È disponibile sulla piattaforma Netflix A Sun, ultima fatica del regista taiwanese Chung Mong-hong, già candidato a rappresentare il suo paese agli Oscar del 2013 con il film Soul, visto da noi a Udine al Far East Film Festival.
A Sun di Chung Mong-hong ha un inizio splatter che ben presto viene sostituito da toni più lenti e intimi
Ambientato a Taipei, capitale dell’isola di Taiwan, A Sun di Chung Mong-hong si apre con una scena dal sapore piuttosto splatter, degna del miglior Tarantino.
Sotto una pioggia battente due giovani, A-Ho e Radish, fanno irruzione in un ristorante armati di machete. La loro vittima è Oden, un coetaneo che sta mangiando a uno dei tavoli del locale. Con violenza inaudita Radish si scaglia sul giovane e, con un colpo di machete, gli taglia di netto una mano che cade nel piatto, affondando nella zuppa bollente.
A seguito di ciò i due verranno arrestati, processati e condannati a scontare una pena detentiva.
In particolare A-Ho, minorenne, verrà condannato a un anno e mezzo di riformatorio, a causa anche delle dure parole del padre A-Wen che, durante il processo, si rifiuta di riprendersi in casa il figlio, disconoscendone la paternità e reputando educativo un periodo di reclusione.
Una pesante condanna da parte di un genitore, prima ancora che della legge, che peserà come un macigno sulle spalle di A-Ho.
Così la sua carcerazione provocherà uno sconvolgimento emotivo nella famiglia Chen che, oltre ad A-Wen, è composta dalla madre Qin e dal figlio maggiore A-Hao. A questi si aggiungerà, ben presto Xiao Yu, una ragazzina che A-Ho ha messo incinta prima di essere arrestato.
In questa situazione, con il padre che ha ripudiato A-Ho, il fratello A-Hao, brillante studente, che entra in una fase di profonda depressione e la giovane Xiao Yu che aspetta un bambino da un padre in carcere, il dramma si abbatterà su di loro e un lutto atroce verrà a segnare per sempre il nucleo famigliare.
Quando A-Ho uscirà dal riformatorio, dopo essersi sposato con Xiao Yu durante il periodo detentivo, sarà necessario per tutti raccogliere i cocci delle proprie esistenze per tentare di ricominciare una nuova vita. Ma i fantasmi del passato torneranno spietati, mettendo a rischio i fragili equilibri.
Un sole che splende su chi vorrebbe un po’ di ombra consolatoria che non illumina mai chi è costretto a vivere sempre nell’oscurità
L’inizio particolarmente violento di A Sun di Chung Mong-hong farebbe pensare a una crime-story cruda e spietata. Ma subito dopo la scena iniziale il film vira sui binari del melodramma, senza però rinunciare a momenti di tensione tipici dei film noir.
Un dramma famigliare in cui sì, sono importanti le parole dette ma, a essere necessari, sono soprattutto i silenzi che rappresentano perfettamente i tormenti interiori dei personaggi.
Il titolo, emblematico, si rifà a quel sole che risplende incessantemente su chi, come A-Hao, anela a un po’ di buio dove potersi nascondere mentre, al contrario, A-Ho ha vissuto sempre all’ombra del fratello, senza mai riuscire a vedere il sole.
Un gioco metaforico di luci e ombre che fa da filo conduttore in un film poetico che racconta il dramma della vita, con il dolore ma, anche, con i momenti di breve felicità.
Personaggi alla deriva che, come A-Ho, tentano con difficoltà di recuperare gli errori fatti in passato. Uomini deboli come il padre che si afferra disperatamente, come un naufrago, al motto “Cogli l’attimo, scegli la tua strada”, che ripete come un inutile mantra a mascherare la propria sconfitta come uomo.
La lunghezza del film, oltre due ore e mezza, non pesa su un’opera intrisa di poesia, in cui i personaggi sono resi in maniera efficace dagli attori, su tutti Samantha Ko nel ruolo della madre.
Dove la colonna sonora gioca un ruolo importante con i suoni che mescolano sonorità occidentali e orientali, accarezzando i protagonisti, quasi a voler recare loro conforto per tutto il dolore che si portano dentro.
Sarà ancora il sole, nel finale del film, a far capolino da dietro gli alberi. Astro finalmente amico e consolatorio durante una corsa in bicicletta, quando A-Ho farà salire la madre sul sellino posteriore in un emblematico scambio di ruoli rispetto ai tempi in cui era la donna a condurre a spasso, su una bicicletta, il figlio più piccolo.
La vita forse può ricominciare. Ripartendo da dove la si era abbandonata molti anni prima.
A Sun di Chung Mong-hong è un film da vedere su Netflix!