Film da Vedere

Il bacio della pantera di Paul Schrader, con Nastassja Kinski e Malcolm McDowell

Paul Schrader sceglie coraggiosamente di misurarsi con Il bacio della pantera, diretto nel 1942 da Jacques Tourneur, realizzando un film assai più morboso e spregiudicato e per certi versi ipnotico. La splendida Nastassja Kinski mostra di possedere un perfetto physique du rôle. Musiche di Giorgio Moroder

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Il bacio della pantera (Cat People) è un film del 1982 diretto da Paul Schrader. È il remake dell’omonimo film del 1942 diretto da Jacques Tourneur. La Universal commissionò al regista Paul Schrader l’impegnativo compito di rileggere in chiave contemporanea il celebre The Cat People firmato da Tourneur e sceneggiato da DeWitt Bodeen nel 1942. La colonna sonora del film è stata composta da Giorgio Moroder. Il tema musicale, Cat People (Putting Out Fire), interpretato da David Bowie, è stato scritto da Moroder (musica) e dallo stesso Bowie (testi). Sia l’una che l’altro sono stati candidati ai Golden Globe 1983. Il bacio della pantera è interpretato da Nastassja Kinski, Malcolm McDowell, John Heard, Annette O’Toole, Ruby Dee, Ed Begley jr.

Trama
Irena Gallier (Kinski) è già grande, ma ancora vergine, quando incontra per la prima volta il fratello Paul (McDowell). Paul le spiega che su loro due pesa una maledizione: ogni volta che si innamorano si trasformano in pantere. Paul ci prova ugualmente con Irena, viene respinto, si cerca una prostituta, e naturalmente, si trasforma in pantera. Oliver Yates (Heard), il responsabile dello zoo, lo cattura e lo rinchiude in gabbia. È sempre Yates a offrire a Irena un lavoro e a innamorarsi di lei, con tutti i rischi del caso.

Paul Schrader sceglie coraggiosamente di misurarsi con Il bacio della pantera, diretto nel 1942 da Jacques Tourneur, confezionando un remake assai più morboso e spregiudicato. La sceneggiatura di Alan Ormsby amplia la struttura narrativa e si concentra sugli aspetti sessuali connaturati alla natura bestiale della protagonista (assai minuziose le sequenze inerenti agli amplessi), spingendo il pedale dell’erotismo (nemmeno troppo patinato) e della spettacolarizzazione (gran sfoggio di effetti speciali, che mostrano la spaventosa metamorfosi di Irena).

Il fascino angoscioso e rarefatto dell’originale, colmo di metaforizzazioni e simbologie a sfondo psicanalitico, risulta irrimediabilmente perduto, ma Schrader, procedendo per contrasto (la calda e pastosa fotografia di John Bailey, opposta alla stilizzazione charoscurale dell’ingombrante antecedente), crea qualcosa di originale e stranamente ipnotico; ed è innegabile che alcuni elementi aggiuntivi colpiscano nel segno (la figura tragica e agghiacciante dell’inquieto Paul). La splendida Nastassja Kinski mostra di possedere il physique du rôle e spicca in un cast altalenante. Annette O’Toole è Alice Perrin, Ed Begley Jr. è Joe Creigh. Musiche di Giorgio Moroder.

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