Circa trentamila pellicole originali e inedite in formato ridotto (Super8, 8mm, 16mm, 9,5mm), girate tra gli anni Venti e gli anni Ottanta del Novecento: è l’impressionante patrimonio di Home Movies, il primo archivio dedicato alle pellicole fatte in casa dagli italiani, che dal 2002 raccoglie, cura, cataloga, valorizza quell’affascinante bacino di memoria in pellicola che è il cinema privato.
Un unico, grande racconto per immagini dove riscoprire le storie dei singoli e quelle delle nostre comunità – famiglie, associazioni, imprese, parrocchie, scuole – con le loro tradizioni e le loro innovazioni, le loro vite quotidiane e i loro eventi straordinari. Questo patrimonio, interamente digitalizzato, viene ora offerto al pubblico per mezzo di una piattaforma dedicata, Memoryscapes, accessibile al link Homemovies/Memoryscapes. Il progetto, particolarmente significativo alla luce del momento complesso che stiamo vivendo, offre l’occasione a tutti e tutte di riscoprire la ricchezza del nostro patrimonio storico e visuale.
Memoryscapes è una serie di percorsi tematici e geografici dove esplorare paesaggi, strade, volti, gesti, oggetti della nostra memoria. Attraverso una navigazione semplice e immediata basata su una ricerca per anni, temi e luoghi, Memoryscapes permette di viaggiare nel tempo e nello spazio di un’Italia perduta e ritrovata. Oltre mille brevi filmati sono accessibili per le prime due serie: Lungo la Via Emilia, dedicata alla vita e ai paesaggi dell’Emilia Romagna, e Cartoline Italiane, dove poter vedere le meraviglie della nostra penisola con gli occhi dei viaggiatori del passato. Dalla storica corsa delle Mille Miglia al Giro d’Italia, dal primo traffico cittadino degli anni ‘50 alle strade vuote durante l’Austerity dei primi anni ‘70, dai canti in festa per la Liberazione alla fine della guerra ai graffiti colorati delle proteste studentesche, fino ai piccoli gesti della quotidianità straordinaria: le candeline soffiate su una torta, i pranzi della domenica, i sorrisi dei matrimoni e i picnic primaverili.
Ma anche le strade di Pompei visitate dai viaggiatori degli anni ‘20, le donne in costumi da bagno corti sulle spiagge degli anni ‘30, i viaggi di ritorno degli italianamericans durante il Fascismo, le scampagnate nonostante la Guerra negli anni ‘40, le Alpi viste con gli occhi degli sciatori degli anni ‘50, gli antichi borghi degli Appennini rimasti intatti e le località di mare affollate e in piena trasformazione negli anni del boom. E poi l’agricoltura nelle campagne e il panorama industriale: le città e i paesaggi che cambiano sotto l’occhio della cinepresa.
Un patrimonio straordinario accessibile a chiunque dal proprio pc o dal proprio dispositivo mobile: a studiosi e studiose, docenti di scuola e università, artisti e registi, cittadini e cittadine che abbiano semplicemente voglia di immergersi nelle immagini della nostra memoria.