Defending Jacob, la nuova miniserie con Chris Evans su Apple TV

Tratta dall’omonimo romanzo di William Landay, Defending Jacob è la nuova miniserie disponibile sulla piattaforma Apple Tv. Il genere di appartenenza è il legal-thriller e somiglia per molti versi ad altri ottimi prodotti televisivi quali The Sinner (giunto alla terza stagione) o Broadchurch. Forte di un’atmosfera costantemente sospesa, grazie alla quale il dubbio aleggia dal primo all’ultimo minuto di ogni episodio, lo show getta sotto la luce dei riflettori una tragedia privata.

Defending Jacob | La forza del progetto nella costruzione di un’atmosfera

L’equilibrio della famiglia Barber, apparentemente solido e lontano dall’essere comune, viene improvvisamente sconvolto nel momento in cui vengono a galla segreti più o meno consistenti. Allo stesso modo in cui la quotidianità di ciascun componente si sgretola, le personalità in gioco vengono scrutate più a fondo, mettendone in risalto le ferite, i timori, la speranza.

Da quello che era il nucleo iniziale, si dipanano le vicende singole di Andy (Chris Evans), Laurie (Michelle Dockery) e Jacob (Jaeden Martell), che talvolta si incontrano o si intrecciano, ma senza più veramente toccarsi. Quando viene a mancare la fiducia, non solo tra i genitori e il figlio, ma anche tra moglie e marito, diventa difficile far quadrare le cose. Ogni passo è potenzialmente falso, un ulteriore gradino verso il baratro.

Il fatto che la serie cominci con un flashforward, durante il quale troviamo Andy alle prese con un interrogatorio che si svolge mesi dopo la storia principale, non fa che corroborare quella sensazione di mistero e di incognite, che solo sul finale verranno (forse) svelati.

“La ricerca della verità è più preziosa del suo possesso” diceva Albert Einstein, e proprio su questo sembra fondarsi Defending Jacob, alternando un’inchiesta a un’altra, senza soluzione di continuità, alla spasmodica ricerca di cosa sia realmente accaduto. Anche se giungere alla “soluzione” potrebbe portare a un disfacimento totale.

Defending Jacob | Un trio di attori dalle straordinarie performance

Buona parte della riuscita del progetto è da rintracciarsi nella scelta del cast, guidato da un pressoché inedito Chris Evans: l’attore celebre per aver impugnato lo scudo di Captain America sorprende per la sua abilità nel padroneggiare un ruolo così drammatico e pieno di sfaccettature.

Andy è un uomo segnato dal passato, dal quale però è riuscito a fuggire, grazie alle sue forze, divenendo un punto di riferimento non solo per la famiglia – nonostante l’esempio con il quale è cresciuto – quanto anche per la comunità di cui fa parte. Determinato e bravo a creare un ambiente sereno e protettivo, Andy ha avuto la fortuna di incontrare una donna come Laurie e di averla al suo fianco nel momento in cui ogni certezza è venuta meno.

D’altro canto Michelle Dockery, dopo l’ottima prova in Gentlemen di Guy Ritchie, ricopre in maniera superba il ruolo di moglie e madre colpita in pieno dalla tragedia; quando cadono tutte le barriere, resta solo l’essere umano in preda al terrore che tutto ciò che ha curato, in cui ha creduto, su cui ha investito e fatto progetti, possa venirle strappato via.

Ma nulla di questo sarebbe ovviamente possibile senza la straordinaria performance di Jaeden Martell: la credibilità del suo Jacob si muove su un filo sottile, sempre in bilico, per cui un momento sembra che stia nascondendo qualcosa, il momento dopo che sia vittima di un’incredibile giustizia. All’altezza di quell’Ezra Miller che incantò tutti con …E ora parliamo di Kevin, se non che l’uno possiede dei tratti angelici, l’altro una fisionomia luciferina.

Il clima di sospensione arriva così ad avvolgere tanto chi lo sta vivendo quanto chi ne è semplicemente testimone, rivelandosi il fulcro attorno a cui ruota la serie e che le dà sostanza.
Lode a parte per i titoli di testa, frutto di un montaggio oculato e inteso a fornire i primi assaggi di quella che sarà poi la serie.

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