Un americano a Roma è un film del 1954 diretto da Steno e interpretato da Alberto Sordi, selezionato tra i 100 film italiani da salvare. Oltre all’aspetto comico, il film è una penetrante satira di costume dell’Italia del dopoguerra, evidenziando brillantemente il mito esterofilo dell’America, terra agognata e sospirata, di cui si conoscevano abiti e abitudini solo attraverso il cinema, i fumetti, le riviste. Il personaggio di Ferdinando Mericoni, detto Nando, nasce l’anno precedente dal film Un giorno in pretura, girato sempre da Steno. Il personaggio di Ferdinando “Nando” Mericoni fu inventato dall’aiuto regista Lucio Fulci. Mericoni torna nel 1975 nel film a episodi Di che segno sei?, qui una scapestrata guardia del corpo di un istituto di vigilanza milanese. La famosa scena dei “Maccheroni” è stata girata con un solo ciak. Scritto e sceneggiato da Sandro Continenza, Lucio Fulci, Ettore Scola, Alberto Sordi e Steno e prodotto da Carlo Ponti e Dino De Laurentiis, Un americano a Roma è interpretato da Alberto Sordi, Maria Pia Casilio, Galeazzo Benti, Anita Durante, Carlo Delle Piane, Giulio Calì, Vincenzo Talarico.
Trama
Nando Mericoni (Alberto Sordi) ha un sogno: essere americano. Rinnega la pastasciutta per strani intrugli, non perde un film hollywoodiano, parla uno strano idioma che vorrebbe essere americanizzante. I genitori non lo tollerano più, gli amici lo prendono in giro, ma lui continua imperterrito. Quando si arrampica sul Colosseo il console americano è disposto a intercedere, ma poi lo riconosce come il pazzo che lo aveva fatto uscire di strada qualche tempo prima e cambia idea.
Nato da una “costola” del celebre Un giorno in pretura, Un americano a Roma è il film che decretò la consacrazione di Alberto Sordi fra i grandi comici del nostro cinema. Un giorno in pretura era in fase di montaggio quando il regista Steno si accorge che il film è troppo corto, mancano almeno 600 metri di pellicola per portarlo alla durata standard dei 90 minuti. Alberto Sordi si rende subito disponibile ed elabora un breve episodio in cui un certo Nando Mericoni è accusato di oltraggio al pudore per avere fatto il bagno nudo in una pozza d’acqua nella periferia romana. Ponti e De Laurentis vorrebbero tagliare l’episodio di Sordi, ma interviene Silvana Mangano, moglie di De Laurentis, che fa notare al marito che lo sketch di Sordi è la parte migliore del film. Nando Mericoni può andare nelle sale, dove ottiene un grande successo.
Il padre del personaggio Mericoni Nando è Lucio Fulci, che si ispirò a un capo banda della capitale che si faceva chiamare Blacky Northon. Il nostro è un ballerino sfortunato, fanatico di tutto ciò che è americano. Si sposta su un’enorme moto e si veste da poliziotto americano. Riesce a combinare una serie di disastri tragicomici che si trasformano in guai seri, sino a quando minaccia di suicidarsi se non gli verrà concesso di emigrare in America. Ma anche qui sarà vittima della sua dabbenaggine. Tra le scene più divertenti, memorabile è la sequenza in cui Mericoni Nando, rientrando a notte fonda dopo essere stato al cinema per vedere l’ennesimo film americano, provoca una guardia notturna e si siede a tavola per la cena, ovviamente “all’americana”: marmellata, mostarda, latte, yogurth. Ingredienti che finiscono nella pattumiera, per lasciare il posto a una molto più rassicurante spaghettata. Questa scena non era nella sceneggiatura, nacque spontanea sul set e venne costruita e girata in poche ore, grazie alla disponibilità e alla carica di simpatia che emanava da Sordi.
Un americano a Roma è frutto della coesione di alcuni nomi famosi del cinema italiano, che hanno collaborato con grande professionalità alla sceneggiatura del film: Lucio Fulci, Ettore Scola, Alessandro Continenza, oltre agli stessi Steno e Sordi. Nel cast sono stati chiamati attori già noti e altri comunque destinati al successo: Maria Pia Casilio (Elena), Giulio Calì (padre di Nando), Ilse Peterson (la pittrice), Carlo Delle Piane (“cicalone”), Leopoldo Trieste (spettatore tv), Carlo Mazzarella (segretario dell’ambasciata USA), Rocco D’Assunta (il commissario), Anita Durante (madre di Nando), e ancora Vincenzo Talarico (Borgiani), Ignazio Leone (Verdolini), Galeazzo Benti (presentatore tv). Questa lunga elencazione aiuta a capire quanto la produzione Ponti – De Laurentis (Excelsa Film) abbia profuso in mezzi e soprattutto in entusiasmo per creare un’opera che resterà un mito nel cinema italiano e non solo. Mericoni Nando, ossia Alberto Sordi, per questo film ha ricevuto la cittadinanza onoraria dalla città di Kansas City. Nel 1975 Sergio Corbucci inserisce nel suo film Di che segno sei? (episodio “Il fuoco“) un Mericoni Nando imbolsito e stanco, nella parte di un poliziotto privato che si atteggia alla maniera degli agenti dei film e telefilm americani.