Andrea Lodovichetti ha vinto molto, non solo nei festival per cortometraggi italiani, ma anche e soprattutto all’estero. Se in “Fragile” affronta, con innata classe e senso del movimento, il trasloco e il distacco di un padre e una famiglia dal rapporto spigoloso e condannato da anni al silenzio, ne “Il Diavolo”, ispiratosi al racconto “Le Diable” di De Maupassant, rende alla perfezione il cinismo e le farsesche credenze popolari di un paese senza luogo o tempo.
Un cortometraggio che suscita risate amare, che riesce a sfruttare completamente la grande capacità mimica di Angela Goodwin , attrice dalle enormi armi comunicative. Ma di certo il suo piccolo gioiello è “Sotto il mio giardino”. Presentato in moltissimi festival internazionali, tra cui Il festival Internazionale di Pechino e quello di Rhode Island, ha girato il mondo, enormemente apprezzato dalla critica e dal pubblico, che hanno reso giusto omaggio all’ottimo lavoro di Lodovichetti. Con il suo piccolo eroe, Marco, bambino curioso e vivace, ma allo stesso tempo, caparbio e fantasioso detective, Andrea tocca momenti di delicata poesia e manifesta la giusta sensibilità, necessaria ad entrare in contatto con il mondo infantile. Il “Sotto il mio Giardino”, giallo semplice ma non veloce, risulta magistralmente scandito nelle sequenze delle immagini, donando un finale… Da vedere. Vale davvero la pena di conoscere Andrea ed il piccolo Marco…
Laura Novak