‘Edward mani di forbice’ di Tim Burton con Johnny Depp
Parabola sulla difficoltà di accettare la diversità, Edward mani di forbice è uno dei film più amati di Tim Burton. La critica lo ha acclamato come un racconto senza tempo sull'amicizia ed è spesso citato come la migliore opera del regista. Johnny Depp, sepolto sotto un elaborato make-up, riesce ugualmente a dare spessore al suo gentile ma triste personaggio
Edward mani di forbice(Edward Scissorhands) è un film di Tim Burton del 1990, con Johnny Depp. Il film segna l’inizio di una sempre più stretta collaborazione tra l’attore e il regista, nonché l’instaurarsi definitivo della collaborazione tra il regista e il compositore Danny Elfman. Il concetto e molti dei temi di Edward mani di forbice possono essere comparati al romanzo gotico inglese Frankenstein di Mary Shelley e alla leggenda francese de La bella e la bestia. Da sottolineare la presenza tra gli attori di Vincent Price, di cui il regista è sempre stato un gran estimatore (vedi il cortometraggio Vincentdel 1982). Il film sarà il penultimo dell’attore. Con Johnny Depp, Winona Ryder, Dianne Wiest, Kathy Baker, Vincent Price.
Il film è una fiaba drammatica situata in una visione esagerata e altamente stereotipata del sobborgo americano e della tipica famiglia americana che vi abita. Combina intenzionalmente i cliché e gli stili cinematografici degli anni cinquanta, sessanta e ottanta. Il concetto, e molti dei temi di Edward mani di forbice possono essere comparati al romanzo gotico inglese Frankenstein di Mary Shelley e alla leggenda francese de La bella e la bestia.
La critica acclamò il film come un racconto senza tempo sull’amicizia; è spesso citato come il miglior film di Burton, anche se il successo fu modesto al botteghino, guadagnando 56 milioni di dollari in tutto il mondo. Il regista considera Edward mani di forbice come il film che più incarna il suo lavoro personale.
Da sottolineare la presenza tra gli attori di Vincent Price, di cui il regista è sempre stato un gran estimatore (vedi il cortometraggio Vincent del 1982). Il film sarà il penultimo dell’artista.
Com’è nato il film
Le origini di Edward mani di forbice si hanno nei disegni d’infanzia del regista Tim Burton, che rifletteva così i suoi sentimenti di isolamento e d’incapacità di comunicazione con le persone intorno a lui. Burton affermò che era spesso solo ed aveva problemi ad intrattenere amicizie. «Avevo la sensazione che le persone avessero semplicemente quest’impulso a lasciarmi da solo per qualche ragione, non so esattamente perché.» Commentò anche che «[questa cosa era] associata subcoscientemente ed era connessa ad un soggetto che voleva toccare ma che non poteva; che era sia creativo che distruttivo». Burton affermò che «nel business cinematografico, nel successo, nella vita ad Hollywood o nella mia infanzia, tre parole si ripetono con una regolarità che si rianima nelle orecchie di ogni mia introflessione: paura, pericolo e, più frequente di tutte, incorporeità. Così mi chiedo perché ogni cosa mi sembra incorporea?». Inoltre, Burton cita l’influenza di Frankenstein di Mary Shelley, del Fantasma dell’opera di Gaston Leroux, del Gobbo di Notre-Dame di Victor Hugo, di King Kong e de Il mostro della laguna nera.
Edward mani di forbice fu proiettato la prima volta in America il 7 dicembre 1990 e guadagnò 6.325.249 dollari nella sua settimana d’apertura. Ciò fu causa di una certa delusione per la 20th Century Fox, che pensava potesse battere il Batman(1989) dello stesso Burton e l’E.T. l’extra-terrestre (1982) di Steven Spielberg. Benché fu ben anticipato con un po’ di pubblicità (soprattutto per passaparola) avrebbe alla fine conquistato un modesto guadagno di 56.362.352 dollari, a livello mondiale, potendo così superare la spesa di produzione iniziale di 20 milioni. Box office a parte, il film divenne il più alto guadagno della 20th Century Fox nel 1990. Fu però ottimo il risultato al VHS, lanciato nel 1991 e che guadagnò 27.500.000 dollari per il solo noleggio.
La Trama di Edward mani di forbice
Peggy scopre nel castello sulla collina un curioso giovane, Edward, “creato” da uno strano inventore che è morto prima di potergli sistemare gli arti superiori. Le sue mani, incomplete, sono infatti due lunghe forbici. Peggy decide di portarlo a casa dal marito e i due figli, Kevin e Kim. Edward diventa il beniamino delle vicine, fino a quando una serie di rocambolesche circostaze amorose lo porteranno a trasformarsi in un “mostro”, odiato e scacciato da tutti.
La recensione
Parabola sulla difficoltà di accettare la diversità nella cultura occidentale, Edward mani di forbice è uno dei film più acclamati in tutto il mondo di Tim Burton, per molti il suo capolavoro. Rispetto ad alcuni suoi film più recenti, questo Edward ha il vantaggio della freschezza, dell’originalità non artefatta, di un’invenzione figurativa ancora ammaliante che sa trarre il massimo dalle scenografie ipercolorate e dalla fotografia dalle tonalità sature. Tuttavia, non è un film solo di confezione, perché il discorso che sta alla base della sceneggiatura è molto serio, con una condanna netta e senza appello dei pregiudizi e dell’intolleranza verso l’elemento “estraneo”, l’altro da sé che costituisce uno dei primi e dei più memorabili freak burtoniani.
Johnny Depp è sepolto sotto un elaborato make-up, ma riesce ugualmente a dare spessore al suo gentile ma triste Edward, vittima di un mondo che non riesce a dare valore a ciò che non si conforma alle sue regole; Winona Ryder era ancora giovane e affascinante, affiancata da una Dianne Wiest brava quasi quanto nei film di Woody Allen; infine, alcuni gustosi cameo, fra cui quello di Alan Arkin, nel ruolo del padre, e quello strepitoso di Vincent Price, nei panni dell’inventore, un omaggio cinefilo sicuramente azzeccato. Non manca forse qualche esagerazione un po’ ridondante nello studio di questa comunità alle prese con un freak prima accettato con una certa sufficienza, poi velocemente scartato e considerato elemento di pericolo, ma la poesia gotica del racconto è spesso seducente e il regista riesce ad unire forma e contenuto in maniera intelligente e sensibile, aggirando gli ostacoli del deja vu.
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Edward mani di forbice
Anno: 1990
Durata: 103'
Genere: Fantastico
Nazionalita: USA
Regia: Tim Burton
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