Divines è un dramma a sfondo sociale, ambientato nella periferia di una città francese, tra la banlieu e la baraccopoli, il campo Roma; è anche una storia d’amore e d’amicizia e molto altro.
La vita di Douna, una ragazza del campo Roma alle prese con una madre instabile e problematica, ha due punti fermi: la sua migliore amica Maimouna, una ragazzona sempre allegra e piena di vita, che si lascia trascinare dalle idee della sua compagna. E la voglia sfrenata di fare soldi per riscattarsi dalla povertà.
Alla ricerca della maniera più veloce per arricchirsi, Douna si scontra prima con Rebecca, che comanda il traffico di droga del quartiere; e poi con Djigui, un giovane di modeste origini che di giorno fa la guardia in un supermercato e di sera studia danza, passione a cui affida il suo progetto di riscatto.
Da un lato ci sono i guadagni facili, i traffici loschi, e il coinvolgimento in situazioni torbide e poco pulite e dall’altro c’è il lavoro duro e costante di Djigui, che Douna osserva inizialmente con scherno, per poi farsi travolgere dalla passione che il ragazzo mette nei suoi duri allenamenti serali.
Una favola moderna coinvolgente e commovente
Divines, nonostante le tinte fosche e cupe, alterna momenti di spensieratezza il cui misto di poesia e commedia valgono tutto il film.
Restituisce così al pubblico una favola moderna che non può fare a meno di coinvolgerlo e commuoverlo.
La bellezza di Divines è nella forza della maturità a cui la giovane protagonista arriva, trasformando la sua aridità iniziale in una forza prorompente pronta ad accogliere l’altro, pronta a capire che una via di riscatto c’è e non passa per la scorciatoia dei furti e della droga, ma per il duro lavoro e la disciplina.
Divines, un film ancora attuale
Douna oscillerà tra l’inferno e il paradiso fino all’ineluttabile destino che, seppur non colpirà lei direttamente, innescherà l’ennesima guerra tra poveri da cui si sfugge molto difficilmente.
E anche per questo Divines, nonostante siano passati quattro anni dal suo debutto, resta un film ancora fortemente attuale.