Il cortometraggio del talentuoso Francesco Cannavà, con protagonisti Corrado Fortuna (“My name is Tanino”) e la bellissima Maura Leone, racconta una storia senza utilizzare neanche una parola. Le uniche parole che servono all’autore sono quelle di una citazione da uno dei più interessanti autori contemporanei: Michel Houellebecq. Cannavà cita un passaggio del maestro francese che parla degli spazi che gli esseri umani creano tra di loro e dei quali hanno al contempo paura. La storia inizia in un vagone della metropolitana completamente vuoto.
Un ragazzo ed una ragazza si fissano reciprocamente. Poi lei scende alla sua fermata. Lui è insicuro, ma alla fine decide di seguirla. La ragazza entra in un locale. Si tratta di un locale di lap-dance. Il ragazzo entra e chiede di lei. La ragazza gli effettua il servizio previsto nella zona privata. Alla fine della nottata, la ragazza esce dal locale. Lei entra in casa e, piangendo, sfoglia una serie di foto. Poi la sorpresa per lo spettatore, di quelle che rimangono impresse per tutta una vita. Possiamo parlare di un piccolo capolavoro di narrazione, coadiuvato da un’ottima fotografia, montaggio e interpretazione, senza dimenticare il lavoro organizzativo del produttore esecutivo Giovanni Maria Scotti. “Red line” ha vinto il primo premio del Taormina Film Festival 2007, è stato finalista nella competizione per i Nastri d’Argento ed è stato selezionato al Tribeca di New York.
Fabio Sajeva