MotherFatherSon, la recensione della serie di Sky: l’effetto del potere sulla famiglia

MotherFatherSon è la miniserie scritta da Tom Rob Smith, disponibile da giugno su Sky Atlantic.

La serie è incentrata sul trio familiare composto da Max Finch (Richard Gere), magnate dell’editoria inglese e americana, suo figlio Caden (Billy Howle) , e l’ex moglie Kathryn (Helen McCrory).

Influenzato dalle azioni e dal complicato rapporto con suo padre Max, Caden conduce una vita segnata da ‘alcolismo e tossicodipendenza.
Nonostante sia al capo di uno dei suoi giornali di punta a Londra, l’uomo non sembra riuscire a realizzare ciò che suo padre gli chiede.

Max Finch è una persona autoritaria e caparbia, apparentemente incapace di provare e far trapelare emozioni. La sua è una persona richiesta dalla politica londinese, tanto da essere ricevuto a ricercato dal Primo Ministro e i suoi addetti al lavoro.

MotherFatherSon propone un difficile quadro familiare.
Andando avanti con la narrazione però si comprendere che oltre alla crisi familiare ci sia qualcosa di più complesso.
Tornato a Londra per visitare il giornale di Caden, Max consegna al figlio del materiale compromettente su Kathryn. La donna è accusata di avere una relazione con un ex senzatetto conosciuto nel luogo in cui presta volontariato.
La reazione di Caden, alle richieste del padre e dopo alle spiegazioni della madre, fa presagire che nel ragazzo ci siano dei grossi  problemi psicologici. L’incontro tra i due apre lo scenario sul rapporto madre e figlio, notevolmente compromesso e macchiato dalla presenza di Max che in passato ha strappato il ragazzo alla madre dopo il loro divorzio.
Preoccupata per suo figlio, Kathryn prova a strappargli racconti ed aneddoti sulla sua vita privata ma ottiene solo silenzi ed imbarazzo.
Toccato il fondo dei suoi eccessi, Caden si trova in un momento fondamentale della sua vita. Cresciuto da un padre che ha solo controllato e giudicato la sua esistenza, Caden è una persona instabile, fragile e psicologicamente distrutta.

MotherFatherSon : il potere di Max

Il potere di Max ha snaturato la sua famiglia, ormai ridotta in pezzi che lui però insiste nel voler controllare.
Quasi come si sentisse minacciato da qualcosa, Max mantiene segreti personali per non macchiare sia la sua immagine che quella dell’impero che ha costruito.

Billy Howle compie una recitazione degna di nota, portando sullo schermo gli effetti interiori ed esteriori del suo personaggio, apparendo crudo e vero nel suo conflitto interiore. Quello che Caden attraversa, non è altro che il risultato di anni e anni di controllo paterno. Dall’infanzia all’età adulta, l’uomo ha ricevuto solo freddezza e privazioni, tra cui quella materna.
Max è un uomo potente e il suo potere non ammette distrazioni o problemi. Deve essere a conoscenza di tutto ciò che riguarda la sua famiglia e il suo lavoro, con cui è un tutt’uno, rientra in essa. Questo suo agire, sospettoso ed indagatore, ha portato all’insoddisfazione nella ex moglie e alla crisi esistenziale di suo figlio, conscio di non essere perfetto per suo padre. Ossessionato dalla sua persona, Max si circonda di persone che assecondino il suo controllo e che siano disposte a tutto pur di mantenerlo. Il suo ruolo da padrone, non sembra interrogarsi davanti alle sofferenze che provoca in chi gli è vicino, il suo infatti è un fine unico, quasi universale, rispetto al quale tutti devono essere d’accordo.

MotherFatherSon: la rapina finita male
La famiglia Finch, fin dalla sequenza di apertura del primo episodio, è avvolta da un misterioso incidente. Un caso chiuso dagli investigatori come “una rapina finita male” ma che, agli occhi di chi sembra conoscere i Finch nel profondo, è un omicidio per cui nessuno ha pagato. Alternando le indagini interne, portate avanti da collaboratori stretti del team di Finch Senior, ai flashback del passato di Kathryn e Max, lo spettatore inizia a razionalizzare e a sottintendere che ciò che viene nascosto è, presumibilmente, collegato al magnate e alla sua famiglia.

MotherFatherSon è in onda su Sky Atlantic.