Fabrizio De Andrè è stato l’unico, grande poeta della musica italiana, uno che ha mantenuto intatta la vocazione, che non si è mai svenduto, sempre in “in direzione ostinata e contraria”. E, allora, è giusto celebrarlo, ricordarlo, segnalarne il valore alle nuove generazioni, in balia di un vuoto che tutto inghiotte e fagocita. I testi, le musiche, la voce calda e ferma: ascoltarlo arricchisce, nutre l’anima, sprona a essere migliori. Uno che, pur conscio della sua statura, non ha mai assunto pose o preteso di insegnare qualcosa a qualcuno, uno libero, davvero, che non ha mai smesso di cercare, di capire e condividere con il pubblico la sua arte.
Allora, ben venga Fabrizio De Andrè e PFM. Il concerto ritrovato, un film che porta a conoscenza di uno straordinario documento, ovvero la registrazione audio-video di uno storico concerto che Fabrizio tenne a Genova il 3 Gennaio del 1979, supportato niente meno che dalla PFM (Premiata Forneria Marconi), la storica formazione di rock progressivo, nota in tutto il mondo per la qualità della sua musica. Il connubio nacque per caso, laddove De Andrè assistette a una loro performance dal vivo e ne rimase entusiasta. Poi si incontrarono e decisero, contro il parere di tutti, di dare inizio a un’entusiasmante avventura. In realtà, la PFM e il cantautore genovese avevano già collaborato per la realizzazione dell’album La buona novella. Ma questa nuova occasione d’incontro cementò il sodalizio: la musicalità ardita e ricca di contaminazioni del gruppo arricchì e variò felicemente le composizioni di Fabrizio e il risultato fu un tour indimenticabile, da cui in seguito venne tratta una fortunata coppia di album dal vivo.
Il nastro del concerto, che si credeva perduto per sempre, è stato rintracciato e grazie al regista dell’epoca, Piero Frattari, che lo ha salvato e conservato nel corso dei decenni (più di quarant’anni), è stato possibile restaurarlo. Tutti sappiamo quanto De Andrè fosse refrattario alle riprese televisive, ma in quell’occasione acconsentì, richiedendo però che la troupe si facesse notare il meno possibile durante l’esibizione. Proprio la rarità del materiale visivo in nostro possesso rende Fabrizio De Andrè e PFM. Il concerto ritrovato un documento eccezionale, degno della più viva attenzione. Durante il film, diretto e ideato da Walter Veltroni, si alternano le testimonianze dei componenti della PFM (in particolare, Franz Di Cioccio e Franco Mussida), oltre a quelle di Dori Ghezzi e Davide Riondino che, probabilmente non tutti sanno, apriva allora i concerti di De Andrè. Interessante, in particolare, è il racconto della cantante e compagna di Fabrizio circa un telefono cellulare dato in dotazione – controvoglia – al cantautore, che apre e chiude poeticamente il lungometraggio.
Dopo una ricca introduzione, si passa al concerto e per un’ora abbondante si può godere di quell’evento entusiasmante, quando ancora il pubblico era munito di spirito critico, ansioso di fruire della bellezza di un’opera e non di consumare l’ennesimo prodotto non necessario.
Distribuito da Nexo Digital, Fabrizio De Andrè e PFM. Il concerto ritrovato sarà nelle sale il 17, il 18 e il 19 Febbraio. Consigliamo caldamente di non perderlo.