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Cinema is the Future: quando il cinema si mette al servizio dell’ambiente

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CINEMA IS THE FUTURE
Fondazione Cineteca Italiana insieme al Festival CinemAmbiente con l’obiettivo di programmare in modo continuativo ogni mese film legati alle tematiche ambientali al MIC – Museo Interattivo del Cinema.
In collaborazione con Fridays For Future Milano.

Prossimo appuntamento venerdì 13 dicembre ore 19.

Fondazione Cineteca Italiana è lieta di annunciare l’accordo di collaborazione siglato con il Festival CinemAmbiente con lo scopo di programmare, a partire dal mese di Novembre, un appuntamento fisso mensile dedicato a film e documentari che esplorano le tematiche ambientali.

La salvaguardia dell’ambiente, i rischi del riscaldamento globale, gli eccessi della globalizzazione e del sistema consumistico, la possibilità di sviluppo di stili di vita maggiormente sostenibili, sono oggi più che mai tematiche di forte attualità, che vedono la partecipazione attiva e l’impegno di associazioni ed enti.

Il Festival CinemAmbiente, fondato e diretto da Gaetano Capizzi e organizzato dall’Associazione Cinemambiente e dal Museo Nazionale del Cinema a Torino, ha da vent’anni l’obiettivo di presentare i migliori film e documentari ambientali a livello internazionale e contribuire, con attività che si sviluppano nel corso di tutto l’anno, alla promozione del cinema e della cultura ambientale.

La rassegna Cinema is the Future intende esplorare, tramite la potenza delle immagini, le tematiche legate all’ambiente, proponendo incontri di riflessione e dibattito che possano diventare un vero e proprio Osservatorio sull’Ambiente e sul Cinema sull’Ambiente nell’area del milanese.

I film della rassegna, appartenenti alla library del festival CinemAmbiente, esploreranno attraverso diversi punti di vista gli argomenti più attuali: dalla smisurata produzione di plastica all’inquinamento ormai irreversibile degli oceani, dal surriscaldamento globale alla lotta allo spreco.
 
Il progetto vede anche la partecipazione del Movimento Fridays For Future di Milano, che arricchirà le proiezioni con momenti di dibattito e di riflessione intorno alle tematiche affrontate dai film.
 
Le proiezioni si svolgeranno al venerdì, giorno dedicato alla lotta per l’ambiente, scelto per gli scioperi globali sul clima dagli attivisti di Fridays For Future. 

Prossimo appuntamento venerdì 13 dicembre alle ore 19 presso il MIC – Museo Interattivo del Cinema con il documentario Oceani. Il mistero della plastica scomparsa (Océans. Le Mystère Plastique, Vincent Perazio, 2018), appassionante documentario e lucida indagine sul problema ormai urgente della dispersione della plastica che, non essendo biodegradabile, si rompe in microparticelle tossiche, invisibili all’occhio umano. Tale processo sta dando vita a un nuovo ecosistema: la plastisfera. Il film esplora quali siano le conseguenze di questo preoccupante fenomeno. Il film andrà in replica venerdì 20 dicembre alle ore 19.

I PROSSIMI FILM IN RASSEGNA
MIC – Museo Interattivo del Cinema

Oceani, il mistero della plastica scomparsa
(Océans, le Mystère plastique)

di Vincent Perazio, documentario, Francia 2016 53′
Solo l’1% della plastica che fluttua negli oceani raggiunge le coste o rimane intrappolata nei ghiacci artici. Del restante 99%, stimato intorno a centinaia di migliaia di tonnellate, si sa ancora troppo poco. Non essendo biodegradabile, la plastica non scompare, semplicemente si rompe in microparticelle tossiche, in gran parte invisibili all’occhio umano. Tale processo di trasformazione sta dando vita a un nuovo ecosistema: la plastisfera. Si affaccia così, sempre più urgente, la necessità di indagare il fenomeno e le sue conseguenze: dove si trovano queste particelle? Ingerite dagli organismi o depositate sul fondo marino? E qual è il loro impatto sulla catena alimentare?

A Plastic Surgery: Coca-Cola’s Hidden Secrets
di Sandrine Rigaud, Francia 2018 53′
Ogni secondo nel mondo vengono prodotte circa dieci tonnellate di plastica, di cui il 10% finisce negli oceani. Di fronte a un tale flagello, i grandi marchi continuano a rendere dipendente il consumatore dal materiale plastico. Nel tentativo di verificare le politiche aziendali in merito, il documentario prende in esame le strategie della Coca-Cola Company che, si calcola, venda 4.000 bottiglie al secondo. Il colosso della bibita più bevuta al mondo ha infatti annunciato un nuovo piano di produzione basato sul riciclaggio. Ci si potrà fidare o si scoprirà che tali promesse sono piene di zucchero come i loro prodotti?

Useless
di Rakel Garðarsdóttir e Agusta M. Olafsdottir, Islanda 2018 55′
Una giovane madre islandese, avvertendo la questione della produzione dei rifiuti in tutta la sua problematicità sociale e ambientale, cerca di analizzarne i meccanismi per capire quali cambiamenti attuare nel proprio quotidiano. In particolare concentra la sua attenzione sugli sprechi nel consumo alimentare e nell’industria della moda. Attraverso interviste con vari esperti, designer, attivisti e manager industriali, oltre a far luce sul problema, vengono offerte soluzioni efficaci, in grado di portare a una significativa riduzione degli sprechi.

Time Thieves. Your Time is their Business
di Cosima Dannoritzer, Spagna, Francia 2018 52′
C’è una nuova fonte naturale bramata da tutti: il tempo. Un’indagine attraverso numerosi paesi con interviste a intellettuali ed esperti per riflettere sul valore del tempo e rivelare quanto la sua monetizzazione, da parte di un sistema economico ormai predominante, influisca sulla vita quotidiana.  Quali possibilità abbiamo per rivendicare il controllo nelle nostre vite lavorative e personali di questa risorsa preziosissima, ma forse irrimediabilmente esaurita?

System Error
di Florian Opitz, Germania 2018 97′
Il mondo è ossessionato dalla crescita economica. Ma fin dove sarà possibile spingere questo modello di sviluppo perpetuo, in un pianeta sempre più chiuso nella morsa di crisi finanziarie, cambiamenti climatici ed esaurimento delle risorse naturali a disposizione? A partire da questa contraddizione, viene compiuto un viaggio nei vari continenti attraverso la prospettiva di coloro che gestiscono il sistema attuale, guardando al capitalismo globale come a una legge della natura e affidandosi a una proclamata capacità di auto-guarigione del mercato.

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