Magazine
GLOW le tre stagioni della serie TV targata Netflix e perché guardarla
GLOW Gorgeous Ladies of Wrestling la serieTV ispirata al programma televisivo omonimo andato in onda negli Stati Uniti
Published
4 anni agoon
Dai creatori di “Orange is the new black”, GLOW la serieTV originale Netflix. Trama, Recensione, Cast, Episodi e tutto quello che dovete sapere su Gorgeous Ladies of Wrestiling. Giunta alla sua terza stagione e con una quarta stagione in produzione, la serie TV GLOW racconta l’avventura di un gruppo di Gorgeous Ladies nel mondo del Wrestling femminile.
Le grandi conquiste femminili degli anni settanta si spengono in un batter d’occhio quando si accende la TV degli anni ‘80. E le donne si ritrovano avvolte in tutine sgargianti e calze lucide color carne a sculettare in TV. Decenni di lotte femministe scaricate nel tubo catodico in un flush!
Poi arriva il Wrestling femminile e le donne iniziano ad utilizzare il loro sex appeal, mentre imparano a gestire i loro superpoteri e a controllare la loro forza da Wonder Woman. Perché in fondo in fondo c’è una wrestler in ognuna di noi.
GLOW La trama
Siamo a Los Angeles nel 1985, quando Ruth Wilder, aspirante attrice, si ritrova catapultata nel cast di un nuovo show televisivo sul wrestling femminile: GLOW Gorgeous Ladies of Wrestling. Una produzione di basso livello, dove nessuno sa bene cosa sta facendo, a partire dal regista e il produttore. Mentre i personaggi inusuali rivelano il loro passato e i loro segreti, le loro storie si uniscono nella danza corale del Wrestling. Guardando queste gorgeous ladies, come loro, anche noi impariamo ad amare e conoscere questa forma di spettacolo, un po’ combattimento e un po’ glam, episodio dopo episodio.
GLOW Il cast e le protagoniste del wrestling
La protagonista di GLOW, Ruth Wilder (Alison Brie, vista in The Post e Single ma non troppo) sul ring è Zoya the Destroya. La malvagia sovietica ispirata al vero personaggio Colonel Ninotchka. (Se avete voglia di farvi un giro su YouTube e guardare i video del vecchio show, vi garantiamo che vi divertirete!)
La spietata Unione Sovietica è il nostro protagonista antipatico, Ruth Wilder, attrice mai arrivata al successo, che tradisce l’amica America già nel primo episodio.
Debbie Eagan (Betty Gilpin, vista in The Hunt) è Liberty Bell, l’America. Giustamente e democraticamente bionda come una Barbie, Liberty Bell eccita la folla con il suo sorriso patriottico.
Come in una danza della Guerra Fredda, quello degli Stati Uniti contro la Russia è lo spettacolo che attendiamo sin dall’inizio della serie. La preparazione per questo grande evento si respira sempre di più, episodio dopo episodio, intrecciandosi con le vicende e il racconto dei personaggi.
The show is ON!
Mentre le due potenze si amano e si odiano avvicinandosi allo scontro finale, il contorno di personaggi è un vero show. Non c’è spazio per le prime donne, perché il wrestling è uno spettacolo corale, dove la fiducia e l’alleanza fanno da padrone.
C’è un po’ di tutto in GLOW. Tutte le immagini stereotipate viste con gli occhi dell’America, sono portate all’estremo del ridicolo sul ring e impersonate da queste donne wrestler di GLOW.
La Welfare Queen afroamericana, Tammé Dawson (Kia Stevens), grida vendetta agli Stati Uniti (Liberty Bell) per i soprusi inflitti agli afroamericani, dopo aver messo a terra il Ku Kux Klan (Rebbecca Johnson e Kimmy Gatewood).
La stuntwoman afroamericana (Cherry Bang interpretata da Sydelle Noel) sparita dagli schermi con il declino della blaxploitation, sul ring è Junkchain prima e Black Magic dopo.
Immancabile la party girl ebreo-americana alla ricerca disperata di attenzioni che prova a non annoiarsi nel disperato mondo di Hollywood (Melanie “Melrose” Rosen interpretata da Jackie Tohn).
E ancora, la diciassettenne punk Justine (Britt Baron) che ci regala un colpo di scena alla fine della prima stagione. La modella inglese Rhonda Richardson (Kate Nash), sul ring Britannica, ispirata alle vere wrestlers Zelda the Brain and Godiva, ci stupisce costantemente con il suo essere così britannicamente naive. La figlia d’arte Carmen Wade (Britney Young) sul palco veste i panni della peruviana Machu Picchu, ispirata alla vera wrestler Mount Fiji.
Il nostro personaggio preferito è Sheila the She-Wolf (Gayle Rankin), dalla prima alla terza stagione. Sheila è il personaggio che compie un completo arco di crescita nella storia (ma non vogliamo fare spoiler). Sheila, che si sente spiritualmente un lupo e copre sotto la pelliccia la sua vera identità, ci mostra la sua disumana fragilità e la sua irresistibile dolcezza.
GLOW Gli uomini
Gli uomini sono marginali nella serie TV GLOW. Sono uomini egocentrici, insicuri e irrisolti. Eterni immaturi che cercano la loro identità dentro e fuori dalla scena, si perdono nel tentativo costante di compiacere le loro mamme. Inizialmente esorcizzano con la misoginia la presa di coscienza femminile, poi iniziano ad accompagnare le donne in questo percorso di crescita, fino ad arrivare a rispettarle nel loro essere Donne. Gli uomini in realtà sono solo degli accompagnatori in questa storia, sono le fidanzate carine che sanno rendere le cene ufficiali meno noiose.
Marc Maron, che nella serie TV interpreta il regista Sam Sylvia, è il perfetto uomo imperfetto che ci accompagna nel corso delle tre stagioni come un padre che non ha ancora capito quale è il suo ruolo da genitore.
Bash Howard (Chris Lowell), l’aspirante produttore che vive con il fantasma della mamma come un Norman Bates simpatico, è l’uomo bambino che non ha ancora deciso cosa vuole fare da grande.
L’empowerment femminile
Nella prima stagione le protagoniste della serie TV GLOW sono in bilico, tra il lasciarsi andare nel loro ruolo di burattini in mano agli uomini che non stimano e la loro cognizione di individui liberi e pensanti.
Le donne di GLOW sono donne in difficoltà, donne che non riescono ad affermarsi nella loro carriera di attrici, o che hanno avuto l’illusione di poterlo fare che immediatamente gli è stata tolta.
Sullo sfondo la società americana nutre l’individualità, vendendo l’immagine di una superwoman in grado di tenere in mano le redini della sua vita, ma intanto pone degli ostacoli all’affermazione della donna indipendente fuori dal nucleo familiare.
Nella seconda stagione le donne del gruppo sono ancora più sicure delle loro potenzialità sopra il ring e nella vita privata. Le gorgeous ladies diventano delle Dive, hanno il loro pubblico. Escono dal bozzolo, riconquistano una femminilità perduta o mai trovata e alzano la testa per acquisire il rispetto di quegli uomini che continuano a porre ostacoli lungo la via. E intanto aumenta la lacca, aumenta il make up e glitter a fiumi.
Si apre dunque il dilemma: saranno capaci di mantenere la loro femminilità di donna mentre cercano di ottenere il potere al quale ambiscono?
Nella terza stagione, il gruppo si trova a reinventarsi, in una nuova veste, ma sempre più unito. La gorgeous ladies si godono la loro identità in una vita claustrofobica sotto i riflettori. Trovano il coraggio di godersi la loro sessualità (o almeno ci provano) e di fare le loro scelte.
Il wrestling femminile in TV
Il wrestling è la soap opera del ring.
Puro intrattenimento. Capiamo subito che di tutto quello che avviene sul ring gran parte è finzione: ogni momento segue un racconto ben preciso.
Quindi è tutto finto? Se possiamo darvi un consiglio, non chiedetelo ad un Wrestler, né ad un appassionato. Anche se in fondo sanno che si tratta di finzione, a loro piace credere che sia realtà.
Per capire di cosa stiamo parlando dobbiamo andare a scavare nel termine kayfabe.
La kayfabe nel wrestling
Fingere, sia sopra il ring che nella vita reale, per garantire l’aderenza con il personaggio fino a farlo diventare realtà. Una pratica adottata in passato nel mondo del Wrestling, che ora si è andata a perdere. L’inganno, la finzione del ring, prende vita fuori dalla scena.
Pare che il termine provenga dal Pig Latin, dove kayfabe significherebbe be fake.
Wrestling: vero o finto?
C’è un po’ di verità nel Wrestling. Ci sono storie, di uomini e di donne che vivono per cavalcare la scena. Si costruiscono i loro costumi sgargianti e portano i loro drammi e le loro paure sul ring.
E poi ogni tanto qualcosa succede davvero.
Come in GLOW. Perché l’America e la Russia sono in lotta anche fuori dal ring, giusto? Nella realtà e nella finzione del racconto.
I veri wrestler in GLOW
Nelle tre stagioni della serie TV GLOW appaiono dei veri wrestler, a partire da Kia Stevens (Tammé Dawson aka Welfare Queen) conosciuta sul ring come Awesome Kong.
Gli altri: John Hennigan, Tyrus e Carlos Edwin, Joey Ryan, Laura James, Alex Riley, Brooke Hogan, Chavo Guerrero Jr., Christopher Daniels e Frankie Kazarian.
GLOW Le frasi migliori
“Prepare yourself for mutually-assured destruction!” (Zoya the Destroya)
“I’d like to call on the power of my three favorite Americans: Ronald Reagan, Larry Bird, and Jesus Christ Himself.” (Liberty Belle)
“I feel like a goddamn superhero” (Liberty Belle)
“We are empowered, we are the heroes” (Cherry Bang)
GLOW Il trailer e i contenuti speciali
GLOW Serie TV Stagione 1
Il trailer annuncio della prima stagione
Il riassunto della prima stagione
Il dietro le quinte della prima stagione
Il Team Bonding
GLOW Serie TV Stagione 2
Il trailer della seconda stagione
Il riassunto della seconda stagione
Il dietro le quinte della seconda stagione
GLOW Serie TV Stagione 3
Il trailer annuncio della terza stagione
GLOW Serie TV Stagione 4
I presupposti per una intrigante quarta stagione ci sono tutti. Di sicuro la aspettiamo, sperando che arrivi entro la fine del 2020 nonostante il ritardo della produzione. Per ora possiamo solo sperare che le Gorgeous Ladies of Wrestling possano riunirsi presto. Chissà se riusciranno a compiere il loro arco di crescita fino a prendere il controllo dei ruoli maschili, o se sceglieranno di continuare ad essere protagoniste solo sotto i riflettori, per continuare a sculettare fuori e dentro lo schermo.