Il tredicesimo lungometraggio di Gianni Amelio dal titolo Hammamet si concentra sugli ultimi mesi di vita del leader socialista Bettino Craxi, interpretato da Pierfrancesco Favino.
Bettino Craxi è stato una figura politica molto importante per la Repubblica Italiana, Segretario del Partito Socialista Italiano dal 1976 al 1993 e Presidente del Consiglio dei Ministri dal 1983 al 1987.
Sono note alla cronaca le sue innumerevoli relazioni extraconiugali, tra cui quella con l’attrice Ania Pieroni (il potente politico le regalò un albergo e in seguito una piccola emittente televisiva, la GBR) e l’ultima con Patrizia Caselli, pur non divorziando dalla moglie Anna Maria Moncini da cui ha avuto i due figli: Stefania (1960) e Vittorio Michele detto Bobo (1964).
La trama
Il tredicesimo lungometraggio di Gianni Amelio dal titolo Hammamet si concentra prevalentemente sugli ultimi mesi di vita del leader socialista, passati precisamente a Hammamet in Tunisia, debilitato fisicamente da una grave forma di diabete e dal suo esilio involontario in terra tunisina, dove morirà il 19 gennaio 2000.
Le sue giornate trascorrono lentamente, scandite dalle visite della figlia Anita (Livia Rossi) e del suo nipotino, e dalla compagnia della moglie (Silvia Cohen).
Un giorno arriva inaspettatamente un giovane di nome Fausto (Luca Filippi), figlio di un ex compagno di partito deceduto (suicidatosi a quanto si vocifera), interpretato seppur brevemente da un ottimo Giuseppe Cederna.
Il ragazzo dagli atteggiamenti abbastanza strani diventa una presenza fissa nella residenza del leader socialista. Non si capisce il reale motivo della sua permanenza, ma inizierà a filmare con una telecamera alcune confessioni del vecchio presidente.
Favino: dopo Buscetta, Craxi
Pierfrancesco Favino, uno dei migliori attori italiani viventi che l’Italia può vantare di avere, riesce a calarsi in modo magistrale nei panni di Bettino Craxi.
La voce, la gestualità e le espressioni del viso sono perfettamente identiche a quelle del leader socialista, aiutato anche dalla somiglianza fisica, resa possibile attraverso un lungo e laborioso processo di make – up durato cinque ore.
Un ulteriore conferma del talento e della poliedricità attoriale di Favino, il quale è reduce dal successo internazionale de Il traditore di Marco Bellocchio nei panni di Tommaso Buscetta. Anche in quest’ultima opera è stato impressionante vedere lo studio sul personaggio che l’attore romano ha avuto modo di compiere per rendere al meglio il ruolo del pentito della mafia siciliana.
La fine di un uomo impotente
Hammamet non si concentra sulla carriera politica di Bettino Craxi o su quali siano le sue colpe, ma sulla figura di un uomo solo e malato, che sente l’avvicinarsi della sua fine.
Bellissima la scena dell’incontro tra Craxi e la sua amante (Claudia Gerini) avvenuta in una camera d’albergo. Il personaggio interpretato dalla Gerini è chiaramente quello di Patrizia Caselli, la nota conduttrice è stata la seconda amante di Bettino Craxi, la prima fu Ania Pieroni. La loro relazione è durata nove anni dal 1991 al 2000.
L’idea di Amelio è stata quella di tratteggiare una figura di un uomo che è stato il protagonista di una delle pagine più importanti della storia politica italiana del secolo scorso, ridotto a uno stato di impotenza e consapevole che il periodo d’oro che ha vissuto è stato solo un lontano ricordo.