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Arriva al cinema Scherza con i fanti, il nuovo film di Gianfranco Pannone e Ambrogio Sparagna

Arriva nei cinema dopo la prima mondiale alle Giornate degli Autori dell’ultimo Festival di Venezia, applaudito e ben accolto dalla critica, Scherza con i fanti, il nuovo film documentario del sodalizio regista/musicista Gianfranco Pannone e Ambrogio Sparagna, prodotto e distribuito da Istituto Luce-Cinecittà

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GIORNATE DEGLI AUTORI 2019

EVENTO SPECIALE

Istituto Luce Cinecittà

presenta

SCHERZA CON I FANTI

Piccola storia degli italiani in divisa e di come abbiamo imparato

a non aver paura della pace

un film di Gianfranco Pannone e Ambrogio Sparagna

regia di Gianfranco Pannone

In uscita nei cinema dal 16 gennaio

 

Arriva nei cinema dopo la prima mondiale alle Giornate degli Autori dell’ultimo Festival di Venezia, applaudito e ben accolto dalla critica, Scherza con i fanti, il nuovo film documentario del sodalizio regista/musicista Gianfranco Pannone e Ambrogio Sparagna, prodotto e distribuito da Istituto Luce-Cinecittà. Uno dei documentari più premiati dell’anno: dalla recente vittoria come miglior docu al Festival del Cinema Italiano di Madrid, al Premio Speciale della giuria CICT-UNESCO ‘Enrico Fulchignoni’, il Premio SIAE al Talento Creativo assegnato a Pannone e Sparagna alle Giornate degli Autori, e il premio alla Carriera a Pannone conferito dal Festival del Documentario ‘Visioni dal Mondo-Immagini dalla Realtà’ di Milano. Ed entrato nella quindicina finalista come Miglior documentario ai David di Donatello.

Una carrellata di riconoscimenti e attenzione di pubblico e critica, che accompagna l’uscita del film nelle sale italiane, dal 16 gennaio e fino a tutto febbraio, con un tour di proiezioni e teniture nelle principali città: Roma, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Genova, e molte altre in calendario.

Un tour che prevede la presenza degli autori in dibattiti in sala e di piccoli eventi musicali con protagonista Sparagna, una delle più brillanti e amate voci della musica popolare in Italia.

IL FILM

Scherza con i fanti racconta il rapporto lungo, serio, spesso ironico e stretto tra gli italiani e l’esercito. Pannone parte dall’assunto che un popolo con 2000 anni di guerre, invasioni, imperi e cadute, possa ben essere maestro di pace nel mondo. Nel film il rapporto è raccontato dai diari di quattro soldati (scritti in un arco che va dall’Unità d’Italia ai giorni nostri), da magnifiche canzoni popolari scelte e interpretate da un genio musicale come Ambrogio Sparagna (e da Francesco De Gregori, Giovanni Lindo Ferretti, Francesco Di Giacomo…), dalle preziose, e bellissime immagini del Luce.

In giorni come quelli presenti, attraversati da sirene belliche che raggiungono in modo preoccupante l’opinione pubblica, il film regala, tra dramma e ironia, un piccolo antidoto visivo all’ansia di distruzione. Mostrando senza retorica cosa significa l’amor patrio, ma ancor di più, cos’è l’amore per l’umanità e la vita. Dichiara il regista Gianfranco Pannone ‘Perché Scherza con i fanti? Secondo me l’Italia non è consapevole della propria missione di pace nel mondo, dettata dalla sua stessa storia, di invasioni, di sangue versato, di profonde ingiustizie. E oggi che tornano i venti di guerra, darsi un ruolo di pace, che è anche cristiano, francescano, potrebbe persino rappresentare una forma di riscatto nazionale. Questo urlo contro tutte le guerre, condiviso, ne sono certo, da tanti italiani, è talmente importante per me, e per Ambrogio Sparagna, che il protagonista del nostro film è un soldato di oggi che ha partecipato a diverse missioni di pace. Il suo racconto, che unisce humanitas e senso della patria, mi ha commosso al punto da portare il nostro stesso soldato al centro del film. Vincenzo Marasco, tra l’altro, suona la zampogna, strumento di pace. E questi suoni popolari si uniscono al lavoro straordinario di Ambrogio, che con la sua musica di gioia e dolore, nel film intrecciata ai diari di guerra e al prezioso repertorio dell’Istituto Luce, ha dato un segno decisivo a Scherza con i fanti“.

SINOSSI

Dopo il viaggio avventuroso nel mondo della credenza religiosa di ‘Lascia stare i santi’, la coppia creativa tra cinema e musica composta da Gianfranco Pannone e Ambrogio Sparagna torna a scandagliare un campo vasto ma spesso dimenticato della nostra identità culturale con Scherza con i fanti. Chiudendo così un dittico tra cultura, storia, memoria, musica, e vita intima e sociale del Bel Paese.

Italiani brava gente? Discutibile. Ma certo il nostro non è mai stato un popolo realmente guerriero, anche perché la millenaria storia del Paese ha visto fin troppe guerre, violenze, invasioni.

Partendo da questa particolare condizione storica, Scherza con i fanti vuole essere un viaggio tragicomico nella recente storia d’Italia, e insieme un canto per la pace. Ma soprattutto si propone con un percorso lungo più di cent’anni, dall’Unità d’Italia ad oggi, per scandagliare il difficile, sofferto e anche ironico  rapporto del popolo con il mondo militare, e con il potere. Tutto questo, attraverso alcuni meravigliosi canti popolari, e quattro diari di guerra; quelli di: un soldato lombardo del Regio Esercito di stanza a Pontelandolfo, in Campania, dove fu tra i protagonisti dell’eccidio di civili più cruento all’indomani dell’Unità d’Italia; un autista viterbese del Regio Esercito, che nel 1935 andò a combattere in Etiopia, convinto del primato fascista, e che invece scoprì la realtà dei gas ai danni della popolazione locale.

Il terzo diario è quello di una giovane donna borghese, che divenne partigiana sulle montagne tra Parma e La Spezia e che combattè due guerre, la prima contro i nazifascisti e la seconda, forse la più difficile, contro gli uomini. Infine un sergente napoletano della Marina militare, oggi quarantenne, che ha prestato servizio nelle missioni di pace internazionali e che in Kosovo ha scritto un diario ricco di umanità.

I diari si intrecciano con i canti e le musiche popolari di gioia e di dolore scelti, e talvolta composti, da un maestro come Ambrogio Sparagna; e con il prezioso repertorio di memoria dell’Archivio storico Luce, che a sua volta si interfaccia con le immagini di oggi, attraverso quel paesaggio italiano nella cui varietà spiccano i sacrari militari e i cimiteri, dove riposano migliaia di soldati italiani e stranieri.

Non ultima, la testimonianza di un grande intellettuale, Ferruccio Parazzoli, che il destino ha voluto abitasse su quel Piazzale Loreto da lui “cantato” nei suoi romanzi. E le note della commovente ‘San Lorenzo’ di Francesco De Gregori, scandita sulle immagini Luce, tra distruzione di una città e immagini di una nuova speranza di ricostruzione e convivenza nella pace.

Gianfranco Pannone. Regista e sceneggiatore, tra il 1991 e il 1998 ha prodotto e diretto la Trilogia dell’America (Piccola AmericaLettere dall’AmericaL’America a Roma) e nel 2001 Latina/Littoria, premiato come miglior film documentario al Torino Film Festival. Tra i suoi medio e lungometraggi ricordiamo: Pomodori (1999), Sirena operaia (2000), Pietre, miracoli e petrolio (2004), Io che amo solo te (2005), Cronisti di strada (2006), Il sol dell’avvenire(2008) – evento speciale al Festival di Locarno, ma che Storia… – presentato al Festival di Venezia 2010, Scorie in libertà (2011-2012), Ebrei a Roma – evento speciale alla Festa del Cinema di Roma 2012. Del 2014 il lungometraggio Sul vulcano, finalista ai David di Donatello e ai Nastri d’argento. Nel 2017 realizza Mondo Za su Cesare Zavattini, e Con Ugo, su e con Ugo Gregoretti. I suoi lavori gli sono valsi la partecipazione a numerosi festival italiani e internazionali. Socio fondatore di Doc/It e membro dell’associazione 100autori, è responsabile del Laboratorio di Cinema documentario al Dams dell’Università Roma Tre e professore al CSC-Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.

Ambrogio Sparagna. Musicista ed Etnomusicologo. Figlio di musicisti tradizionali, studia Etnomusicologia all’Università di Roma con Diego Carpitella con cui realizza numerose campagne di rilevamento audiovisivo sulla musica popolare italiana. A partire dai primi anni Ottanta intraprende una ricca e articolata attività concertistica sia in Italia che all’estero pubblicando oltre venti album. Dal 2004 al 2006 è Maestro Concertatore del Festival della Notte della Taranta e nel 2007 fonda a Roma l’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica. In questi anni di residenza al Parco della Musica ha composto una cinquantina di produzioni originali, che hanno avuto ampia circolazione in Italia e all’estero raccogliendo dovunque grandi consensi e numerosissimo pubblico. Ha curato per la RAI la serie di documentari L’Italia che risuona, dedicati alle tradizioni musicali italiane e realizzato con il regista Gianfranco Pannone i film prodotti dall’Istituto Luce Ma che storiaLascia stare i Santi, e l’ultimo Scherza con i Fanti.

SCHERZA CON I FANTI
Un film di Gianfranco Pannone e Ambrogio Sparagna
regia di Gianfranco Pannone
musiche di Ambrogio Sparagna
con la partecipazione straordinaria di Francesco De Gregori
fotografia Niccolò Palomba
montaggio Angelo Musciagna
suono in presa diretta Roberto Civitenga
Voci Alice Girodini, Roberto Abbati, Clemente Pernarella
materiali d’archivio Archivio storico Luce ricerche d’archivio Nathalie Giacobino
produzione esecutiva Maura Cosenza

Una produzione e una distribuzione Istituto Luce-Cinecittà

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