Fra i film che concorrono al Premio Fuori dal Giro al FCP – Festival del Cinema di Porretta, giunto alla sua XVIII edizione, un piccolo film connotato da grandi significati e dal coraggio di affrontare le questioni senza girarci intorno.
Con la regia di Kristian Gianfreda distribuito da Coffee time film con Sunset Produzioni e con il Sostegno della Regione Emilia Romagna, con interpreti Idamaria Recati, Luigi Navarra, Giorgio Borghetti, Carlo Maria Rossi, Barbara Abbondanza, Marco Berta, Francesco Yang, Aaron Maccarthy, Marco Brambini, Patrizia Bollini, Federica Pocaterra, Solo cose belle è stato realizzato con la partecipazione della Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da Don Oreste Benzi e da altre case famiglia dell’Associazione che da anni diffondono i valori dell’inclusione e dell’emarginazione oltre a disabili, ex prostitute ed ex tossicodipendenti.
Il film è stato presentato in anteprima a Rimini il 7 dicembre in occasione del cinquantennale della Comunità Papa Giovanni XXIII, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e successivamente al Senato della Repubblica due giorni prima dell’uscita ufficiale nelle sale cinematografiche il 9 maggio 2019.
Il battito di ali di una farfalla
Nelle prime scene troviamo un primissimo piano sul volto di una ragazza, colei che durante le scene successive attraverserà momenti complessi per arrivare a una trasformazione che il regista ci annuncia con il battuto d’ali di una farfalla poggiata su un muretto, che spicca il volo trovando la propria direzione.
Gianfreda illumina piccoli dettagli che presentano di volta in volta Benedetta, dal contenitore dei trucchi, alla farfalla che spicca il volo, per accompagnarci dentro una trasformazione.
Insieme a lei mutano le vicende e i personaggi presentati con una piacevole carrellata di volti tipici, fra le strade di un piccolo paese dell’entroterra riminese.
Una storia di trasformazioni
Benedetta è la figlia sedicenne del Sindaco di un piccolo Borgo Romagnolo che si imbatte in una casa famiglia eccentrica e strampalata. Qui incontra strani personaggi come disabili, ex prostitute oltre ad un ragazzo che sconta la pena in Comunità.
È proprio in questo luogo ameno che incontra l’amore, Kevin.
Con il pretesto di questo amore nato in maniera del tutto improbabile, il regista ci mostra come i battiti del cuore, i sentimenti e le emozioni annullino le diversità.
Solo cose belle, scoppiettante di momenti drammatici, ironici, teneri, è un piccolo scrigno di tesori
Solo cose belle, scoppiettante di momenti ora drammatici, ora ironici, ora teneri, è un piccolo scrigno di tesori che riesce ad andare oltre il pietismo e ad affrontare temi scabrosi con quel pizzico di ironia, che attraverso una carrellata di personaggi, giunge a farci comprendere le cose che veramente contano nella vita.
Tutto il paese è coinvolto nel racconto. Dalla macellaia esuberante al carabiniere rassicurante, al sindaco marito della Presidentessa di un’associazione intenta ad aiutare i cittadini più bisognosi, come ella stessa dice nel film, fino alla famiglia Motta, che sostiene i progetti di aiuto.
Le vicende si dipanano con leggerezza e non scadono mai nel già detto o nel pietismo fra piazzette e borghi che assumono una dimensione umana mai falsata da falsi perbenismi.