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Vivi e lascia vivere, su Rai 1 la prima serie tv diretta da Pappi Corsicato

Pappi Corsicato dirige una sorprendente serie televisiva, Vivi e lascia vivere, in onda su Rai 1, interpretata da una bravissima Elena Sofia Ricci

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Dopo aver realizzato nel 2012 il suo ultimo lungometraggio Il volto di un’altra, Pappi Corsicato dirige questa volta una sorprendente serie televisiva, Vivi e lascia vivere, in onda su Rai 1, interpretata da una bravissima Elena Sofia Ricci, alla sua prima collaborazione con il regista. La serie, scritta dallo stesso regista insieme a Monica Rametta, Valia Santella e con la collaborazione di Giulia Calenda, ruota attorno alla figura di Laura Ruggero (Elena Sofia  Ricci), una donna sui cinquant’anni, madre di tre figli e con un marito sempre assente per lavoro. Dopo aver scoperto il tradimento di quest’ultimo con una donna che gli ha dato un figlio, Laura decide di lasciare il posto di cuoca in una mensa per aprire un’attività di street food; andrà in giro per le strade di Napoli a vendere sartù di riso. L’inizio della sua attività in proprio coincide con l’incontro con Tony Romano (Massimo Ghini), sua vecchia fiamma di gioventù, il quale l’aiuterà finanziariamente nel suo progetto lavorativo. Ma chi è realmente Tony? E come mai Laura ha un astio così profondo verso di lui?

Per Pappi Corsicato, che ha diretto lungometraggi come Libera (1993), I buchi neri (1995), Chimera (2001), Il seme della discordia (2008) e Il volto di un’altra (2012), questa è la prima serie televisiva, prodotta da Bibi Film in collaborazione con Rai Fiction. Il regista partenopeo riesce a portare in questo lavoro quello che è sempre stato il suo stile, dove le vere protagoniste sono per la maggior parte le donne. Le donne che hanno sempre contraddistinto il suo cinema d’ispirazione almodovariana (Corsicato fu nel 1991 assistente volontario di Pedro Almodovar durante le riprese di Légami!). Non è un caso che nel cast è presente Iaia Forte, attrice dei suoi primi lungometraggi, nel ruolo di Marilù Ruggiero, la cognata di Laura.

Quello che si evince fin dai primi episodi è il passato misterioso di Laura, una donna di origine toscana trapiantata a Napoli per amore, la quale dopo parecchi anni ritrova inaspettatamente l’uomo con cui ebbe da giovanissima una relazione. Lui si fa carico di aiutarla per aprire la sua attività e finirà con l’essere una figura ricorrente nella sua vita e in quella dei suoi tre figli. Una Napoli con scorci mozzafiato fa da sfondo alla vicenda, magistralmente raffigurata da Corsicato, anche se ben diversa dai suoi primi film: l’uso dei colori accesi particolarmente in voga nel cinema di Almodovar rendono questo prodotto televisivo innovativo, restituendoci una città insolita e lontana anni luce da come l’abbiamo vista negli ultimi anni in serie tv come Gomorra o lungometraggi come La paranza dei bambini.

Corsicato riesce a cogliere ogni sottile sfumatura, regalandoci una meravigliosa figura femminile, una donna coraggiosa che lotta per raggiungere i suoi traguardi, aiutata da altre donne che hanno voglia di essere indipendenti ed emanciparsi (Iaia Forte, Teresa Saponangelo, Bianca Nappi e Orsetta De Rossi). Attraverso l’uso di diversi flashback scopriamo alcune cose del passato della protagonista, la cui giovinezza è stata costellata da una serie di situazioni che veniamo a conoscere con la visione degli episodi. Una serie che sta riscuotendo ottimi risultati in termini di ascolto, con telespettatori che si aggirano attorno ai sei milioni e uno share del 23,93%. Questa settimana e la prossima andranno in onda le ultime due puntate. Auspichiamo che ci possa essere al più presto una seconda serie.

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