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The Report, il film che denuncia la Cia e i suoi metodi, su Amazon Prime Video

The Report ci mostra un altro lato dell’America, quello taciuto, che non appartiene ai sogni in cui spesso ci tuffiamo e che già precedentemente era stato messo in luce solo da chi ha avuto coraggio

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Nel 2007, la Senatrice Dianne Feinstein richiama il suo collaboratore, l’agente dell’FBI  Daniel Jones, per depositare la trascrizione degli interrogatori svolti dalla CIA dopo l’11 Settembre. Tratto dal rapporto della commissione intelligence del Senato sul programma di detenzione e interrogatorio della CIA, The Report, disponibile su Amazon Prime Video, è il film di Scott Z.Burns che testimonia le ricerche e gli atti di accusa mossi dalla Senatrice Democratica Feinstein (Annette Bening) al programma di detenzione.

Costruito su un tempo narrativo incalzante e con una buona scelta fotografica, che sottolinea il tono grigio del racconto, The Report è un film interessante ed efficace

Lavorando su un filo narrativo diviso tra la ricostruzione materiale dei fatti e la visione degli stessi, Burns presenta un personaggio chiave, l’agente Jones, interpretato da Adam Driver, che, ricevuto l’ordine, persiste con ostinazione nello svolgimento del suo compito. Incontrati grandi ostacoli fin dall’inizio della sua indagine, ovvero la trascrizione dei nastri di registrazione della CIA e la mancanza di semplici mezzi informatici con cui farlo, l’agente inizia a capire che il lavoro che gli è stato assegnato sarà molto più complicato di quello che pensava. Dopo cinque anni, Jones scopre le torture con cui avvenivano gli interrogatori, giustificati come necessari per poter avere informazioni e sventare o punire attacchi terroristici. Il lavoro di Jones si districa tra difficili ricostruzioni, alcune interrotte dalla morte degli interrogati e dalle reazioni, glaciali e disumane dei mandanti.  Ciò che sconvolge, infatti, nella pellicola, oltre alla disumanità delle torture utilizzate, è l’estrema freddezza di coloro che assistevano alle torture, dell’intero dipartimento che, pur non partecipando attivamente, chiedeva di continuare a insistere affinché arrivassero risposte. Nato dal bisogno di avere successi investigativi in minor tempo, il metodo della CIA, studiato nei minimi particolari da psicologi, punta sull’umiliazione dell’identità, cominciando dal corpo per arrivare alla mente.

The Report ci mostra un altro lato dell’America, quello taciuto, che non appartiene ai sogni in cui spesso ci tuffiamo e che già precedentemente era stato messo in luce solo da chi ha avuto coraggio

Il senso d’ingiustizia e il disorientamento che avvolge lo spettatore, davanti alle scioccanti ricostruzioni video, sono paralleli al bisogno di verità di Jones, che cresce diventando quasi un ossessione. Dimenticandosi di vivere, Jones trascorre anni difficili, in cui spesso riceve minacce e risposte poco ortodosse dell’ intelligence quando interpellata.  Arrivato, dopo cinque lunghi anni, alla fine dell’indagine, paga il prezzo delle sue azioni, venendo addirittura giudicato per il tipo di ricerca svolta e rischiando di diventare uno degli imputati nel processo fatto alla CIA. L’agenzia, infatti, prepara la sua difesa sulla sicurezza nazionale, associando ogni azione svolta al benessere dell’America. Nel processo, che per l’agenzia è una perdita di tempo, la tattica usata dalla difesa è il rovescio dell’indagine e l’operato di Jones viene messo in dubbio.

Costruito su un tempo narrativo incalzante e con una buona scelta fotografica, che sottolinea il tono grigio del racconto, The Report è un film interessante ed efficace. Ottimi gli attori scelti, dal protagonista Adam Driver, serio e impenetrabile, alla Bening che, pur nel suo ruolo di co-protagonista, riesce a comunicare con eleganza e credibilità le scelte della classe politica a cui appartiene, mostrando quanto il bisogno di far valere la verità necessiti, ancora, di una ferrea documentazione davanti alla quale nessuno possa ribattere.

The Report ci mostra un altro lato dell’America, quello taciuto, che non appartiene ai sogni in cui spesso ci tuffiamo e che già precedentemente era stato messo in luce solo da chi ha avuto coraggio. Il finale stesso dimostra come, ancora, negli Stati Uniti e nel mondo, non sempre la giustizia trionfa e ci ricorda anche che non è tutto oro quello che luccica.

  • Anno: 2019
  • Durata: 118'
  • Distribuzione: Amazon Prime
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: USA
  • Regia: Scott Z.Burns