Moshen Makhmalbaf: inizi come scrittore e agitatore politico
Moshen Makhmalbaf nasce a Theeheran il 29 Maggio del 1957. A soli quindici anni si unisce alla milizia rivoluzionaria che contrasta il regime dello Scià. A diciassette viene arrestato per un attacco a una stazione di polizia e scarcerato nel 1979. Nei primi anni ’80 inizia la carriera di scrittore con una serie di racconti e opere teatrali. Firma il romanzo Il giardino di cristallo.
Nel mondo del cinema
Nel 1982 esordisce alla regia con Tobe Nush. Volendo continuare la sua carriera, nel 1989 dirige la commedia Il ciclista e successivamente Pane e fiore (1996). Con il film Il silenzio vince il Premio Cinema Avvenire alla Mostra del Cinema di Venezia. Fonda una sua casa di produzione, la Makhmalbaf Film House, con la quale produce e finanzia opere di registi iraniani emergenti.
Il successo internazionale con Viaggio a Kandahar
Grazie alla sua casa di produzione riesce a far conoscere al mondo opere come Lavagne (2000) e Alle cinque della sera (2005), della figlia Samira, e Osama di Siddiq Barmak. Ma è con il film Viaggio a Kandahar che ottiene un grande successo internazionale vincendo il Premio della Giuria al Festival di Cannes nel 2001. Un film che mostra le atrocità del regime talebano contro le donne, dal quale emerge un preciso messaggio politico.
Gli anni 2000
Dopo aver collaborato alla sceneggiatura de Il voto è segreto nel 2001, dirige Sesso e filosofia nel 2005 e nel 2006 Viaggio in India, dove viene raccontato il viaggio di nozze di due sposi dalle credenze molto diverse
Ultimi progetti
Nel 2012 gira il film The Gardener. Qui insieme al figlio durante un viaggio ad Haifa affrontano vari temi, dalla religione al cinema. Il suo ultimo film è The President (2015), dove un dittatore sanguinario è sconvolto dall’arrivo della rivoluzione