Compie 76 anni Jean-Pierre Lèaud, giunto al successo grazie al ruolo del ribelle Antoine Doinel nei film di Truffaut e apprezzato poi per tantissime altre interpretazioni
Jean-Pierre Lèaud nasce a Parigi il 28 Maggio del 1944. Figlio dell’attrice Jaqueline Pierreux e dello sceneggiatore Pierre Léaud, esordisce sul grande schermo a soli tredici anni nel film Agli ordini del re di George Lapin, ma il ruolo che gli dà notorietà è quello dell’adolescente Antoine Doinel nel primo lungometraggio di François Truffaut, I quattrocento colpi del 1959, dove la sua toccante interpretazione incarna il simbolo delle incomprensioni del mondo degli adulti. Diventa così uno degli attori bambini più conosciuti di tutti i tempi. Arrivano altri attestati di stima e parti importanti come nel film Il testamento di Orfeo di Jean Cocteau e Boulevard di Julien Duvivier.
Carriera da aiuto regista
La recitazione non è il suo unico amore. Nel corso della sua carriera diviene anche aiuto regista di Truffaut nel film La calda amante, Una donna sposata di Jean Luc Godard e Mata Hari- Agente H21 di Jean Louis Richard. Recitazione e aiuto regia si alternano in film come Il bandito delle undici e Una storia americana del 1966, entrambi diretti da Jean Luc Godard. Nello stesso anno vince l’Orso d’argento come miglior attore per Il maschio e la femmina.
Altri film nel ruolo di Antoine Doinel e il ruolo di attivista politico
Ritorna a interpretare il personaggio di Antoine Doinel per Truffaut in altri quattro film: L’amore a vent’anni (1962), Baci Rubati (1968), Non drammatizziamo…è solo questione di corna (1970) e L’amore fugge (1979). Con la conclusione di questo ciclo di film, Léaud entra tra i miti della recitazione francese. Nel frattempo diventa anche militante politico facendo sue le ideologie della ribellione e del cambiamento delle nuove generazioni. Episodio eclatante è la lettura a Brasilia di un discorso per gli studenti dell’Università, in cui li incita a ribellarsi contro il loro governo.
Voluto da grandi maestri
Continuando a elencare i suoi successi, si può constatare come sia stato sempre diretto da grandi maestri. Dopo aver recitato per Pier Paolo Pasolini in Porcilenel 1969 è nel cast de Le due inglesi nel 1971. Jeacque Rivettelo dirige in Out 1 – Noli Me Tangere (1971) e Out 1 – Spectre (1972). Interpreta il ruolo del fidanzato di Maria Schneider ossessionato dal cinema in Ultimo Tango a Parigidi Bernardo Bertolucci (1972). Truffaut gli affida un ruolo anche nel suo capolavoro Effetto Notte (1973).
Gli anni ’80 e ’90
Dopo aver recitato per Pupi Avati in Aiutami a sognare, nel 1981 è protagonista di numerosi film per la tv. Nel 1985 è in Treasure Island di Raoul Ruitz ed interpreta altri due film per Godard: Dètective e Grandeur et decadence. Un altro incontro fortunato è quello con il regista Aki Kaurismaki che lo dirige nella commedia Ho affittato un killer (1990) e nel drammatico Vita da Bohèmenel 1992. Compare anche in Contro il destino (1991) e Irma Vep (1996) di Olivier Assayas.
Altri piccoli ruoli e ultimi successi
Compare in piccoli ruoli in film come Mon Homme di Bertrand Blier (1996), Elizabeth di Shekhar Kapur (1998) e Che ora è laggiù? di Tsai Ming-liang nel 2001. La sua ultima apparizione è in Miracolo a Le Havre di Aki Kaurismaki nel 2011.