Contact, un film di fantascienza del 1997 diretto da Robert Zemeckis, basato sull’omonimo romanzo di Carl Sagan. Il film descrive un ipotetico primo contatto tra umani e alieni e le relative implicazioni etiche e religiose, oltre a parlare in generale del rapporto fra fede e scienza. È stato scritto nelle linee generali dallo stesso Sagan e dalla moglie Ann Druyan e successivamente sceneggiato. È uscito nelle sale negli USA l’11 Luglio 1997 e nelle sale italiane il 26 Novembre 1997. Per un budget di produzione di 90 milioni di dollari, il film ha incassato 171 milioni di dollari in tutto il mondo. Con Jodie Foster, Matthew McConaughey, James Woods, David Morse.
Sinossi
Da bambina Ellie Arroway di notte si alzava per ascoltare la sua radio ad onde corte con la speranza di captare voci misteriose. Dopo la morte del padre si dedica alla scienza, che le sembra in grado di dare quelle risposte che da sempre la tormentano. All’università le sue domande ancora senza risposta la spingono a specializzarsi nella ricerca di messaggi inviati da esseri extraterrestri. Nonostante lo scetticismo che la circonda Ellie mantiene salde le sue convinzioni. Finché un giorno…
Splendido psico dramma fantascientifico con una Jodie Foster mai così brava. Lungo, generoso e mai noioso Contact di Zemeckis articola il suo discorso sula fantascienza “umanistica” partendo da un dato ormai assodato: gli alieni non si possono vedere (come Dio?) e all’uomo resta solo la possibilità di “anelare” verso di essi. È in questa ricerca continua e ossessiva che risiede l’umanità del film; un film che rifugge da ogni possibile deriva filosofica (Kubrick ha già detto tutto) e da ogni tentazione epifanica di mostrare l’alieno (Spielberg). Zemeckis (regista tutt’oggi sottovalutatissimo a livello di critica) regala una perla di cinema umanistico, un cinema che sa essere profondamente morale pur non rinunciando allo splendore scenico (tecnicamente il film è ineccepibile) e alla densità di letture (nel film sfila ogni esemplare di varia umanità) e riuscendo a coagulare tutto dentro la profondità senza fine degli occhi di Jodie Foster. Ed è qui che il film regala anche uno spunto di riflessione al critico più esigente: Contact è un film che denuncia la crisi dello sguardo di fine millennio (del cinema incapace di rappresentare tutto) e apre realmente le porte ad un dibattito sulle derive della “rappresentabilità” come confine morale della macchina da presa. Ci resta solo di poter ascoltare (o “sentire”..con tutto il cuore). Uno dei migliori film di fantascienza di sempre.
Uscito in un anno ricco di film di successo, molti dei quali anche di fantascienza, ma su tutti quello di maggior successo fu Titanic. Infatti fu nominato agli Academy Award per il miglior sonoro, ma l’Oscar fu uno dei tanti vinti dal kolossal di James Cameron. Jodie Foster fu nominata come miglior attrice per il Golden Globe, vinto poi da Judi Dench per Mrs. Brown.
Contact ha vinto il premio Hugo nel 1998 nella categoria Best Dramatic Presentation prevalendo su candidati come Gattaca, Men In Black e Starship Troopers. La Academy of Science Fiction, Fantasy & Horror Films ha premiato Jodie Foster (Best Actress) e Jena Malone (Best Performance by a Younger Actor) al 24º Saturn Awards. Al Saturn Award sono stati nominati anche Robert Zemeckis come miglior regista, gli sceneggiatori James V. Hart e Michael Goldenberg, e il compositore della colonna sonora Alan Silvestri. Sempre al Saturn Award, Contact era stato fra i candidati come miglior film di fantascienza, ma il premio fu vinto da Men in Black.