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Mubi Film

‘Francofonia’ di Alexander Sokurov

il cineasta russo materializza l'identità/necessità dell'arte nella storia dell'Europa in un personalissimo diario di alta arte cinematografica

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Su MUBI il talento di Alexander Sokurov in Francofonia, passato in concorso alla 72ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia,

Il cineasta russo materializza l’identità/necessità dell’arte nella storia dell’Europa in un personalissimo diario di alta arte cinematografica, da sfogliare e ricomporre attraversando il passato nel presente.

Film attualmente in cartellone su MUBI

Sinossi
Nella sua casa, al pc e sulla scrivania colma di appunti, Sokurov cerca di comunicare con Dirk, comandante di un cargo carico di opere d’arte partito da Rotterdam: il mare è in estrema tempesta, la connessione cade. Il cineasta è in pieno dialogo interiore con il passato: Tolstoj, Checov… e poi c’è Marianne, che si aggira per le sale del Louvre invocando “Liberté! Égalité! Fraternité!”. Tra il presente (l’arte in bilico nel mare) e il passato (l’arte che resiste e che si impone come perno nevralgico dello scacchiere di un’Europa tutta da costruire) Sokurov ci consegna un ritratto visivo sulla sopravvivenza dell’Europa nell’arte durante la seconda guerra mondiale.

Chi sarei stato se non avessi potuto vedere gli occhi di quelli che vissero prima di me?

Parigi è dichiarata città aperta: all’inizio dell’estate del 1940 l’esercito della Germania nazista la occupa. Hitler cerca il Louvre. “Chi vorrebbe una Francia senza Louvre o una Russia senza Ermitage?” si chiede Sokurov. “Chi saremmo noi senza i musei?” Nella ricerca dell’anima del Louvre, esplorandola nell’oggi e nel ieri, vagando nella notte con la compagnia di Marianne e Napoleone, toccando, specie negli occhi, il valore delle opere d’arte che lo popolano, Sokurov ci rende il ritratto ed il rapporto di due figure che giocarono un ruolo fondamentale nella preservazione del Louvre e del suo inestimabile patrimonio: Jacques Jaujard, direttore dei musei nazionali e il conte Franziskus Wolff-Metternich incaricato della conservazione delle collezioni d’arte e dei monumenti francesi ed europei. Il repubblicano francese e l’aristocratico tedesco diversi nel passato, entrambi amanti della necessità e della resistenza dell’arte, di uno dei suoi templi incontrastati: il Louvre.

Francofonia: un puzzle sublime e ipnotico

Nella rotta visiva che Sokurov costruisce, non dimentica di certo la sperimentazione dell’occhio impresso sulla vecchia pellicola nelle sequenze girate a colori, nella fusione anacronistica dei caccia tedeschi che sorvolano la Parigi di oggi, di figure del passato che si mescolano alla nostra contemporaneità, dei personaggi storici reali ed immaginari: Marianne (l’eroina de La libertà che guida il popolo di Délacroix, simbolo della Repubblica francese)  e Napoleone si aggirano come fantasmi nel Louvre. Cambiano i registri: biografia, documentario, excursus storico, dramma, poesia. Il tutto avvolto nella musicalità di Murat Kabardokov e nella voce fuori campo del maestro Sokurov. Una visione imperdibile.

Dahomey una poetica riflessione sugli effetti del colonialismo

 

  • Anno: 2015
  • Durata: 87
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Francia, Germania, Paesi Bassi
  • Regia: Alexander Sokurov

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