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Si danza con Feel the beat di Elissa Down su Netflix

Musica e ritmo in una commedia che punta sull'intrattenimento e sulla simpatia dei piccoli e giovanissimi protagonisti. A richiamare l'attenzione del pubblico l'attrice protagonista, ma anche cantante e, naturalmente, ballerina, Sofia Carson, la Evie di "Descendants".

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“Feel the beat” di Elissa Down è l’ennesimo film Netflix che cerca di mostrare un tentativo di riscatto personale attraverso un percorso di redenzione. Una classica commedia che stavolta mette al centro la danza. E lo fa grazie alla protagonista Sofia Carson, nota ai più per il personaggio di Evie, la figlia della Regina Cattiva, nel film Disney per la televisione “Descendants”.

Feel the beat. Il film.

La storia, che vede protagonista la giovane e talentuosa April, si incentra sulla musica e, in particolare, sul ballo. La ragazza ha la passione per la danza e il suo sogno è salire su un palco di Broadway. Dopo tanta attesa sembra finalmente arrivare il giorno del provino alla presenza dell’importante Ruth Zimmer. Peccato che un incidente proprio con quest’ultima impedisca ad April di far sì che i suoi sogni possano avverarsi. Dopo essere stata cacciata ed essere finita su tutti i social a causa di un secondo incidente, sempre con la Zimmer, la giovane decide di tornare a casa dal padre. Nel paesino dove è nata e cresciuta spera di ritrovare un equilibrio. Qui viene subito scritturata dalla sua vecchia insegnante di danza. Dovrà aiutarla con un gruppo di bambine che sognano di diventare delle ballerine proprio come lei. Inizialmente scettica e restia ad accettare, April cambierà idea quando scoprirà che tra i giudici della finale c’è l’unica persona in grado di farla tornare alla ribalta su un palco di Broadway. Metterà, quindi, tutto il suo talento e la sua determinazione a servizio delle bambine. O almeno ci proverà.

Feel the beat

Un percorso già visto di redenzione.

Nonostante riesca più che discretamente ad intrattenere, “Feel the beat” è l’ennesima commedia che non aggiunge niente di nuovo al genere. Il viaggio, non solo fisico, ma anche e soprattutto simbolico, compiuto da April coincide con la sua redenzione. Una redenzione che il pubblico si aspetta fin da subito. Al di là delle tematiche affrontate, il film di Elissa Down (alla sua terza prova dietro la macchina da presa) non racconta niente di più di quanto già raccontato in altre storie analoghe.

La simpatia come vero punto di forza. Gli attori.

Il cast, ma sicuramente l’inserimento, in determinati frangenti, di elementi di pura comicità, contribuiscono a rendere il prodotto godibile. Non solo la notorietà della protagonista, interpretata da Sofia Carson. E non solo la bellezza del giovane Wolfgang Novogratz (L’altra metà), nel ruolo di Nick, ex fidanzato di April e fratello di una delle bambine della scuola di danza. Sono soprattutto i più piccoli a “bucare lo schermo” ed entrare nel cuore degli spettatori. Fin dall’inizio, nonostante si sappia come si concluderà la vicenda, tutti tifano per loro. E’ vero che anche i giovanissimi protagonisti, in qualche modo, rispecchiano determinati stereotipi di film del genere, ma sono comunque da apprezzare perché in grado di suscitare interesse, dolcezza e simpatia, in ogni situazione, dalle più esilaranti a quelle più critiche.

Feel the beat

Tematiche importanti non troppo approfondite.

La crescita incredibile di April dall’inizio del film alla fine va di pari passo con quella delle sue “alunne” che diventano non solo la sua ancora di salvezza, ma la sua famiglia. Avendo subito l’abbandono da parte della madre, riuscire a ritrovare una serenità in questo modo rappresenta un passo importante per la giovane talentuosa nonché la chiave dell’intera vicenda.

C’è, però, da sottolineare la presenza di tante altre tematiche che, anche se secondarie, avrebbero meritato sicuramente un maggiore approfondimento. Una su tutte quella, appunto, dell’abbandono e, quasi di pari passo, quella della morte. Esse vengono solo accennate e lo spettatore può solo intuire quello che è successo e come è stato elaborato il tutto. Purtroppo nei rari momenti in cui avrebbe potuto esserci la possibilità di affrontare l’argomento la regista ha preferito evitare e lasciare al pubblico il compito di dedurre autonomamente.

Altro tema importante è quello dell’impatto mediatico che una determinata persona o un determinato avvenimento può avere. Il video di April con Ruth Zimmer che fa il giro del mondo in pochi secondi grazie ad internet ne è la dimostrazione. E’ da quello che si sviluppa l’intera vicenda perché l’unico modo per sfuggire a questa gogna mediatica è andarsene. Solo ed esclusivamente per questo April torna da suo padre, E’ consapevole del fatto che quel video avrà un impatto incredibile sulla sua eventuale e futura carriera, tanto da superare anche il suo talento.

In conclusione, però, “Feel the beat” è una piacevole compagnia di circa un’ora e mezzo a ritmo di danza e con la capacità di far spesso sorridere, anche nei momenti più cupi, grazie ai giovanissimi protagonisti.

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  • Anno: 2020
  • Durata: 107'
  • Distribuzione: Netflix
  • Genere: commedia
  • Nazionalita: USA
  • Regia: Elissa Down
  • Data di uscita: 19-June-2020

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