Vincitore di due European Film Award, quattro David di Donatello, quattro Nastri d’argento, due Globi d’oro, tre Ciak d’Oro e del Marc’Aurelio d’Argento per il miglior attore al Festival internazionale del film di Roma: questo, in breve, il sontuoso palmarès di Toni Servillo, uno degli attori più significativi degli ultimi vent’anni del cinema italiano. Grazie all’intenso sodalizio con Paolo Sorrentino, in particolare, Servillo è divenuto una sorta di icona, segnando l’immaginario collettivo con personaggi carismatici, intensi, ogni volta in grado di stregare il pubblico. Titta Di Girolamo (Le conseguenze dell’amore), Giulio Andreotti (Il divo) e Jep Gambardella (La grande bellezza), tanto per citarne alcuni.
Ma tante altre sono le prestigiose collaborazioni dell’attore: Gomorra (Matteo Garrone), Noi credevamo (Mario Martone, per il quale ha recentemente interpretato Eduardo Scarpetta in Qui rido io), È stato il figlio (Daniele Ciprì), Bella addormentata (Marco Bellocchio), Gorbaciof e Le confessioni (Roberto Andò), senza dimenticare uno dei suoi ultimi ruoli in L’uomo del labirinto (Donato Carrisi), al fianco del fuori classe e divo hollywoodiano Dustin Hoffman.
Proprio per onorare nel giusto modo un percorso così brillante, a Toni Servillo è stato conferito il Nastro d’Argento alla carriera 2020, riconoscimento che il Direttivo dei Giornalisti Cinematografici assegna tradizionalmente, oltre il verdetto che annualmente premia i migliori dell’anno attraverso il voto degli iscritti al Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani. Lo riceverà, come i vincitori del Nastro dell’Anno andato al film di Giorgio Diritti Volevo Nascondermi con Elio Germano, nel corso della serata di premiazione prevista alla fine di Giugno a Roma, dopo il voto che assegnerà i premi tra i candidati che saranno annunciati domani, Mercoledì 27 Maggio alle ore 12.00, in diretta streaming sui canali del Sindacato.
“Un protagonista che continua a lasciare il segno regalandoci personaggi e interpretazioni sempre indimenticabili, nel cinema quest’anno con L’uomo del labirinto di Donato Carrisi, 5 è il numero perfetto, film d’esordio di Igort e, anche nel doppiaggio, con la bellissima voce di Leonzio in un piccolo gioiello come L’invasione degli orsi in Sicilia di Lorenzo Mattotti“, si legge nella motivazione. “È un perfezionismo, il suo, che continua ad affascinarci e fa la differenza anche nella qualità, nata oltre lo schermo e prima dello schermo, nel suo fare teatro“.