Il cinema di Nanni Moretti, personale e sincero, ha un suo ruolo nel panorama delle citazioni cinematografiche.
Le migliori frasi di Nanni Moretti
InSognid’oro, Michele Apicella è un regista che non riesce a concludere il suo terzo film. Una sera, tutta la sua frustrazione sembra esplodere.
In macchina con i suoi fratelli, Michele commenta :”Tutti si sentono in diritto, in dovere di parlare di cinema. Tutti parlate di cinema“.
La situazione si accende e Michele, strattonando il fratello, comincia a urlare :”Tutti parlate di cinema, tutti!” e all’innocente osservazione : “Ma noi ne possiamo parlare” , risponde ancora più convinto :”Parlo mai di astrofisica io? Parlo mai di biologia io? Parlo mai di neuropsichiatria? Parlo mai di botanica? Parlo mai di algebra? Io non parlo di cose che non conosco!” .
Le esplosioni di Michele
Le esplosioni dei personaggi di Moretti sono “importanti” e indimenticabili.
Pensiamo alla famosa scena in Eccebombo dove al bar Michele ascolta la conversazione del barista con un altro cliente. Quest’ultimo sta parlando degli italiani e afferma che sono tutti uguali anche i rossi e i neri. Michele lascia il tramezzino e si avventa sul malcapitato urlando:
“Ma chi è che sta parlando? Chi è? Rossi e neri siamo tutti uguali?! Ma che siamo in un film di Alberto Sordi?” L’uomo, che risponde serio:”Magari“, è preso per la giacca e scosso mentre Michele, che continua a urlare “Ma che siamo in un film di Alberto Sordi?” viene trascinato fuori dal bar.
La frase piú famosa in assoluta sempre da Ecce Bombo:
<< Che dici vengo? Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente? Vengo. Vengo e mi metto cosí, vicino a una finestra di profilo in controluce, voi mi fate: “Michele vieni di là con noi dai…” e io: “andate, andate, vi raggiungo dopo…” Vengo! Ci vediamo là. No, non mi va, non vengo, no. Ciao. >>
Ma non possiamo tralasciare la mitica conversazione al prato:« Mi interesso di molte cose, cinema, teatro, fotografia, musica, leggo...»
Palombella Rossa – le parole di Nanni Moretti
In PalombellaRossa, l’onorevole Apicella fatica a rispondere alle domande dell’impreparata giornalista. Al “però è così kitsch” pronunciato dalla donna, Apicella si porta la mano sul petto e, sofferente, domanda alla giornalista dove trovi le parole che usa. La giornalista, pare, continui a non capire il disagio provocato nell’onorevole che al sentire “ambiente chip” reagisce schiaffeggiandola e urlando :”Le parole sono importanti!!”
La sinistra e la canna
Essendo un cinema personale, non può mancare la visione e passione politica. Nanni Moretti ne ha sempre parlato in ogni pellicola, ma l’immagine e le parole che ci ha lasciato in Aprile sono importanti.
Emblematica la sequenza dei risultati delle elezioni politiche. Moretti è a cena con sua madre e, alla mancata conferenza del partito perdente, sentenzia :”Se perdi scendi e fai una dichiarazione dignitosa. Sono le undici e mezzo e ancora non si vede nessuno. La sera del 28 marzo del 1994, quando vinse la destra, per la prima volta in vita mia mi feci una canna. Marijuana , che vuoi fare?!”.
Nel corso della pellicola, Nanni si rivolge al pancione della moglie, parlando a suo figlio Pietro chiedendogli ancora del tempo per poter realizzare il suo documentario.
Successivamente Nanni è davanti al televisore a seguire un dibattito televisivo tra Silvio Berlusconi e Massimo D’Alema.
Prima copre gli occhi dalla tortura e dopo si rivolge direttamente a D’Alema :”D’alema reagisci! Rispondi! Dì qualcosa!“.
Continuiamo così, facciamoci del male
Oltre ai contesti politici, cinematografici ed esistenziali, il cinema di Nanni Moretti convince e cattura lo spettatore per l’irriverenza e genuinità con cui le battute vengono inserite nei suoi dialoghi.
Il “Continuiamo così, facciamoci del male” davanti all’ignoranza di chi non ha mai mangiato una Sacher in Bianca. Il “Ti volevo dire se ci potevamo vedere per innamorarci di me” di EcceBombo. “Mannaggia era un caso così interessante per me” di HabemusPapam. O la reazione di Bruno (Silvio Orlando) alla scoperta della relazione di Teresa (Jasmine Trinca) ne IlCaimano : “Mettiamo che io mi stavo innamorando di te. Che tu mi piacevi. Io poi che facevo?”
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