Limitless è un film del 2011 diretto da Neil Burger.
La genesi di Limitless
Il soggetto si basa sul romanzo Territori oscuri (The Dark Fields) del 2001 di Alan Glynn. Tratta dell’effetto sconvolgente che ha una misteriosa e potentissima droga in grado di aumentare la potenza del proprio cervello sulla vita di un uomo. Il film, costato 27 milioni di dollari, ha incassato circa 79 milioni di dollari negli Stati Uniti e circa 161 milioni di dollari in tutto il mondo. Sceneggiato da Leslie Dixon, Limitless è interpretato da Bradley Cooper, Robert De Niro, Abbie Cornish, Andrew Howard e Anna Friel.
Limitless, la trama
Eddie Morra (Bradley Cooper) è uno scrittore a corto di idee. Per quanto si sforzi non riesce a raggiungere l’ispirazione necessaria per scrivere neanche una parola. Quando un vecchio amico rientra nella sua vita e gli propone un trip con una nuova droga chiamata NZT, il suo cervello comincia a funzionare a pieno regime. Gli offre la possibilità di rievocare ogni singolo momento e dettaglio della sua vita, imparare una nuova lingua in un istante e risolvere complesse equazioni matematiche. Purtroppo una volta terminato l’effetto della droga NZT, di quelle capacità non resta alcuna traccia.
Grazie agli effetti della droga comunque Eddie si fa notare a Wall Street attirando l’attenzione di Carl Van Loon (Robert De Niro) uno degli uomini più potenti e in vista dell’ambiente finanziario. Con l’aiuto di Eddie, Carl vuole mettere a punto una complicatissima operazione di fusione tra aziende con il chiaro intento di sconvolgere le istituzioni finanziarie. Poco prima che l’operazione sia finalizzata, però, il segreto di Eddie viene scoperto da personaggi poco amichevoli ed inizia una sfiancante corsa contro il tempo in cui non giocano a suo favore i debilitanti effetti collaterali della droga.
Un mix di generi
Limitless, firmato dal regista di The Illusionist e Divergent, Neil Burger, è progettato per fare una spola vorticosa tra generi e stili diversissimi. Una scelta che (al di là dei gusti e degli effetti) va ritenuta molto coraggiosa nel prolungato stand-by di Hollywood e dintorni. Non si può dire che lo spunto da commedia – basato sulla satira dell’attuale delirio di umana onnipotenza – sia imprevedibile. Le cose cambiano, però, quando la pillola che produce una così fruttuosa dipendenza comincia a fare gola agli ambigui affaristi. Il prototipo viene affidato al cammeo del solito Robert De Niro in libera uscita permanente.
Limitless, proprio come se volesse modellarsi sui processi mentali alterati del protagonista, si scatena su una gamma sgargiante e barocca di tecniche di ripresa. Colori stilizzati e leitmotiv narrativi che lo condurranno (tra numerose perdite di equilibrio, credibilità e compattezza) a sottofinali e finali ‘neuronali’ degni dei libri-culto di Ballard o Gibson.
La domanda che pone implicitamente questa specie di favola faustiana, basata sul libro The Dark Fields di Alan Glynn, non ha alcun intento moralizzatore. Vuole solo agganciare l’attenzione dello spettatore e farlo entrare nella dinamica di un thriller. Un thriller che, svolgendosi in gran parte nella testa supergasata di Morra, assume il ritmo frenetico e surreale di un tipico viaggio sotto effetto di droga. Facendo abile uso di macchina a mano ed effetti ottici, Neil Burger riesce a visualizzare in divertenti, pirotecniche immagini, il funzionamento di una mente che corre a mille; mentre Bradley Cooper interpreta in modo accattivante e sfaccettato il mercuriale Eddie.
Il film è disponibile su Netflix.