RezzaMastrella
con Antonio Rezza
Habitat di Flavia Mastrella
e con Ivan Bellavista, Chiara Perrini, Manolo Muoio, Enzo di Norscia, Neilson Bispo
assistente alla creazione: Massimo Camilli luci e tecnica: Daria Grispino
organizzazione: Stefania Saltarelli macchinista: Andrea Zanarini
dal 17 dicembre 2019 al 5 gennaio 2020
Teatro Vascello di Roma
Antonio Rezza e Flavia Mastrella, pluripremiati e proclamati Leoni d’oro alla carriera per il Teatro 2018 dalla Biennale di Venezia, sono i fautori di un nuovo linguaggio comunicativo, inimitabile nel panorama teatrale contemporaneo. L’arte figurativa e la drammaturgia di Rezza e Mastrella, in grado di esprimere una originalità mai sconfessata, tornano sul palcoscenico del teatro Vascello presentando tre opere.
Fotofinish, dal 17 al 22 dicembre. Debutta nel 2003 e racconta le vicende di un uomo che si fotografa per sentirsi meno solo. Grazie alla moltiplicazione della sua immagine arriverà a credersi un politico che si rivolge ad una folla che non c’è, ma che lo galvanizza come tutte le cose che non avremo mai. Impazzirà poco a poco … ma mai completamente.
Bahamuth, dal 26 al 31 dicembre. L’opera, del 2006, è liberamente ispirata alla creatura descritta ne “Il Manuale di Zoologia fantastica” di Borges: un pesce talmente immenso e vasto da rappresentare l’impossibilità dell’infinito di essere percepito nella sua completezza dalla scienza umana. Animale che rappresenta, per la coppia RezzaMastrella, un pretesto per raccontare altro. La notte del 31 dicembre dopo lo spettacolo, attenderemo insieme il nuovo anno con l’Asta al Buio, battitore d’eccezione Antonio Rezza.
Anelante dal 3 al 5 gennaio 2020, l’ultimo lavoro. Anelante è l’uomo che esiste nel suo struggimento. Decanta l’alienazione e la disperazione di esseri umani tramutati in entità virtuali. Esalta la visione del sé idealizzato, non riesce ad ascoltare e utilizza solo la sua comunicazione verbale. Anelante è un essere mitologico, affronta con il tratto stilistico tipico di Rezza Mastrella, i contorni delle effigi storico-cromatiche della nostra epoca.
“Ci guardiamo alle spalle. In un momento mai così disperato, siamo a nostro agio. Finalmente tutt’intorno c’è la stessa atmosfera priva di prospettive che ci ha permesso di creare tanta allegria senza che ce ne fosse reale necessità. Facciamo questi tre spettacoli perché con piglio irriducibile abbiamo costruito un esempio di arte indipendente. I compromessi sono vicini alla fine del loro percorso ed essere ammirati dai morti è motivo di vanto e di preoccupazione. Mai come ora il nostro linguaggio è attuale. Adesso sta a noi cambiare strada. Stiamo lavorando alla nuova opera che debutterà in coproduzione con il teatro Vascello nel 2020.
E’ una storia senza tempo e senza spazio, con solo le ossessioni.” Antonio Rezza e Flavia Mastrella
Fotofinish da martedì 17 a domenica 22 dicembre 2019
martedì/mercoledì/giovedì/venerdì ore 21.00 – sabato ore 19.00 – domenica ore 17.00
Bahamuth da giovedì 26 a martedì 31 dicembre 2019
giovedì/venerdì/lunedì ore 21.00 – sabato ore 19.00 – domenica ore 17.00
martedì 31 dicembre ore 21.00 Speciale Capodanno (spettacolo e asta al buio)
Anelante da venerdì 3 a domenica 5 gennaio 2020
venerdì ore 21.00 – sabato ore 19.00 – domenica ore 17.00
Teatro Vascello
Via Giacinto Carini, 78 Roma
Biglietti: intero € 25 – ridotto over 65 € 18 – ridotto under 26 € 15
Abbonamento libero “Ponentino” € 60 (5 spettacoli a scelta tra le proposte di teatro musica e danza)
Info 06.5881021 / 06.5898031 promozione@teatrovascello.it botteghino@teatrovascello.it
Speciale promozione gruppi (minimo 10 persone) 13 €
info 338.6089180 / rezzamastrella@hotmail.it
(i biglietti per i gruppi vanno ritirati almeno un giorno prima presso il botteghino del Teatro Vascello)
www.teatrovascello.it – www.rezzamastrella.com
Ufficio Stampa: Chiara Crupi – Artinconnessione t. 3932969668 mail. info@artinconnessione.com
Comunicazione web: Silvia Vecchini – Facebook: Rezzamastrella
Cenni biografici
Flavia Mastrella e Antonio Rezza si occupano di comunicazione involontaria. Hanno realizzato tredici opere teatrali (tra cui Pitecus, Io, Fotofinish, Bahamuth, 7-14-21-28, Doppia Identità, Fratto_X e Anelante) cinque film lungometraggi (tra cui Escoriandoli presentato a Venezia nel 1996, Delitto sul Po e Milano Via Padova) e una serie sterminata di corto e medio metraggi. Nel 1991 presentano Barba e cravatta al festival di Avignone. Flavia Mastrella si occupa inoltre di scultura, fotografia, video-scultura (ha esposto alla GAM, al Mambo e al PAN) e Antonio Rezza di letteratura pubblicando i suoi romanzi con Bompiani (Premio Feronia 2008 con Credo in un solo oblio). Tra il 1996 e il 1998 collaborano con Tele+ ideando la trasmissione Critico e Critici. Per RAI 3 hanno realizzato nel 2000 il programma Troppolitani. Nel 2008 ricevono il Premio Alinovi per l’arte interdisciplinare e pubblicano con Kiwido la prima raccolta video del loro cinema in bianco e nero Ottimismo democratico. Nel 2010 presentano a Madrid e a Palencia, Pitecus in lingua spagnola ed eseguono alcune azioni performative insieme agli Afterhours. Nel 2011 presentano 7-14-21-28 al Théâtre de la Ville di Parigi e nel 2013 al Theatre Center Na Strastnom di Mosca. Nel 2012, edito da Barbès, è uscito il libro – La noia incarnita, il teatro involontario di Flavia Mastrella e Antonio Rezza. Nel 2013 sono stati loro conferiti il Premio Hystrio e il Premio Ubu. Nel 2014 pubblicano con la casa editrice il Saggiatore Clamori al vento. Nel 2016 viene loro assegnato il Premio Napoli; nello stesso anno presentano al Teatro La Mama di New York Pitecus. Nel 2017 ricevono a Montecitorio l’attestato di Unicità nella Cultura e il Premio Ermete Novelli. Nel 2018 viene loro assegnato dalla Biennale di Venezia Il Leone d’oro alla carriera. Nel 2018 realizzano per RAI 3 il programma televisivo “La tegola e il caso”. Nel 2019 La Milanesiana conferisce loro il Premio Rosa d’oro. Le loro opere letterarie sono in stampa con la casa editrice La nave di Teseo. Collaborano da diversi anni con TSI La Fabbrica dell’Attore Teatro Vascello e con la Fondazione Teatro Piemonte Europa.