George Clooney nasce a Lexington in Kentuky nel 1961. Figlio di Nina Warren, ex miss di concorsi di bellezza e Nick Clooney, noto anchorman e presentatore televisivo. Da piccolo frequenta la Blessed Sacrament School di Fort Mitchell e trascorre gran parte della sua infanzia in Ohio. Nel periodo delle medie soffre di Paralisi di Bell, una malattia che paralizza il volto, ma che fortunatamente guarisce in un anno. L’attore resta molto colpito da questa esperienza perché vittima del bullismo dei suoi coetanei.
Un passato da giocatore di Baseball e Basket
Nel 1977 la sua famiglia si trasferisce ad Augusta. Qui frequenta la Augusta High School dove si distingue come giocatore di baseball e palla canestro sostenendo un provino con i Cincinnati Reds, ma non ottiene nessun contratto. I suoi studi universitari alla Northen Kentucky University lo spingono verso il campo delle scienze politiche, ma non raggiunge la sospirata laurea. Intanto vive di lavori saltuari come venditore di polizze assicurative porta a porta.
Gli esordi in TV e la fama con E.R.
Nel 1978 lavora come comparsa nella mini serie TV Colorado. La sua carriera prosegue poi con piccole partecipazioni a serie come La signora in giallo, Pappa e Ciccia e Sister. Gira anche i primi B- Movie come La scuola degli orrori e Il ritorno dei pomodori assassini. Ma è nel 1984 che per lui arriva la svolta con il ruolo del pediatra Doug Ross in E.R – Medici in prima linea. Ruolo che ricopre fino al 1989 e lo consacra come sex symbol.
I primi ruoli importanti tra Tarantino e il flop come Batman
Mentre raggiunge la fama con E.R – Medici in prima linea, ricopre anche il suo primo ruolo importante nel cinema nel film Dal tramonto all’alba diretto da Quentin Tarantino, al fianco di Harvey Keitel. Arrivano poi delle commedie romantiche come Un giorno…per caso nel 1996, insieme a Michelle Pfeiffer, e film d’azione come The Peacemaker, con Nicole Kidman. Nel 1997 viene scelto per interpretare Batman in Batman e Robin di Joel Shumacher, che si rivela un vero e proprio flop.
Il successo della saga di Ocean’s Eleven
Si aggiungono varie collaborazioni tra cui quella con Joel ed Ethan Cohen per la commedia Fratello dove sei? e Three Kings di Steven Soderbergh. Quest’ultimo lo rivuole in Ocean’s Eleven, un film che diventa un vero e proprio cult grazie a un cast che comprende anche Brad Pitt, Julia Roberts e Matt Damon, incassando ben 450 milioni di dollari.
Esordio alla regia
Nel 2000 fonda insieme a Soderbergh una sua casa di produzione e decide di esordire come regista con il film Confessione di una mente pericolosa. Anche se non c’è un buon riscontro da parte del pubblico, la critica giudica il suo esordio come regista promettente. Intanto gira Solaris e la commedia Prima ti sposo poi ti rovino nel 2003 ancora per i Cohen.
L’Oscar e l’impegno umanitario
Dopo aver girato Ocean’s Twelve, il secondo capitolo della saga di Ocean, arriva per lui un ruolo importante nel film Syriana, per il quale vince l’Oscar come Miglior Attore non Protagonista. Intanto inizia il suo impegno umanitario in zone di guerra come il Darfur, Ciad e Sudan, parlando anche al Consiglio delle Nazioni Unite, per trovare una soluzione ai conflitti. Insieme ad altri colleghi fonda la Not On Our Watch, associazione no profit che si incarica di prevenire genocidi di massa.
Ancora grandi successi
Il suo secondo film da regista e produttore Good Night and Good Luck viene accolto con favore alla Mostra del cinema di Venezia. Nel 2008 è nominato nuovamente all’Oscar per Michael Clayton e gira Ocean’s Thirteen, riuscendo a coinvolgere anche Al Pacino. Segue il suo terzo film da regista, In amore niente regole, con Renee Zellweger. Torna a Venezia con il film L’uomo che fissa le capre. Nel 2009 arriva ancora una nomination all’Oscar per il film Tra le nuvole di Jason Reitman.
Gli ultimi anni
Nell’ultima parte della sua carriera vi sono ancora film importanti, come Paradiso Amaro di Alexander Payne nel 2011, che gli vale la sua quinta candidatura all’Oscar. Nel 2013 gira con Sandra Bullock Gravity che ottiene grande successo di pubblico e critica. Nello stesso anno lavora al suo nuovo film da regista, Monuments Men. Nel 2017 dirige Matt Damon e Julianne Moore in Suburbicon.