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IX France Odeon: Dernier amour di Benoit Jacquot, un amore infelice di Giacomo Casanova

Valeria Golino, attrice ospite d'onore della terza serata, ha ricevuto il Prix Foglia d'Oro e presentato il film Dernier amour di Benoit Jacquot

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Dopo Myriam Bru, che ha ricevuto il Prix Foglia d’Oro, una preziosità realizzata dall’antica fabbrica Manetti Battiloro che dal Seicento produce la materia prima per dorare oggetti d’arte, l’elegante riconoscimento è andato a Valeria Golino, attrice ospite d’onore della terza serata, che ha ricevuto il Premio e presentato il film Dernier amour di Benoit Jacquot. Un capitolo della vita di Giacomo Casanova che in pochi conoscono e che il grande seduttore ha scritto nelle sue Memorie (dal libro Asso di cuori). Interpretato da Vincent Lindon, il film è un’anatomia del desiderio ambientata a Londra, dopo che Casanova era evaso dal carcere veneziano. Qui incontra e conosce Marianna Charpillon, interpretata da Stacy Martin, una donna giovane e seduttiva di indubbia moralità, che inizia con lui un gioco estenuante di conquista che lui, come è solito fare nella veste di seduttore, asseconda ignaro di divenire lui il sedotto fra le energie vitali delle sue abitudini sessuali e quelle di una biografia altrettanto energica. La materia del suo racconto è fatta di anime e di corpi, di cose e luoghi reali dove si innesca una narrazione senza fine in quanto racconta l’eterno gioco della seduzione.

In ogni seduttore si nasconde un sedotto e nel suo film Benoit Jacquot ha la capacità di mostrarcene tutti i passaggi come nel rovesciamento di un guanto. La Charpillon diviene per Casanova tutto ciò di cui lui è alla ricerca: lo stile, la grazie, la curiosità, l’inafferrabilità e tratta il proprio corpo come un esperimento attraverso il quale scoprire tutti i concetti che hanno a che fare con l’amore, la sensualità e la sessualità. Giacomo, dopo aver incontrato Marianna a casa di un ufficiale inglese, restò colpito da qualcosa di indecifrabile di cui la donna era portatrice. Per lei non badava a spese e si accontentava di promesse e negazioni. Più lui si infiammava di passione, più lei lo rifiutava, assumendo atteggiamenti ritrosi. Dopo tre tentativi, Casanova pensò di lasciare la preda, ma quando la zia della ragazza lo pregò di rivederla si recò a casa di lei, che si fece trovare nuda a fare il bagno e si finse scandalizzata cacciandolo e cucinandoselo di tutto punto, come si suol dire. Da quel momento Giacomo abbandonò le vesti di seduttore e incominciò a divenire sedotto. Casanova, che era dotato di grande intelligenza, comprendeva bene cosa stava accadendo, anche perché la ragazza utilizzava le sue stesse armi, ma non riusciva a staccarsi da lei, innamorato come mai aveva avuto la sensazione di esserlo. Un gioco di caldo e freddo, gatto e topo, offerta e rifiuto, senza mai sapere se si tratta di un gioco vero e proprio, del desiderio di essere amata o di una vendetta che potrebbe risalire a un incontro avvenuto a Parigi molti anni prima.

L’ascendente che quella creatura aveva su di me era irresistibile e io ero convinto che l’unico modo per evitare di esserne vittima era quello di non vederla o di rinunciare, anche frequentandola, a godere delle sue bellezze. Ma la briccona s’era messa in testa di neutralizzare le mie mosse”, scrive il seduttore nelle sue Memorie. Tentò anche di averla pagandola, dopo aver saputo degli indubbi costumi di lei che naturalmente fece l’offesa e la ritrosa. Il gioco andò avanti per molto tempo a regali, offese, rifiuti, promesse mancate. La giovane non perde occasione per stuzzicarlo e poi rifiutarsi. Per lei Casanova tentò anche il suicidio, gettandosi nel Tamigi, fu salvato grazie all’intervento di Edgar, un passante che si rese conto di quanto sarebbe accaduto se non fosse intervenuto. La Charpillon riuscì a far diventare Casanova l’anti-Casanova. Benoit Jacquot, pur modificando alcune scene, ci restituisce questa pagina della vita del grande libertino. Valeria Golino nel film ha un piccolo ruolo dove, come lei stessa ha affermato in un’intervista (fattale da Maurizio Costanzo), ha voluto giocare a fare la dama del ‘700.

France Odeon, diretto da Francesco Ranieri Martinotti, ancora una volta ha fatto centro con la nuova Presidenza di Enrico Castaldi, in collaborazione con l’Istituto Francese e Fondazione Sistema Toscana. Il film è prodotto da Les Films du Lendermain e JPG Films e coprodotto da Wild Bunch, France 3 Cinema, Les Films du Fleuve e Cohen Media Group.

  • Anno: 2019
  • Durata: 106'
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Francia
  • Regia: Benoît Jacquot

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