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Al Visionario di Udine omaggio al grande maestro Arthur Penn

Si svolgerà mercoledì 3 novembre al Visionario Attraverso un vetro oscuro, l’evento curato da Luca Censabella nel corso del quale verrà omaggiato il compianto regista americano Arthur Penn a poco più di un mese dalla sua scomparsa.

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A poco più di un mese dalla sua scomparsa,
la mediateca “Mario Quargnolo” del Visionario e il Centro Espressioni Cinematografiche
omaggiano il grande regista americano Arthur Penn con l’evento
“Attraverso un vetro oscuro”

Si svolgerà mercoledì 3 novembre al Visionario Attraverso un vetro oscuro, l’evento curato da Luca Censabella nel corso del quale verrà omaggiato il compianto regista americano Arthur Penn a poco più di un mese dalla sua scomparsa. Organizzata dalla Mediateca “Mario Quargnolo” del Visionario in collaborazione con il Centro Espressioni Cinematografiche, la serata avrà inizio alle ore 19.30 con una breve introduzione sull’opera del grande cineasta e proseguirà con la proiezione dei film Anna dei miracoli (ore 20.00) e, a seguire, Furia Selvaggia (ore 21.45 circa). L’evento è riservato e a ingresso libero per i soci della Mediateca “Mario Quargnolo”.

Il 28 settembre di quest’anno il cinema mondiale si è vestito a lutto per salutare uno dei più importanti registi americani: Arthur Penn. Pioniere di un nuovo cinema americano molto vicino ai gusti e allo stile europei, Penn è stato l’indiscusso anticipatore di quella rivoluzione cinematografica nota come Nuova Hollywood che avrebbe fatto emergere i nomi di Scorsese, Coppola e Spielberg, tutti dichiaratamente ispirati dalle sue opere. Formatosi nella Live Tv degli anni ’50 e grande personalità del teatro newyorkese, sin dal suo esordio nel 1958 con Furia selvaggia – Billy the kid Penn ha iniziato un percorso di destrutturazione del cinema americano realizzando potenti opere, personali e sovversive capaci di riscrivere il linguaggio dal suo interno. Autore di un cinema sottile e affilato come la lama di un coltello, Penn ha girato solo quattordici pellicole in cinquantadue anni di carriera (a testimonianza di quanto fosse selettivo e oculato nelle sue scelte), mostrandosi sempre alla ricerca di autonomia creativa e di storie e personaggi forti.

Per commemorarlo sono stati scelti due titoli che ben rappresentano il suo cinema e che risultano meno frequenti nei passaggi televisivi. Il primo è il dramma Anna dei miracoli con Anne Bancroft e Patty Duke, storia di una bambina di famiglia agiata cieca e sorda che non ha mai visto la luce e del suo scontro con un’educatrice che cercherà di insegnarle a comunicare. Tratto da un dramma teatrale portato sui palchi dal regista e dalle stesse attrici, è un fulgido esempio dell’intensità del cinema di Penn e di quella cura per la recitazione (fu direttore e insegnante del leggendario Actor Studios) che valse alle due attrici protagoniste il premio Oscar. Il secondo film è il suo esordio cinematografico, ovvero Furia selvaggia, tratto da una pièce di Gore Vidal. L’importanza dell’opera non risiede solo nel modo in cui Penn ritrae Billy the kid, ovvero come un outsider che non riesce a contenere la sua follia, ma anche nell’aver costruito uno dei primissimi western che puntano a sgretolare il mito fondante della cultura e del cinema americano. Questa pellicola, accolta negativamente in patria, fu invece esaltata in Europa dove Penn ha riscosso grande successo e guadagnato la fiducia di registi come Godard e Truffaut.

Per info e il programma:
CEC – Centro Espressioni Cinematografiche

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