Visto nel 2020, Contagion sembra quasi un film profetico. Nel caso del film di Steven Soderbergh il virus in rapida diffusione in tutto il mondo (ca va sans dire, proveniente dalla Cina) aveva un tasso di letalità estremamente alto, come del resto ben testimonia la tragica fine di Gwyneth Paltrow, che in Contagion interpreta la paziente zero — se succede nei primi 5 minuti non è spoiler giusto?
Contagion aveva dalla sua un cast decisamente solido: Matt Damon, nei panni del protagonista colpito da un tragico lutto e intenzionato a capire le ragioni di una malattia che sembra, per rapidità di diffusione e letalità, inspiegabile, e Jude Law, in quelli di un cinico blogger freelance intenzionato a sfruttare l’epidemia per ottenere soldi e visibilità.

Al botteghino non era andato male, ma è difficile parlare di un vero e proprio cult, nonostante l’accoglienza non fosse stata particolarmente fredda. Ora però sta tornando in auge ottenendo una visibilità e un interesse che probabilmente non aveva conosciuto nemmeno al momento della sua uscita. Evidentemente il nuovo coronavirus ha messo una grande voglia di film che parlano di virus e malattie ancora più brutali e feroci. Warner Bros ha spiegato che Contagion ha rapidamente scalato la classifica dei suoi film più visti in questo momento: il film di Soderbergh occupava la posizione 270 nei film più guardati del distributore, ora è secondo, subito dopo il franchise di Harry Potter.