Oggi vi raccontiamo di Vita da vampiro – What We Do in the Shadows, un film del 2014 scritto, diretto ed interpretato da Taika Waititi e Jemaine Clement. Il film è girato completamente in stile mockumentary: il pretesto narrativo vede una troupe televisiva che segue la vita dei vampiri per la realizzazione di un documentario. Dal film sono tratti due spin-off televisivi: Wellington Paranormal (2018) e What We Do in the Shadows (2019). Il film è stato presentato alla trentaduesima edizione del Torino Film Festival 2014 vincendo il premio per la miglior sceneggiatura; è vincitore, inoltre, del premio del pubblico al Trieste Science+Fiction Festival 2015, festival dedicato al cinema fantastico. Con Jemaine Clement, Taika Waititi, Jonny Brugh, Cori Gonzales-Macuer, Stu Rutherford.
Sinossi
Un gruppo di vampiri con sede in Nuova Zelanda lotta per capire la moderna società e per adattarsi al mutevole mondo che li circonda.
La recensione di Taxi Drivers (Luca Biscontini)
Esilarante, geniale per certi versi e, dunque, amabilissimo, è Vita da vampiro – What we do in the shadows, un originalissimo mockumentary in cui vengono osservate, al di fuori dell’usuale tradizione cinematografica, le vite di quattro vampiri; le quali, al netto della tipica iconografia letteraria, risultano molto più prosaiche, sebbene non prive di quelle problematiche che notoriamente affliggono gli esseri sensibili alla luce del sole, di quanto normalmente è stato da sempre veicolato. Taika Waititi e Jemaine Clement, che nel film interpretano due dei protagonisti, Viago e Vladislav, hanno realizzato un piccolo capolavoro di comicità, in cui però – è bene sottolinearlo – non mancano truculenti spargimenti di sangue; anzi, in un certo senso, in Vita da vampiro – What we do in the shadows convivono, come in un ossimoro, il lato umoristico della vita quotidiana delle creature delle tenebre e quello più bestiale, ascrivibile ai crudeli bisogni fisiologici cui per la loro natura non possono sottrarsi. Ci sono nel finto documentario trovate a ripetizione: una delle più divertenti è senz’altro quella dell’incontro-scontro con i lupi mannari, che da sempre sono in competizione con i vampiri, tanto che ogni volta che li incrociano nasce irrimediabilmente un intenso alterco. Poi è presente tutto un sottobosco di esseri malvagi e soprannaturali che arricchisce lodevolmente un insieme già di suo validissimo. Un horror davvero atipico, divertente e anche un po’ perturbante, che rinverdisce un genere fin troppo abusato e che, pertanto, consigliamo vivamente di non perdere.