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Film da Vedere

A proposito di Schmidt di Alexander Payne, con Jack Nicholson

Il film ha ricevuto due candidature agli Oscar nel 2003 (Miglior attore protagonista a Jack Nicholson, Miglior attrice non protagonista a Kathy Bates) e vinto due Golden Globe (Miglior attore in un film drammatico a Jack Nicholson, Migliore sceneggiatura a Alexander Payne e Jim Taylor).

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A proposito di Schmidt (About Schmidt) è un film del 2002, diretto da Alexander Payne e presentato in concorso al 55º Festival di Cannes. Scritto da Louis Begley e sceneggiato da Alexander Payne, con il montaggio di Kevin Tent e le musiche di Rolfe Kent, A proposito di Schmidt è interpretato da Jack Nicholson, Kathy Bates, Hope Davis, Dermot Mulroney, June Squibb. Il film ha ricevuto due candidature agli Oscar nel 2003 (Miglior attore protagonista a Jack Nicholson, Miglior attrice non protagonista a Kathy Bates) e vinto due Golden Globe (Miglior attore in un film drammatico a Jack Nicholson, Migliore sceneggiatura a Alexander Payne e Jim Taylor).

Sinossi
Funzionario di un’impresa assicurativa nel Nebraska, Warren Schmidt è appena andato in pensione quando resta improvvisamente vedovo dopo 42 anni di matrimonio. Si ritrova così a fare i conti con un deludente passato e un futuro che lo angoscia ancora di più. Così, per trovare nuove motivazioni alla propria esistenza, si reca in camper a Denver per riavvicinarsi alla figlia, Jeannie, e convincerla a non sposare il fidanzato. I risultati però, saranno purtroppo piuttosto amari.

Come affrontare l’imminente terza età e ineluttabilmente si presenta vivida e vigliacca con segni palesi sia su se stessi che nelle persone e negli elementi che ci circondano? È il dubbio esistenziale che affligge Warren Schmidt, prossimo ai settanta, appena pensionato. La moglie gli muore. Lo vorrebbe salvare la figlia, vicina alle nozze, che se lo piazza nel futuro nido d’amore dove Warren entra in contatto con il futuro, bizzarro genero e la di lui madre (una deliziosa Kathy Bates). Senza abbandonarsi ai pietismi che avrebbe potuto incontrare una storia del genere, Alexander Payne dirige con subdola delicatezza un racconto di ispirata sensibilità, orchestrando con classe un’amarissima commedia drammatica sulle gioie (pochissime, quasi infinitesimali) e i dolori (tantissimi) di un uomo tutt’altro che perfetto – non solo: è la personificazione tragica di un paese borioso e smarrito, gli Usa, specie la provincia profonda e perduta. Perché, se andiamo bene a ragionare, il protagonista del film non si avvicina neanche lentamente allo stinco di santo. È un uomo bugiardo, scostante, indifferente, lontano dal mondo per mentalità e convinzioni. Pronto a vivere gli ultimi fuochi della vita in uno stato di completa e anonima solitudine, ignorato dagli altri, cinico e disilluso, destinato ad abitare un’esistenza senza guizzi, né lazzi. È un antieroe di lucida consapevolezza che si avvia su un triste viale del tramonto. Eppure non si riesce a non amarlo – o almeno a compatirlo. Perché? Che domanda: per Jack Nicholson, in quella che è la sua miglior interpretazione degli ultimi quindici anni. Un concentrato irresistibile che si staglia con crudele amarezza, agrodolce sensibilità, falsa dolcezza. Una senilità rappresentata con sensibilità e misura, sobrietà e proporzione, sospesa su un labile equilibrio in cui si scontrano registri drammatici e toni buffi. Insomma, un’interpretazione radicale e memorabile, che avrebbe felicemente meritato un Oscar – al quale era candidato. Peccato, o forse no: è l’ennesima dimostrazione che Nicholson appartiene alla razza rara dei fuoriclasse.

  • Anno: 2002
  • Durata: 124'
  • Genere: Commedia, Drammatico
  • Nazionalita: USA
  • Regia: Alexander Payne

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