Frank Capra: infanzia e immigrazione in America
Frank Capra è nato a Bisacquino vicino Palermo il 18 Maggio del 1897. Figlio di un fruttivendolo ed ultimo di ben sette figli emigra ben presto negli Stati Uniti crescendo nei sobborghi di Los Angeles. Nonostante il parere contrario dei genitori studia con profitto riuscendo a vincere una borsa di studio con la quale riesce ad iscriversi al CalTech dove si laurea in ingegneria Durante la Prima Guerra Mondiale si arruola volontario ma scopre di non aver mai avuto la cittadinanza americana. Si ammala di spagnola rischiando di morire ed è proprio in questo periodo che inizia a lavorare come comparsa ad Hollywood. La laurea in ingegneria gli permette di diventare un tecnico e dopo una lunga gavetta tenta la strada della sceneggiatura e della regia
Gli anni ’20 ed il passaggio dal muto al sonoro
Negli anni 20 lavora per i grandi protagonisti del cinema comico muto, in particolare con Mack Sennet ed Henry Langdon per il quale gira una serie di film tra il 1926 ed 1928. Sono anni in cui anche il cinema si evolve come mezzo espressivo. Con l’uscita del film Il cantante di jazz nel 1927 vede il passaggio dal muto al sonoro. Dopo la rottura con Langdon, Capra inizia a lavorare per la Columbia, casa di produzione conosciuta nell’ambiente come la “poverty row”. Dato il basso budget di cui dispone, il regista, con la piena fiducia del direttore Harry Cohn si rivela abile nel gestire il denaro e le spese.
Il successo tra gli anni ’30 e ’40
La consacrazione arriva con il film Accadde una notte (1934) con Clarke Gable e Claudette Colbert, per il quale riceve il suo primo Oscar. Dirige commedie che hanno come protagonisti Gary Cooper e James Stewart come E’ arrivata la felicità (1936), Mr Smith va a Washington (1939), Arriva John Doe (1941) ed Arsenico e vecchi merletti (1944). Commedie che in realtà nascondono una feroce critica alla società americana del tempo. Durante la Seconda Guerra mondiale è un regista affermato e membro dell’Academy.
La propaganda militare
Decide di contribuire a combattere il nazismo con una serie di documentari di propaganda come Why We Fight rivolto ai giovani che combattono. Con Preludio alla guerra vince l’Oscar come Miglior Documentario nel 1943.
Il dopoguerra e il declino
Il dopoguerra coincide con il superamento del suo stile e il venir meno della sua creatività. La casa di produzione Liberty Film fondata insieme a Samuel J. Briskin, William Wyler e George Stevens viene ceduta alla Paramount nel 1947 dopo l’insuccesso di quello che diventa uno dei suoi film più famosi: La vita è meravigliosa. Successivamente dirige Lo stato dell’unione (1948). I film successivi come La gioia della vita del 1950 e Angeli con la pistola del 1961 ripropongono schemi già visti.
Ultimi anni
Nel mondo di Hollywood è tra i primi a sperimentare il mezzo televisivo realizzando una serie di documentari didattici per la Bell System come The Strange Case of the Cosmic Rays e The Unchained Goddess. Si ritira dalle scene poco più che sessantenne a La Quinta in California organizzando conferenze per festival cinematografici. Muore il 3 Settembre del 1991.