Per ricordare Vittorio Gassman a vent’anni dalla scomparsa, vi segnaliamo ben sette film di Vittorio Gassman assolutamente da vedere: Lo scatenato (1968), Il profeta (1969), In nome del popolo italiano (1971), Mortacci (1989), A mezzanotte va la ronda del piacere (1975), I mostri (1963), Il sorpasso (1962).
Lo scatenato è un film del 1967, diretto dal regista Franco Indovina. Nella seconda metà del film, mentre Vittorio Gassman è intento a schiacciare la mosca immaginaria, si scontra con il celebre teatrante Carmelo Bene, uno degli attori più poliedrici, controversi e famosi della storia del teatro italiano. Bene, in vesti di prete, esce da una vettura e Gassman, cercando di colpire con la mano la mosca, gli molla un ceffone, facendogli volare il berretto nero. Gassman mortificato cerca di scusarsi con il prete che, stordito e instupidito, cerca di scappare dalla presa nevrotica dello scatenato. Con Vittorio Gassman, Claudio Gora, Massimo Serato, Carmelo Bene.
Trama
Bob (Gassman) ha molto successo come attore pubblicitario. Un giorno un cagnolino lo sporca durante una ripresa e da quel momento tutto va storto: in diverse occasioni lo assaliscono un toro, uno sciame d’api, un nugolo di formiche. Bob perde il lavoro ma la persecuzione continua: una mosca lo infastidisce giorno e notte. Finirà allo zoo, nella gabbia del gorilla, a nutrirsi di noccioline.
Il profeta è un film commedia italiano del 1968 diretto da Dino Risi. La colonna sonora del film, composta e arrangiata dal maestro Armando Trovajoli, è stata utilizzata per un certo periodo come sigla iniziale del ciclo Cinema del canale televisivo Canale 5. Con Vittorio Gassman, Ann-Margret, Oreste Lionello, Liana Orfei, Yvonne Sanson.
Trama
Pietro vive da tempo sul monte Soratte lontano da tutti, rifiutando il consumismo. Un giorno viene rintracciato dalla televisione e riportato in città. Qui diventa un personaggio pubblico: i suoi discorsi, amplificati dai mass-media, vengono divorati dagli spettatori. Poi la fortuna sta per voltare le spalle: allora l’ex-contestatore apre un ristorante di lusso.
In nome del popolo italiano è un film del 1971 diretto da Dino Risi, uscito nelle sale il 15 dicembre 1971. Con Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Ely Galleani, Yvonne Furneaux, Michele Cimarosa.
Trama
L’integerrimo magistrato Bonifazi sospetta lo speculatore edilizio Santenocito di essere colpevole della morte di una studentessa. Fra i due si scatena un duello serrato, e quando Bonifazi avrà la prova dell’innocenza del suo “nemico”, la distruggerà. Santenocito, che l’aveva sempre fatta franca per le sue malefatte, per una volta pagherà con gli interessi.
Mortacci è un film del 1989, diretto da Sergio Citti. Sergio Citti, allievo di Pier Paolo Pasolini, ebbe proprio dal suo maestro, anni prima, l’idea di realizzare un film con quel soggetto. Vittorio Gassman, Malcolm McDowell, Sergio Rubini, Carol Alt.
Trama
Alcuni trapassati si trovano in una vita sospesa, in una sorta di purgatorio-parcheggio, e allora ciascuno racconta la propria storia. Ci sono i morti recenti e quelli di alcuni secoli fa, ci sono poetini e assatanati, imbroglioni e potenti, attori e belle donne, ciascuno con tante cose da dire.
A mezzanotte va la ronda del piacere è un film commedia del 1975, diretto da Marcello Fondato, ed interpretato da Monica Vitti, Claudia Cardinale, Giancarlo Giannini, Renato Pozzetto e Vittorio Gassman. Il titolo si rifà al testo della canzone Il tango delle capinere di Gabrè.
Trama
Dopo l’ennesima lite coniugale, Gino scompare in un collettore di depuramento e la moglie è accusata di omicidio. Al processo, la donna rievoca la passionale relazione con il marito, fatta di ceffoni e riconciliazioni. Ciò serve a una signora borghese della giuria ad aprire gli occhi sulle proprie miserie coniugali. Il processo rischia di concludersi con una pesante condanna, ma il presunto ucciso è per fortuna vivo e vegeto.
I mostri è un film in 20 episodi del 1963, diretto dal regista Dino Risi e interpretato da Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi. Il film è stato selezionato tra i 100 film italiani da salvare.
Trama
A volte c’è una piccola storia, a volte basta un semplice flash per descrivere il nuovo egoismo degli italiani in una società che si è lasciata alle spalle le miserie del dopoguerra e conosce il benessere. Il disoccupato che vive nelle baracche della periferia romana sembra straziato dai dubbi, ma poi allo stadio urla come un matto. Il vecchio pugile ormai suonato è spinto dall’impresario sul lastrico a tornare sul ring, ma l’incontro gli sarà fatale. Il deputato, il playboy e il vecchio sporcaccione, dal canto loro, non perdono occasione per dimostrarsi veri e propri mostri.
Il sorpasso è un film del 1962, diretto da Dino Risi. La pellicola, generalmente considerata come il capolavoro del regista, costituisce uno degli affreschi cinematografici più rappresentativi dell’Italia del benessere e del miracolo economico di quegli anni.
Trama
Bruno Cortona estroverso e superficiale quarantenne, incontra casualmente, nella Roma spopolata di Ferragosto, lo studente universitario Roberto Mariani, timido e studioso, e lo convince ad unirsi a lui per una scorribanda automobilistica. Sono due temperamenti diversissimi, e il giovane prova per il suo occasionale compagno un misto di repulsione e di attrazione.