Si esce dalla sala consci di aver visto due ore di bel Cinema. Céline Sciamma scrive e dirige un film curatissimo senza artifici né sovrastrutture. Ritratto della giovane in fiamme gioca e trova la sua forza nella sottrazione: la recitazione contenuta e rigorosa e l’assenza di musica lasciano spazio ai silenzi, al fragore delle onde e del vento di una natura inospitale e fredda ma meravigliosa, come l’anima delle protagoniste di questa storia.
Un grande amore, un racconto che parla di donne, della loro capacità di sostenersi e di perseguire i loro desideri contro ogni coercizione o moralismo
Bretagna fine ‘700: tre donne di estrazione sociale e culturale diversa riusciranno, seppur per un breve momento, a uscire dai ruoli e dalle convenzioni sociali imposte, condividendo la libertà delle loro scelte svincolandosi da ogni tabù e pregiudizio. Luce intensa e oscurità tagliata dal chiarore delle candele, un unico intenso ipnotico canto a suggellare segreti. È la storia di un grande amore, ma è anche un racconto che parla di donne, della loro capacità di sostenersi e di perseguire i loro desideri contro ogni coercizione o moralismo. Siamo il frutto della storia del nostro passato ed è questo il messaggio che ci viene dato dalla Sciamma.
Femminile e con un eco femminista, sicuramente dedicato a un pubblico femminile, potrà piacere anche agli uomini ai quali darà una chiave di lettura in più sull’altra metà del cielo
Premiato allo scorso Festival di Cannes per la migliore sceneggiatura e con la Queer Palm, nonché designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI), Ritratto della giovane in fiamme ricorda in alcuni momenti Lezioni di Piano, un’altra grande storia di donna forte e ribelle. Non a caso le due registe sono amiche e condividono un percorso importante nel mondo del cinema. Per l’intensità della storia che si svolge in pochi giorni il film ricorda anche I Ponti di Madison County con Clint Eastwood e Meryl Streep. Lì c’era un fotografo, qui una pittrice che usa il suo sguardo interno ed esterno per ridisegnare la realtà e fissare momenti di intensa intimità.
Femminile e con un eco femminista, sicuramente dedicato a un pubblico femminile, potrà piacere anche agli uomini ai quali darà una chiave di lettura in più sull’altra metà del cielo.