Disponibile su Youtube Scene da un matrimonio di Ingmar Bergman
Scene da un matrimonio è un interminabile dialogo a due voci. È la meticolosa radiografia di una coppia analizzata fin nei minimi particolari per cercare la risposta a una domanda: perché tanti matrimoni falliscono? Come in tutti gli altri film di Bergman la risposta non c'è, ma c'è una miriade di spunti di riflessione sull'amore, sul rapporto tra i sessi, sulla vita
Disponibile su Youtube Scene da un matrimonio (Scener ur ett äktenskap), un film del 1973 scritto e diretto da Ingmar Bergman. Inizialmente girato in sei episodi per la televisione della durata complessiva di 300 minuti, fu successivamente proposto anche per il cinema in una versione di 167 minuti. Scritto e sceneggiato da Ingmar Bergman, con la fotografia di Sven Nykvist, Scene da un matrimonio è interpretato da Bibi Andersson, Erland Josephson, Liv Ullmann, Jan Malmsjö, Anita Wall, Gunnel Lindblom.
Sinossi Dieci anni del legame coniugale fra Marianne e Johann, segmentati in sei capitoli: dalla felicità iniziale (“Innocenza e panico”) ai primi segnali di crisi (“L’arte di nascondere la spazzatura sotto il tappeto”), dalla relazione fra Johann e la sua giovane amante (“Paola”) alla separazione e al divorzio (“Valle di lacrime”), dalle reciproche ammissioni di colpa (“Gli analfabeti”) alla serena presa d’atto di un’incolmabile distanza ma anche di una nuova forma d’amore (“Nel cuore della notte”).
Il film è stato composto dallo stesso ‘Maestro del cinema’ che vi ha condensato le parti più significative di una serie di sei puntate fatta per la televisione svedese. Le prime cose che colpiscono stilisticamente sono: la semplicità narrativa; la ricchezza dei dialoghi che sono eleganti senza alcuna forzata letterarietà, sono dottrinali pur non scostandosi da una quotidianità in cui qualsiasi coppia può ritrovarsi specchiata; la perfetta caratterizzazione socio-psicologica dei personaggi (tra l’altro magistralmente interpretati) che toglie ogni fastidiosa tipizzazione o programmato simbolismo e fa sì che appaiano veri e vivi per chiunque; l’ambientazione e la fotografia pressoché in sordina rispetto i personaggi e ai dialoghi, ma del tutto funzionali alla riflessione e alla maturazione spirituale. Non è certo un effetto casuale che il dialogo di due ‘sole’ persone, dialogo di quasi tre ore, interessi sino al punto di essere anche spettacolo. Il lavoro è indubbiamente complesso perché, attraverso l’esame di un rapporto coniugale che si sfalda e poi si ricompone su altre basi, abbraccia molte tematiche subordinate riguardanti la vita dell’individuo, la sua libertà, il suo rapporto con altre persone, i suoi doveri verso la collettività.
Scene da un matrimonio è un film di grande verbosità, un lunghissimo, interminabile dialogo a due voci. È la meticolosa radiografia di una coppia analizzata fin nei minimi particolari per cercare la risposta a una domanda: perché tanti matrimoni falliscono? Come in tutti gli altri film di Bergman la risposta non c’è, ma c’è una miriade di spunti di riflessione sull’amore, sul rapporto tra i sessi, sulla vita, sull’egoismo.
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