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Musica e pugni edulcorati in CHASING DREAM di Johnnie To (FEFF22)

Presentato al Far East Film Festival in versione online, Chasing Dream di Johnnie To, un musical melò con una studiata componente commerciale

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Ci si aspettava un rientro in grande stile, dopo uno stop di quattro anni. Ma Chasing Dream di Johnnie To non fa che sollevare un polverone di lustrini sopra gli schizzi di sangue del ring e i nasi scassati. Un po’ di tenerezza, una risata simpatica, qualche tamburello sui ritmi simil k-pop: così alla fine, la fame di gangster rimane.

Chasing dream di Johnnie To: la trama

Tiger è un lottatore di MMA, una violentissima e relativamente nuova arte marziale dove tutto è concesso. Spopola in Asia e tende a riempire le arene, malgrado l’altissimo indice di violenza. Tiger il vorace, oltre a mangiare di gusto, si allena molto seriamente ed è di grande aiuto al suo manager/gangster nel fare recupero crediti con metodi alternativi.

Cucù se la cava con lavoretti di vario genere, fino a quando non viene riconosciuta dal manager, che la minaccia nel tentativo di riscuotere il suo debito. Tiger si mette in mezzo, e le procura una serie di lavoretti un po’ sminuenti ma anche formativi, sfruttando il corpo perfetto della ragazza, per farle saldare la somma.

Ad un certo punto Cucù si mette seriamente in testa di voler entrare a concorrere al programma Perfet Diva. Tra i giurati l’acclamatissimo Qu Fengfeng che, lei sostiene, l’ha ingannata e le ha sottratto la sua musica arrivando al successo al posto suo. In principio pare che la ragazza sia un cane a cantare, ballare ed esibirsi. Ma poi, Tiger la sprona e la allena alla performance migliore. Entrambi i protagonisti insomma, sono atleti talentuosi e cocciuti, ognuno a modo proprio. Chiaramente, tra i due nasce un insolito amore, frainteso e male espresso in principio, e solo in un secondo momento riconosciuto come vera linfa della vittoria.

“Cantare non ha funzionato. Ballare non ha funzionato. Mostra un po’ di pelle allora.”

Johnnie To è un regista dalle molte facce; thriller, action movie, commedie romantiche. Anche il musical aveva già visitato (Office, 2015). La commistione di generi è sempre stata una esplorazione a lui favorita: se in Blind detective (2013) c’è azione e romanticismo, nel famosissimo Sparrow (2008) c’è probabilmente il Johnnie To più amato dai fedeli, in un cappa e spada cerebrale molto elegante. Bene, Chasing Dream non tiene testa al passato, e anzi tende a cucire una trama di elementi essenziali a penetrare il proficuo mercato delle sale in Cina.

Il volto di Tiger è Jacky Heung, virgulto delle arti marziali e figlio d’arte. La rocker disabile, è il momento canoro più carico e piacevole, è Wenwen Yu; mentre la povera Cucù (Keru Wang), pur provandoci, sfigura. Si salva solo sul finale, perché l’ultimo brano ci mette romanticismo e melodia, con un tocco di sana morale. Eppure, aveva dato splendida prova di sé con Feng Xiaogang sul set di Youth.

Chasing Dream di Johnnie To

Commistione o mescolone?

In questo delirio di generi, che i più rispettosi chiamerebbero commistione, To decide di osare su alcune scene, lasciando il pubblico con un palmo di naso. Confonde le reazioni, non si schiera, non si capisce neanche se abbia  a cuore i suoi stessi personaggi. Lascia che Cucù venga umiliata senza sosta dalla schiera di maschi famelici che mangiano come fossero yeti, mentre la spogliano e la violentano a parole. Mette in scena un bacio tra i due ragazzi, che nasce romanticamente e finisce in calci e fuga. Demolisce gratuitamente il maestro Ma Qing sul ring, fino quasi a spezzargli l’osso del collo.

“Cucù, mi dispiace, ma sono stato solo con prostitute”

A mezzora dalla fine, parte un ulteriore sotto plot di rivincita di tutti, ma proprio tutti i personaggi. Pure lo stagista attempato. La parte più deludente del film non è il tempo aggiunto, che è comunque sempre accompagnato da una piacevole colonna sonora (ma è un pop con caratteristiche cinesi, quindi quanti lo apprezzeranno?).

È piuttosto questa specie di rivalsa del lottatore veterano della boxe, che imbastisce una superficiale riflessione sul valore della lotta “vera” a confronto con la bestialità dello spettacolo e dell’assenza di regole (tipica della MMA). Se non fosse per la musica, staremo forse unicamente ridendo di alcune scene teneramente pensate che però, non fanno il film.

E visto che è una manovra di vendita minutamente studiata, c’è caso che il pubblico maschile si ricorderà le prodezze di Cucù mezza nuda, mentre quello femminile, i pettorali e il sorriso di Tiger. Roba da messaggi densi.

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Chasing Dream

  • Anno: 2019
  • Durata: 118 minuti
  • Genere: Drammatico, musical
  • Nazionalita: Hong Kong, Cina
  • Regia: Johnnie To
  • Data di uscita: 28-June-2020