei morti viventi e di Scooby-Doo. Senza contare l’esperienza maturata presso la trashissima casa di produzione Troma, della quale ha preso il boss Lloyd Kaufman per regalargli nel film un’apparizione speciale.
D’altra parte, guarda proprio ai b-movie Slither, a cominciare da un’idea di base analoga a quella che caratterizzò nel 1986 Dimensione terrore di Fred Dekker.
Idea che, come in quel caso, prevede pseudo-lumaconi alieni impegnati a trasformare in zombi gli esseri umani. Qui sono quelli di una cittadina americana, tra cui uno stupido uomo d’affari interpretato da Michael Rooker, in crisi con la giovane moglie, ovvero Elizabeth Banks.
E la progressiva mutazione di lui in una creatura assetata di sangue non appare evidentemente debitrice soltanto nei confronti del cinema di David Cronenberg. I maggiormente attenti a questa tipologia di pellicole, infatti, possono scorgere similitudini visive con From beyond – Terrore dall’ignoto di Stuart Gordon. Come pure l’impressionante agglomerato conclusivo gli ricorderà, senza dubbio, quello orgiastico di Society – The horror di Brian Yuzna.
Tutti palesi omaggi alla Settima arte dell’orrore degli anni Ottanta, incluso un passaggio tv di The toxic avenger (riecco la Troma). Gli anni Ottanta degli elaborati effetti speciali di trucco, che in Slither vengono miscelati all’immancabile CGI. Ma anche gli anni Ottanta dei veloci ritmi di narrazione, qui fedelmente rispecchiati nell’alternare sapientemente i momenti di puro terrore e quelli più ironici.
Al servizio di un godibilissimo spettacolo splatter che sfrutta, inoltre, un’esilarante colonna sonora prevalentemente country.
Man mano che sfoggia – dallo sboccato sindaco incarnato da Gregg Henry al capo della polizia di Nathan Fillion – personaggi intelligentemente costruiti e qualche curioso sottotesto. Del resto, come non intuire in Slither allegorie relative alle complicazioni dei rapporti di coppia e alla manipolazione esterna della personalità? Con booklet incluso nella confezione e ricca sezione extra in cui il trailer e il commento audio di Gunn e Fillion rappresentano solo l’inizio. In quanto abbiamo dieci minuti di dietro le quinte, cinque di effetti visivi seguiti passo dopo passo e circa nove di video diario di Kaufman. Oltre a otto minuti di gag reel, diciotto sulla realizzazione delle creature, tre di tutorial per concepire sangue finto e cinque sul set con Fillion. Per concludere attraverso la featurette umoristica Chi è Bill Pardy?.
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